Iperprolattinemia: cosa è e come affrontarla

L'importanza di evidenziare queste patologie per molti casi di irregolarità mestruali.

Elevati livelli di prolattina possono determinare "galattorrea" (eccessiva o persistente secrezione di latte dalla mammella dovuta ad una condizione patologica non collegata al puerperio), sebbene solo circa un terzo delle pazienti con tali livelli presenteranno questo sintomo. L'iperprolattinemia può causare irregolarità mestruali o amenorrea. Approssimativamente, un terzo delle pazienti con amenorrea secondaria non dovuta a gravidanza avrà un elevato livello di prolattina.

1. Quando i livelli sierici (nel sangue) di prolattina sono molto alti, bisognerebbe procedere direttamente alla valutazione radiologica dell'ipofisi e delle strutture circostanti. Questo dovrebbe anche essere il primo passo quando si manifestano disturbi della vista o quando si verifica un'improvvisa comparsa di cefalea, oppure modificazione nei caratteri di una cefalea persistente. Altri autori affermano che la valutazione radiologica è opportuna anche in caso di iperprolattinemia più modesta, purchè costante su ripetuti esami.

2. Tutte le neoformazioni ipotalamiche (adenomi ipofisari) possono essere visibili utilizzando la radiografia della sella turcica, la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica. La maggior parte dei pazienti con valori ematici di prolattina molto alti avranno lesioni dimostrabili.

3. Un gran numero di farmaci può causare aumentati livelli di prolattina. Questi includono: alfa-metildopa, butirrofenoni, diazepam, estrogeni, isoniazide, metoclopramide, oppioidi, contraccettivi ormonali ad alte dosi, fenotiazine, reserpina, antidepressivi triciclici e verapamil. Se uno di questi farmaci è utilizzato dalla paziente, l'effettiva necessità dovrebbe essere rivalutata e il farmaco dovrebbe essere cambiato o eliminato. Se la causa fosse il farmaco, i livelli sierici e i sintomi dovrebbero risolversi nei 6 mesi seguenti la sospensione.

4. Una persistente stimolazione del capezzolo, causata da situazioni quali lesioni cutanee (herpes), allattamento o una continua stimolazione manuale dovuta a un comportamento ossessivo o a pratiche sessuali, può determinare elevati livelli di prolattina.

5. La galattorrea che segue la gravidanza in assenza di allattamento al seno (sindrome di Chiari-Frommel) potrebbe essere fisiologica, sebbene sia prudente rimanere vigili per la presenza di una patologia soggiacente.

 

Fonti: American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG).

Data pubblicazione: 19 febbraio 2013

Autore

blasinicola
Dr. Nicola Blasi Ginecologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976 presso Università di BARI.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Bari tesserino n° 4485.

Specialista con oltre 40 anni di esperienza in ostetricia e ginecologia, con particolare competenza in colposcopia, patologia cervico-vaginale e vulvare. Responsabile di ambulatori universitari e clinici, docente universitario e autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Esperto in tecniche chirurgiche avanzate e protocolli innovativi per l’aborto farmacologico e la prevenzione oncologica femminile. Socio attivo di società scientifiche nazionali.

Processo di validazione e Peer Review da parte dei Referenti Scientifici

Questo articolo è stato meticolosamente validato per la sua accuratezza scientifica e la sua conformità ai più elevati standard editoriali, in seguito a una rigorosa revisione paritaria (peer review) condotta dai referenti specialisti in ambito ginecologico della Redazione Scientifica di Medicitalia.

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