Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Grazie Akira e Paolaf per averci dato news delle nostre rose

Io ci sono

Buonasera a tutti, mi chiamo Milvia e sono una paziente oncologica in cura presso un ospedale di Milano. Sono andata dal dottor Catania perché mi hanno terrorizzata. Qualche settimana fa ho fatto l'ecografia all'addome e c'era un peggioramento della malattia. Quel giorno quindi non mi hanno fatto la chemio, ma la dottoressa mi ha detto di tornare dopo un paio di giorni per valutare un'altra terapia, ma mi ha comunque detto di stare tranquilla. La settimana successiva sono andata in ospedale per il controllo degli esami che risultavano leggermente peggiorati, ma a quel punto la dottoressa mi ha detto "Lei ha già parlato a casa con la sua famiglia di questo?". Di cosa, scusi? "Del fatto che è peggiorata e che fino a quando noi la teniamo sotto controllo va bene, ma poi può succedere che la malattia perda il controllo e noi non possiamo fare nulla!" In quel momento sono rimasta basita, anche perché la situazione mi sembrava surreale, vista la reazione della settimana prima. Allora ho detto per ora andiamo avanti con la nuova terapia, poi conosco persone che nonostante abbiano le metastasi, grazie alle terapie, queste ultime si sono congelate. Sicuramente una dottoressa così non è di grande supporto psicologico. Se ci fosse stata un'altra persona, magari emotivamente più fragile, cosa sarebbe successo..?