Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Tiz84

Gent.mo dott. Catania, sono Tiz84 ho 35 anni due gravidanze allattamento per entrambe per un anno, ultimo terminato a fine 2017; per entrambe senza assunzione di pillola a fine allattamento; vorrei un suo contributo in merito alla diagnosi di paget al capezzolo di destra.
Premetto a dx tessuto fibronodulare con area di adenosi (QSE dx), controlli senologici di routine/eco negativi, nel 2005 agoaspirato a livello dell'area pseudonodulare ipoecogena di circa 15mm localizzata a sede supero-esterna destra esito negativo:

reperto di cellule mioepiteliali , pochi macrofagi e alcuni piccoli lembi di cellule duttali a citoarchietettura irregolare. quadro morfologico compatibile con malattia proliferativa benigna.

ripetuto agoaspirato anche nel 2015 per segnalazione tecnico all'ecografia in corrispondenza del qse dx a livello del prolungamento ascellare di zolla di disomogeneo addensamento del parenchima ghiandolare a margini irregolari ecostruttura ipoecogena di circa 8.7mmx5mm di diametro massimo con visibilità di polo vascolare interno al color power dopplere, si esegue dunque agoaspirato ecoguidato su area nodulariforme ipoanecoica del prolungamento ascellare esito negativo:

il quadro citologico mostra rare cellule duttali di aspetto benigno, espressione di proliferazione duttale benigna, prive di anomalie citologiche
diagnosi (CII) proliferazione duttale benigna;

nel 2017 in fase di allattamento anche se finale, ecografia negativa:

ecostruttura mammaria di tipo fibroghiandolare ad aspetto addensato e diffusamente adenosico , a destra all'unione dei quadranti superiori si visualizza un'area ipoecogena a margini sfumati di circa 4mm di diametro massimo senza segni di vascolarizzazione (il tecnico segnala galattocele o altro?), visita senologica negativa, nel 2018 visite ed eco negative:

regolari echi cutanei e sottocutanei, regolare fascia adiposa campi mammari a componente fibroghiandolare maggiormente rappresentate in sede retroareolare e ai qse ad ecostruttura disomogenea per fenomeni displasici a carattere fibroadenosico con zolla pseudonodulare di adenosi di max 6mm al qse dx non vascolarizzata al ecd. assenza di formazioni solide sospette e non ectasie duttali.
(eco pelvica utero nei limiti, miometrio disomogeneo, endometrio in fase mestruale, ovaie nei limiti, douglas libero)

Dalla scorsa primavera ho notato pelle secca al capezzolo di destra, più senologi escludevano paget,

ripeto io ecografia aprile 2019:

regolari echi cutanei e sottocutanei, regolare fascia adiposa campi mammari a componente fibroghiandolare maggiormente rappresentate in sede retroareolare e ai qse ad ecostruttura disomogenea per fenomeni displasici a carattere fibroadenosico con zolla pseudonodulare di adenosi di max 7mm al qse dx non vascolarizzata al ecd. assenza di formazioni solide sospette e non ectasie duttali.
( eco pelvica utero nei limiti, miometrio disomogeneo, endometrio in fase proliferativo, ovaie nei limiti con formazione transonica di max 19mm a dx da verosimile follicolo dominante in fase di ovulazione, douglas libero)

l'ultimo senologo a luglio 2019 segnalava piccola area di disepitelizzazione in assenza di lesioni focali, alla contestuale ecografia:

seni normoconformati bilateralmente con tessuto ghiandolare ad ecostruttura densa-fibroadenosica, a destra in parareolare superiore esterna area di adenosica di circa 12mm con calcificazione già nota da diversi anni, il paziente riferisce di due fnab (CII) , il senologo richiede rmn con mdc e successiva rivalutazione.

esito RMM con mdc agosto 2019:

seno a prevalente componente ghiandolare, discreto bpe dopo mdc.
Mammella dx e mammella sx: non si apprezzano formazioni nodulari e/o aree di impregnazione patologica o sospetta.
Foci aspecifici di impregnazione inferiori a 5mm.
Cavi ascellari liberi da linfonodi dubbi.
BI RADS RMN 2

il senologo richiede mammografia in tomosintesi ad integrazione per escludere la presenza di eventuali microcalcificazioni.

esito mammografia novembre 2019:
addensamento fibroghiandolare dei corpi mammari ad aspetto micronodulare ma senza evidenza di lesioni a caratteri infiltrativo e di microcalcificazioni patologiche, esito negativo

al contestuale controllo ecografico si rileva la presenza di qualche piccola cisti e qualche area di adenosi, piani cutanei conservati e cavi ascellari liberi.esito negativo.

indicazione a consulenza dermatologica ed in caso di mancata regressione del quadro clinico a carico del NAC, indicazione a biopsia chirurgica effettuata a febbraio 2020, esito dell'istologico:

proliferazione giuzionale intraepidermica superificiale di cellule atipichè risultate positive alle colorazioni immunoistochimiche per ck-7 ed EMA e negative per ck-20 e MART-1.
reperto riferibile a malattia di paget con immagine di estensione all'epitelio di un dotto.

mi propongono intervento chirurgico Telectomia a destra eseguito a marzo 2020 esito dell'istologico:

malattia di paget del capezzolo areola
la lesione è estesa all'epitelio di alcuni dotti galattofori
è presente microfocolaio (4-5mm) di carcinoma in situ (g-3) con necrosi, adiacente a granulomi riparativi,
addendum su fattori prognostici nel microfocolaio di ca in situ:
HER-2: positivo (3+), ki-67: positività nel 30% delle cellule neoplastiche, estrogeno 5%, progesterone 2%

mi comunicano consulenza radioterapica e la cosa finirebbe qui, da discutere eventuale terapia ormonale farmacoprevenzione/adiuvante a basso dosaggio non essendo indicata per bassi valori dei recettori, ma solo consigliata.

Le segnalo che ho una zia materna, unico caso in famiglia, non ho familiarità per tumore al seno e/o ovaio, alla quale è stato diagnosticato all'età di 60 anni un carcinoma ovarico brca germinale e somatico wild type, da test genetico le hanno comunicato non essere familiare non consigliando test genetici ai familiari.

Le chiedo pertanto se il caso è risolvibile e se ci sono rischi dati i risultati dell'istologico, se ritiene valida l'indicazione proposta nella situazione attuale e se l'intervento chirurgico telectomia (termine per il quale non ho trovato informazioni) era la giusta indicazione da seguire quale intervento, inoltre se è indicata una revisione dei vetrini e/o la possibilità di altro consulto, nonchè quale possa essere la giusta prevenzione non conoscendo la causa, infine se è necessario ripetere esami diagnostici e fare test brca?
l'esito del brca eventualmente cambierebbe l'indicazione da seguire attualmente?


nel ringraziare anticipatamente saluto cordialmente

Dada 62 Fiduciaria
Silviats:
Grazie. In questo momento vedo tutto nero e piango in continuo. Le voglio bene come se fosse mia mamma, si è sempre presa cura di me e dei bimbi...
Non so come affrontare una cosa così

Una diagnosi di cancro non è mai una bella notizia.Si piange e ci si dispera.Come non capirti
Il momento è difficilissimo per il carico di morte che porta.Si ,morte.Perchè è quello l'aspetto più devastante.Confrontarsi con quel pericolo.Ma scoprirete tutti che la realtà è ben diversa.Ci si cura e si volta pagina.Perchè si GUARISCE
Dada 62 Fiduciaria
239210
Benvenuta Tiz84!
Il Dottore ti spiegherà la strada migliore da seguire.Storia complessa la tua...devi risolvere.
Sissi
Silviats E chi non ha pianto. Si piange per paura, per disperazione ma anche per liberarsi. Stai tranquilla le cure ci sono. Un abbraccio
Titina Fiduciaria

Buongiorno ragazze e Dott. Catania

Tania buongiorno allegerisci il bagaglio che poi ti sentirai più leggera ti abbraccio forte forte

Isabella2708 buongiorno io ho fatto quadrante e reggiseno sempre portato giorno e notte ma per me non è un problema perché lo tenevo anche prima dell'operazione

Titina Fiduciaria
Io ci sono
Ho cambiato ancora orario perché pomeriggio ho visita ginecologica-oncologica di controllo. Ora leggo gli arretrati
Utente 272XXX

Gentile dott. Catania, mi chiamo Rachele e ho 32 anni. Per quanto riguarda la familiarità col tumore al seno, una mia bisnonna paterna è morta così, mentre mio nonno paterno (suo figlio) è morto per tumore alla prostata.

Dal 2015 ho una formazione retroareolare che è cresciuta nel tempo: all'inizio venne scambiata per una cisti di 2, 4 mm, mentre l'ultima ecografia parla di fibroadenoma di ben 9, 3 mm.
Quindi una discreta evoluzione in 5 anni.

Nell'ultimo anno ho fatto due ecografie in laboratori diversi.

La prima, a giugno 2019, riferisce di una formazione ipoecogena a margini regolari che mostra una vascolarizzazione prevalentemente perinodulare.

La seconda, a febbraio 2020, parla invece di formazione fibroadenomatosa con calcificazioni ma senza evidenza di segni francamente infiltrativi.
Il medico, molto più sbrigativo del primo, mi ha anzi detto che la calcificazione indica la fase finale della vita del fibroadenoma, per necrosi cellulare, e quindi dovrebbe non crescere neanche più, se ho capito bene.

I due referti possono essere compatibili?
A me non sembra, se vascolarizzazione e aspetti infiltrativi hanno lo stesso significato.

Intanto io mi sento una seconda pallina adiacente a questo fibroadenoma dietro il capezzolo.

Temo che la vascolarizzazione abbia consentito una degenerazione del fibroadenoma.

La mie domande sono: può un fibroadenoma vascolarizzato presente da 5 anni evolvere in nodulo maligno?
La calcificazione ne sarebbe sintomo oppure anche un fibroadenoma benigno può essere calcifico?
È vera questa cosa della vita del fibroadenoma fino alla calcificazione?

Ho fatto delle foto alle immagini delle due ecografie, se serve

Titina Fiduciaria
Dott. Catania non si preoccupi di noi pensi a Rosellina noi ce la caviamo
Ex utente
ci sono
Dada 62 Fiduciaria
Titina:
pomeriggio ho visita ginecologica-oncologica di controllo

Veniamo con te
Nina

Buongiorno!
Dottore mi dispiace per la disavventura di Rosellina, immagino che spavento, meno male niente di grave. Dia un abbraccio a Stefania, piano piano si riprenderà, riabbracciando la sua Rosellina.
Tania eri una bambina, comunque davvero persone orribili. Già sarebbe un atteggiamento inqualificabile nei confronti di un'adulta, figuriamoci di una bambina. Comunque sei forte, ne hai vissute tante, ti abbraccio!

Dada 62 Fiduciaria
272639
Benvenuta Rachele!
Titina Fiduciaria
Speranza
Grazie
Nina
Dadina tu sei la nostra Mafalda, allegra, accogliente, fragile e forte. Ti voglio bene e fai bene ad essere fiera di te, anche tu ne hai passate tante!
Utente 597XXX

Buongiorno, mi chiamo Silvia e ho 31 anni. Avrei bisogno di una vostra opinione in merito al mio problema che non mi lascia più vivere.
Premetto che ho un bambino di 8 anni allattato intensivamente al seno per 3 anni.
Da circa due anni ho notato che ho delle secrezioni solo provocate ai capezzoli.
Non so se queste secrezioni ci siano sempre state né da quando siano comparse.
Me ne sono accorta sul seno sinistro, la secrezione era scarsa e trasparente da un solo poro.
Continuando a stuzzicare il capezzolo è diventata lattiginosa ed è uscita anche da più pori.
Dal seno destro all'inizio non usciva nulla, poi una goccina trasparente da un solo poro e da altri due verde.
Nell'arco degli ultimi 7 mesi ho effettuato in ospedale due ecografie e una mammografia che non hanno rilevato nulla, solo un fibroadenoma sul seno sinistro e displasia microcistica bilaterale, due visite da un oncologo che si occupa anche di senologia, che non ha rilevato nulla e ha definito le mie secrezioni insignificanti e probabilmente dovute all'allattamento prolungato o alla displasia.
Ho provato a non spremere per mesi ma le secrezioni continuano solo se provocate, soprattutto dal seno sinistro che appena premo esce inizialmente da un solo poro trasparente e poi dopo un po' che premo diventa lattiginosa ed esce da altri due pori.
Nessuno mi ha consigliato di fare esame citologico o altri esami più specifici.
Il medico di base mi ha prescritto le analisi per la tiroide dicendo che potrebbe essere dovuto a un possibile ipotiroidismo.
L'ultima ecografia l'ho effettuata una settimana fa.
Ribadisco che le secrezioni non sono mai state spontanee, non ho mai trovato vestiti e reggiseni macchiati, non sono abbondanti ma la trasparenza iniziale mi spaventa.
Può essere una secrezione fisiologica dovuta solo dallo strizzamento o davvero al fatto che ho allattato a lungo?
Posso stare tranquilla e non pensarci più e smetterla di schiacciare come mi hanno detto più volte?
Riporto l'esito della prima ecografia: All'esame ecografico segni di displasia microcistica bilaterale. A sinistra del QII si evidenzia fibroadenoma di circa 9mm. Tra i QQ superiori della mammella sinistra si evidenzia area nodulare disomogenea ipoecogena a contorni finemente irregolari di circa 10mm BIRARDS 4. Non lesioni a destra. Non significative linfoadenopatie ascellari.
Esito mammografia eseguita subito: si esegue proiezione mammografica obliqua della mammella sinistra con tecnica combo che non evidenzia immagini sospette.
Sul nodulo sospetto hanno eseguito agobiopsia e il risultato è stato: adenosi e fibroadenomatosi(B2)
Una settimana fa ho fatto un'altra ecografia in uno studio privato, poiché l'ospedale non effettua visite causa Covid: mammelle normoconformate. Bilaterale presenza di rare microcisti. Nel QII sinistro si osserva una formazione nodulare solida, margini regolari, non vascolarizzata di 10.5x5.6mm, da riferire verosimilmente a fibroadenoma. Non linfoadenopatie dei cavi ascellari bilateralmente.
Come può vedere non risulta più il nodulo sul quale ho effettuato la biopsia, e la dottoressa mi ha detto che ha controllato più volte, ma che comunque il risultato della biopsia è stato normale tessuto mammario. All'epoca usavo il nuvaring e mi ha detto che poteva essere quello.
In famiglia che io sappia non ci sono stati casi di tumore all'ovaio, solo mia zia materna un tumore al seno diagnosticato a 38 anni(ma i medici le hanno detto che probabilmente lo aveva da anni, non si è mai fatta controllare) ed è deceduta a 42. Menarca a 10 anni, prima e unica gravidanza a 22, allattato per 3 anni.

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