Malattia di Crohn

alessandro.scuotto
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD) che può interessare qualsiasi tratto del tubo digerente.

Introduzione

La malattia di Crohn (o morbo di Crohn) è una malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD: inflammatory bowel disease) che può interessare qualsiasi tratto del tubo digerente, dalla bocca all’ano, comprese vie biliari e dotti pancreatici. La localizzazione più frequente delle lesioni è all’ileo distale che giustifica il termine ileite terminale.

Segni e sintomi

Gli aspetti clinici dipendono dalla porzione del tubo digerente colpita.

Frequentemente la malattia si presenta con episodi ricorrenti di dolore addominale, diarrea, febbricola; talvolta l’esordio è acuto con dolore intenso in fossa iliaca destra come nell’appendicite e/o con occlusione intestinale.

Se la localizzazione è a carico dell’ileo si potrà avere un quadro di malassorbimento con deficit nutrizionale e conseguente dimagrimento. L’interessamento del colon può essere associato a emorragia intestinale.

Cause della malattia

La causa della malattia di Crohn non è nota, ma vi è accordo nel ritenere che nelle malattie infiammatorie croniche intestinali (anche nella rettocolite ulcerosa) diversi fattori causino un’alterazione cronica della funzione immunitaria della mucosa in soggetti geneticamente predisposti. Tali fattori coinvolgono il microbiota e la flora batterica intestinale e la permeabilità delle cellule epiteliali della superficie intestinale.

Diagnosi

Le caratteristiche cliniche (dolori addominali, febbricola, diarrea) e alcune indagini di laboratorio (parametri infiammatori, anemia) possono orientare la diagnosi, ma è necessario praticare indagini radiografiche che permettono di mostrare alterazioni della parete intestinale ed esami endoscopici con biopsie che evidenziano gli elementi dell’infiammazione cronica che interessano l’intero spessore della parete intestinale.

Complicanze

Complicanze locali sono quelle che si verificano nel tratto colpito dall’infiammazione e consistono principalmente in: perforazione della parete intestinale; stenosi (restringimento) con occlusione; fistole (comunicazioni attraverso pareti contigue) tra segmenti diversi dell’intestino, tra intestino e altri visceri (vescica, ureteri, vagina…), tra intestino e superficie cutanea; ascessi.

Complicanze sistemiche sono le manifestazioni infiammatorie a carico di altri organi non contigui all’intestino: occhi (iridociclite), articolazioni, cute (pioderma gangrenoso, eritema nodoso).

Terapia

L’obiettivo della terapia è l’induzione dello stato di remissione attraverso il controllo dell’infiammazione e la risoluzione delle alterazioni anatomiche (stenosi, fistole).

La terapia medica si fonda sull’impiego di farmaci antinfiammatori (aminosalicilati), cortisonici, immunosoppressori (azatioprina, ciclosporina), anticorpi monoclonali (infliximab). Le stenosi e le fistole possono richiedere la terapia chirurgica.

Data pubblicazione: 11 ottobre 2010

Autore

alessandro.scuotto
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso Università Napoli.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Como tesserino n° 5803.

Specialista con oltre 35 anni di esperienza in gastroenterologia clinica e dottore di ricerca (PhD) in neuroscienze, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e relatore in convegni internazionali sui disturbi dell’interazione intestino-cervello. È stato professore ordinario e preside universitario. È esperto in agopuntura e riflessoterapia. Promotore di progetti culturali per il benessere psicofisico integrato e ideatore di programmi innovativi di formazione e comunicazione.

Processo di validazione e Peer Review da parte dei Referenti Scientifici

Questo articolo è stato meticolosamente validato per la sua accuratezza scientifica e la sua conformità ai più elevati standard editoriali, in seguito a una rigorosa revisione paritaria (peer review) condotta dai referenti specialisti in ambito gastroenterologico della Redazione Scientifica di Medicitalia.

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