Il cibo tra mito e molecola
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Descrizione
Ho scritto Il cibo tra mito e molecola per piacere personale, per gioco e per curiosità. Non è un manuale tecnico, né un trattato scientifico, ma piuttosto un percorso che unisce rigore e leggerezza, tra ciò che mangiamo ogni giorno e quello che la scienza (e la storia) ci raccontano a riguardo.
L’idea era semplice: immaginare un menù completo, dalla colazione alla cena, e usarlo come pretesto per parlare dei cibi più comuni, osservandoli da più prospettive. Ogni alimento ha qualcosa da dire – e spesso ha molto da nascondere. Così, accanto a riferimenti a pubblicazioni scientifiche aggiornate, ho voluto affiancare miti dell’antichità, curiosità culturali, proverbi, e anche qualche aneddoto personale.
Ho voluto mantenere un tono discorsivo e leggero, senza rinunciare alla correttezza delle fonti. Per me divulgare non significa semplificare, ma rendere accessibile. E se in alcune pagine sembra che vi stia parlando come si farebbe tra amici, è perché è proprio così che mi sono immaginato mentre scrivevo: davanti a un piatto, a chiacchierare di cibo, salute, memorie e scoperte.
Uno dei fili conduttori è il paradosso che spesso emerge: la scienza moderna arriva a confermare ciò che le nonne già sapevano. Un’alimentazione semplice, stagionale, variata, ricca di legumi, cereali integrali e olio d’oliva non è solo una tradizione, ma anche una strategia vincente secondo i dati più recenti sulla prevenzione delle malattie croniche.
Ho voluto anche rompere certi stereotipi: non c’è demonizzazione di singoli alimenti, ma piuttosto un invito alla consapevolezza. Alcuni cibi che oggi consideriamo “moderni” hanno radici antiche; altri che ci sembrano innocui nascondono dinamiche nutrizionali complesse. E poi ci sono gli alimenti simbolici, quelli che portano con sé significati religiosi, sociali o identitari. Ho cercato di toccare tutto questo, con curiosità e senza pretesa di esaustività.
In fondo, questo libro è nato dal desiderio di condividere: non solo nozioni, ma anche suggestioni. Mi sono divertito a scriverlo, spero che chi lo leggerà si diverta altrettanto. Se alla fine del libro vi verrà voglia di riguardare con occhi nuovi quello che avete nel piatto, allora avrò raggiunto il mio obiettivo.
14.05.25 394