La Sclerosi Multipla

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.

Cos'è la sclerosi multipla?

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto. E’ caratterizzata da una progressiva distruzione della mielina, una sostanza lipidica che riveste le fibre nervose e che permette la trasmissione degli impulsi nervosi. La zona in cui la mielina viene danneggiata è detta placca. Con il passare del tempo la placca diventa più dura a causa della formazione di tessuto cicatriziale (sclerosi): da qui il nome della malattia sclerosi (presenza di cicatrici) multipla (in molte zone).

E’ una malattia diffusa?

L''incidenza della patologia evidenzia una disparità Nord-Sud del mondo con rischio di contrarre la malattia più alto nel Nord Europa e in America settentrionale, al di sopra del 37° parallelo. Gli Stati Uniti e il Canada sono i Paesi nel mondo con i tassi di prevalenza maggiori (rispettivamente 135 e 132,5 casi ogni 100 mila abitanti). Notevolmente inferiore è la diffusione della malattia nei Paesi di centro e sud America. In Europa i Paesi che presentano una maggiore diffusione della malattia sono l’Ungheria (176 casi ogni 100 mila abitanti), la Slovenia (151), la Germania (149), la Repubblica Ceca (130) e la Norvegia (125). L''Italia si colloca in una posizione intermedia con 90 casi ogni 100 mila abitanti. I malati di SM in Italia sono circa 57 mila, con circa 1800 nuovi casi ogni anno. Particolarmente alti sono i tassi di prevalenza della malattia in Sardegna (1 malato su 700 pazienti).

Chi colpisce?

La malattia si manifesta in età compresa tra i 15 e i 50 anni. Raramente sono colpiti i bambini e gli anziani. Le più colpite sono le donne, che hanno una maggiore probabilità di sviluppare la malattia rispetto agli uomini (3 donne ogni 2 uomini).

Qual è la causa?

Si tratta di una malattia multifattoriale dove interagiscono in modo complesso fattori genetici e ambientali, la cui causa però è ancora sconosciuta. Tra i fattori ambientali un ruolo sembra essere giocato da agenti infettivi. Tra questi uno dei più studiati è stato il virus della mononucleosi infettiva (Epstein-Barr Virus). Una recente ricerca, condotta dal Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’Istituto Superiore di Sanità, condotta su materiale autoptico di 22 pazienti ha rivelato la presenza del virus di Epstein-Barr nelle lesioni cerebrali tipiche di questa malattia. Secondo gli autori della ricerca, l’Epstein-Barr virus sarebbe trasportato nel sistema nervoso centrale dai linfociti B. Una volta penetrati nel sistema nervoso centrale, i linfociti B infettati si espanderebbero costituendo una riserva occulta di virus. Nel tentativo di eliminare il virus dal sistema nervoso centrale il sistema immunitario genererebbe secondo i ricercatori la risposta immunitaria cronica responsabile del danno demielinizzante.

Quali sono i sintomi?

I sintomi con cui si manifesta la malattia sono molteplici e variamente associati e la loro gravità è variabile.

I principali sintomi della malattia sono:

 

  • la visione offuscata o doppia,
  • cecità da un occhio solo,
  • debolezza muscolare di uno o più arti,
  • disturbi della sensibilità ad uno o più arti,
  • difficoltà di coordinazione e di equilibrio,
  • disturbi urinari (incontinenza, ritenzione di urine)

 

Qual è il decorso?

Nella maggior parte dei pazienti con sclerosi multipla (30-40%) i segni ed i sintomi tendono a comparire (ricaduta) e a scomparire (remissione), soprattutto nella fase iniziale della malattia (forma recidivante-remittente). L’intervallo che intercorre tra due ricadute può andare da un periodo di settimane ad alcuni anni. Nei primi tempi della malattia le ricadute sono seguite da una completa ripresa del paziente; tuttavia col trascorrere del tempo la regressione, che segue alla ricaduta, tende a farsi sempre meno completa e il paziente tende ad accumulare disabilità neurologica. La forma recidivante-remittente evolverà quindi nella forma secondariamente progressiva. In alcuni casi la malattia presenta fin dall’esordio un andamento progressivo (forma primariamente progressiva) oppure ha un decorso progressivo su cui si inseriscono delle recidive più o meno frequenti (forma progressiva con ricadute). Esiste, poi, una forma benigna (10%) di sclerosi multipla, caratterizzata da lieve o moderata disabilità dopo 15-20 anni dall’esordio della malattia.

Come fare la diagnosi?

La diagnosi di SM si basa sul riscontro di segni clinici compatibili e sui risultati di esami strumentali e del liquor cerebrospinale. Gli esami da eseguire nel sospetto di SM sono:

a) Risonanza magnetica nucleare dell''encefalo e del midollo spinale con mezzo di contrasto;

b) Puntura lombare ed esame del liquido cerebro-spinale con ricerca delle bande oligoclonali

e) Potenziali evocati

Qual è la terapia?

La terapia della SM viene distinta in: terapia dell’attacco, terapia specifica e terapia sintomatica. La terapia dell’attacco è costituita dai corticosteroidi. Tra questi il più usato è il metilprednisolone, somministrato per via endovenosa alla dose di 1 grammo per 3-5 giorni consecutivi. Le terapie specifiche utilizzabili sono diverse. La terapia di prima linea è costituita dai cosidetti “Disease modifying drugs ” (DMD), rappresentati dagli interferoni e dal copolimero. Questi farmaci si somministrano per via iniettiva da 1 volta a settimana a tutti i giorni (a seconda del tipo scelto) e hanno la funzione di ridurre il numero e l’intensità delle ricadute della malattia. Essendo attivi come farmaci di prevenzione delle ricadute i DMD trovano indicazione per la forma recidivante-remittente di malattia. Tra i farmaci di seconda linea si utilizzano gli immunosoppressori (Azatioprina, Metotrexate, Ciclofosfamide, Mitoxantrone, Tysabri). Questi farmaci vengono usati da soli o in associazione agli interferoni (add-on) nelle forme di malattia rapidamente evolutive o poco rispondenti agli interferoni e al copolimero. Le persone colpite da sclerosi multipla necessitano, inoltre, di una terapia sintomatica, rivolta alla gestione dei più comuni sintomi che la malattia produce: fatica, spasticità, dolore, disturbi vescico-sfinterici

Ci sono novità dalla ricerca?

Una delle speranze dei pazienti in terapia con farmaci per via iniettiva e di poter finalmente utilizzare farmaci per bocca per curarsi. In questo senso sono in avanzato stato di sperimentazione dei farmaci che tra brevissimo tempo potranno entrare a far parte delle terapie utilizzate per la cura della malattia. Tra questi uno dei più promettenti è rappresentato dalla Cladribrina, immunosopressore già noto per essere utilizzato nella terapia di alcune leucemie del bambino. Altre molecole in fase avanzata di sperimentazione sono: il Laquinimod, immunosopressore la cui efficacia e tollerabilità è in corso di valutazione in 2 studi multicentrici randomizzati di fase III, uno contro placebo e uno contro interferone e i cui primi risultati si aspettano nel breve periodo (1-2 anni) e il Fingolimod. Meno avanzata, invece, è la ricerca sulle cellule staminali anche per le notevoli complessità tecniche delle metodiche. Il futuro, per una delle malattie del Sistema Nervoso Centrale più temute è tutt’altro che cupo!

Bibliografia essenziale

 

  • McDonald W.I., Noseworthy J.H. Sclerosi Multipla BLUE BOOKS OF PRACTICAL NEUROLOGY CICEdizioni Internazionali 2004
  • DeAngelis T, Lublin F. Multiple sclerosis: new treatment trials and emerging therapeutic targets. Curr Opin Neurol. 2008 Jun; 21(3):261-71.

 

Data pubblicazione: 05 giugno 2011

Autore

r.vecchio
Dr. Rosario Vecchio Neurologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso università di Catania.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Catania tesserino n° 12833.

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