Extraction time: surgical options in impantology --Il mantenimento dei volumi osteo-mucosi in seguit
Data
15.06.23 ~ 17.06.23
Sede
NH Hotel Torino Centro, C.so V. Emanuele 104 10121 Torino (TO) TORINO (TO) 45.067847 7.665280000000001
Programma completo / Sito Web
Crediti ECM
50 ECM per i partecipanti registrati alle 3 giornate
Email segreteria
Tueor Servizi - Tel. 011 311 06 75 - congressi@tueorservizi.it
Presentazione
Il “time zero”, ossia il momento dell’estrazione del dente compromesso, è un
momento fondamentale, sia da un punto di vista della guarigione, ma anche delle
scelte operative. Estrarre ed attendere la guarigione spontanea? Effettuare una
ridge preservation con biomateriali e inserire l’impianto dopo 2-4 mesi? Inserire un
impianto immediato ed effettuare un aumento dei tessuti duri e molli? Effettuare una
Socket-Shield technique?
Sono questi i dubbi che attanagliano l’Odontoiatra e ai quali daremo una risposta.
La Socket-Shield è ormai una tecnica consolidata che ci consente di sfruttare
al massimo il “time zero”, ossia il momento dell’estrazione, perché ci permette di
inserire l’impianto, e spesso anche un provvisorio, e di mantenere tutti i tessuti duri
e molli presenti al tempo zero con un atto chirurgico davvero minimamente invasivo.
Tuttavia, esistono specifiche indicazioni e anche altri approcci.
Andremo ad approfondire tutte le opzioni del “Day Extraction”, osservando le varie
tecniche attuabili nel “time zero” e intavolando un interessante dibattito tra i vari
esperti e relatori al Congresso.
momento fondamentale, sia da un punto di vista della guarigione, ma anche delle
scelte operative. Estrarre ed attendere la guarigione spontanea? Effettuare una
ridge preservation con biomateriali e inserire l’impianto dopo 2-4 mesi? Inserire un
impianto immediato ed effettuare un aumento dei tessuti duri e molli? Effettuare una
Socket-Shield technique?
Sono questi i dubbi che attanagliano l’Odontoiatra e ai quali daremo una risposta.
La Socket-Shield è ormai una tecnica consolidata che ci consente di sfruttare
al massimo il “time zero”, ossia il momento dell’estrazione, perché ci permette di
inserire l’impianto, e spesso anche un provvisorio, e di mantenere tutti i tessuti duri
e molli presenti al tempo zero con un atto chirurgico davvero minimamente invasivo.
Tuttavia, esistono specifiche indicazioni e anche altri approcci.
Andremo ad approfondire tutte le opzioni del “Day Extraction”, osservando le varie
tecniche attuabili nel “time zero” e intavolando un interessante dibattito tra i vari
esperti e relatori al Congresso.