Ozono nell’ernia del disco: efficace nell'80% dei casi

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Dr. Luca Canzoneri Anestesista, Algologo

Uno studio pubblicato nel 2010 dimostra l'efficacia e la sicurezza dell'ozono-terapia intradiscale e periradicolare nel trattamento dell'ernia del disco.

Risultati di una recente metanalisi ossia di una revisione di tanti studi (1)

Nel 2010 è stata praticata una meta-analisi per valutare l'efficacia e la sicurezza dell'ozono  (intradiscale e periradicolare) per l'ernia del disco, ossia un articolo che considera l’insieme di pubblicazioni su quell'argomento e li analizza con metodo scientifico.

Ozono terapia intradiscale significa iniezione del gas all'interno del disco intervertebrale.

Ozono terapia periradicolare significa iniezione della miscela gassosa vicino alla radice nervosa malata e alla parte esterna dell'ernia stessa.

I casi analizzati pubblicati riguardano 8000 pazienti,  con protrusione discale (o ernia contenuta) e con ernia estrusa.

I pazienti presi in considerazione dallo studio avevano un’età compresa tra i 13 e i 94 anni.

I benefici della tecnica (nata nel 1990) sono risultati buoni ed eccellenti fino all’80% dei casi.

Questi risultati sono simili a quelli dell’intervento chirurgico (microdiscectomia) , ma con minori effetti collaterali (0,1% in meno) e con tempi di recupero più rapidi.

Le complicanze sono state 0,064% senza nemmeno un caso di discite ovvero infezione/irritazione dei dischi intervertebrali (la complicanza più temuta), probabilmente perché l’ozono stesso ha un effetto disinfettante.

 

Indicazioni all’intervento

L’infiltrazione intradiscale e periradicolare andrebbe proposta solo a pazienti che non hanno risposto alla terapia medica conservativa per almeno 3 mesi (prima di questo tempo fino al 90% dei pazienti possono per fortuna incorrere in una guarigione spontanea).

I pazienti che hanno un deficit neurologico motorio degli arti inferiori o problemi sfinteriali (urinare, defecare) devono andare incontro ad intervento chirurgico maggiore d’urgenza.

 

Tecnica chirurgica

L’intervento va praticato solo in sala operatoria.

Dopo aver posizionato il paziente in posiziona prona, si inserisce un ago di piccolo calibro nel disco intervertebrale interessato, facendo attenzione a non pungere la radice nervosa stessa determinando un danno.

Per posizionare l’ago nel disco è necessaria la guida dei raggi X (fluoroscopia o TAC)

E’ possibile trattare nella stessa seduta più dischi intervertebrali.

L’intervento dura circa 20 minuti per disco e viene attuato in anestesia locale con una blanda sedazione. I tempi comprendo l’anestesia locale e i frequenti controlli radiologici.

Si pratica in day surgery e nel primo pomeriggio il paziente puo’ tornare a casa.

La tecnica è ripetibile, soprattutto di fronte ad un risultato parziale, poichè la diffusione del gas negli spazi sopra descritti, per quanto sia prevedibile, non è precisamente controllabile. Ripetendo l’intervento è quindi verosimile che ci possa essere una distribuzione più “utile”.

Dopo l’intervento è necessario un riposo di 48 ore seguito da una fisiochinesiterapia specifica e graduale per il rachide lombare.

E' possibile ripetere lo stesso intervento per risultati parziali, ma questo non è la regola.

 

Meccanismo d’azione (2)

L’ozono è un gas fortemente ossidante ed agisce con un duplice meccanismo.

La miscela di ossigeno-ozono è iniettata nella parte centrale del disco, il cosiddetto nucleo polposo. L’ozono riduce cosi’ le dimensioni del disco. Le modificazioni sono apprezzabili alla risonanza magnetica.

Probabilmente quando l’ozono viene iniettato esternamente al disco si modificano anche le dimensioni delle fibre collagene che formano l’anello esterno . La riduzione delle dimensioni diminuisce la compressione meccanica dell’ernia sulla radice nervosa.

L’ozono ha inoltre un’azione antinfiammatoria propria e riduce quindi l’irritazione locale cronica.

 

Fallimenti

I fallimenti della tecnica sono imputabili alla complessità del problema “mal di schiena” e “sciatica”. In effetti certi pazienti non hanno solo una discopatia, ma lamentano più problemi insieme: artrosi delle faccette articolari, canale stretto vertebrale, sacro ileite, sindrome del piriforme, etc…

L’inefficacia della tecnica non esclude altri trattamenti conservativi o invasivi.

 

Una precisazione

In Italia tale intervento è autorizzato dal Ministero della Salute.

 

Conclusioni

L’ossigeno ozono terapia è una tecnica sicura ed efficace per lombalgie irradiate o meno agli arti inferiori provocate da ernie discali lombari protruse o estruse.

 

Bibliografia

(1) Jim Steppan, PhD, Thomas Meaders, BS, Mario Muto, MD, and Kieran J. Murphy, MD, FRCPC. A Metaanalysis of the Effectiveness and Safety of Ozone Treatments for Herniated Lumbar Discs. Journal of Vascular and Interventional Radiology Volume 21, Issue 4 , Pages 534-548, April 2010

(2)Simonetti L, Raffi L, Cenni P, Agati R, Leonardi M. Pharmacological mechanisms underlying oxygen-ozone therapy for herniated disc. Riv Ital Ossigeno-Ozonoterapia 2003; 2:7–11.

 

 

 

Data pubblicazione: 17 giugno 2011