Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Rossella
Rossella

Dottore, però alla laurea di mia figlia mancano ancora 20 anni se va bene Ma io ci conto eh...

Valentina, sono passati due anni dalla diagnosi (il mio Ki è poco sotto al tuo record) e sono in attesa di fare i controlli.. Sono contenta che sei tornata a scrivere, facciamo un altro pezzetto di strada insieme.

Rossella

Paci
Paci
salvocatania
Dottore lei non sa quanto aspetto il suo approfondimento... Ci parli di come si fa!!!! Anche io come tante altre non so come uscire da questo periodo di sconforto totale nato dalle feste di Natale... Io non ho problemi con il coraggio... Tanto ne ho poco... Sono talmente giu che ho pensato allo psicologo cosa che non mi ha sfiorato da quando ho scoperto la malattia.. Ho finito le rosse e ora temo per il mio avvenire e sopratutto io non so piu chi sono... Chi e Paci cosa sara di Paci quella di prima non c e piu ora non so...non so davvero cosa sono... Mi scusi vado a prendere mia figlia a scuola.
Ninni
Ninni

buongiorno a tutte, anche io aspetto con ansia il suo approfondimento dottore, a me è diventato chiarissimo il concetto di calati junco e del potere della fragilità, ho smesso di considerare il mio tumore come un nemico da sconfiggere, la mia vita come una guerra al cancro e da quando ho imboccato la strada della accettazione della mia nuova situazione di vita non come una battaglia da combattere quotidianamente ma come una vita da vivere giorno per giorno godendo di ogni attimo possibile e ritagliandomi finalmente degli spazi per me le cose sono molto cambiate. però anche per me il natale e il primo anniversario della scoperta delle metastasi mi hanno un po' gettato nello sconforto, mi sembra di aver fatto dei passi indietro rispetto a qualche mese fa e ora faccio una gran fatica a ritrovare quello stato di serenità che mi aveva fatto davvero bene!!!

dada un pensiero per te

Clara1
Clara1
507852 maddy:
CHIARISSIMO ! Ci farò un bel quadretto su Calati Iuncu
Quindi oggi all ecografista gli dirò" Calati Iuncu che devo passa' Sta China!"
l ho Romanizzato Prof

Ma che bella idea quella di dipingere ....."calati iuncu " ovvero la resilienza vincente !
Clara1
Clara1
Ninni:
a me è diventato chiarissimo il concetto di calati junco e del potere della fragilità, ho smesso di considerare il mio tumore come un nemico da sconfiggere, la mia vita come una guerra al cancro e da quando ho imboccato la strada della accettazione della mia nuova situazione di vita non come una battaglia da combattere quotidianamente ma come una vita da vivere giorno per giorno godendo di ogni attimo possibile e ritagliandomi finalmente degli spazi per me le cose sono molto cambiate

Grazie Ninni per avere così ben semplificato il concetto di calati iuncu e che unito alla raccomandazione ...del "solo bagaglio a mano"... dà una idea precisa di un nuovo modo di vivere dopo la scoperta della malattia.
Smile
Smile

Buongiorno a tutti,
un pensiero per Maddy, Marina e la sorella di Didi.

Da siciliana, la frase "calati juncu ca passa la china" l'ho sempre sentita dire alla mia mamma. In genere la usiamo quando ci succede qualcosa che dobbiamo accettare, quindi dobbiamo "piegarci", in quel momento, a quanto ci succede. Ma sappiamo già che è un momento e che la "china" passerà.

A Dada e Sara voglio dire che la perdita di una persona cara è sempre devastante. I lutti necessitano sempre di una elaborazione e ognuno ha il suo modo, ci vorrà del tempo..

Creamy
Creamy

Ciao a tutte!!
Intanto ancora un abbraccio per Dada che mi piace pensare che ogni volta che buttera' un occhio qui troverà tanti calorosi abbracci!

Oggi ho tolto l'ultimo dente del giudizio, avevo questa cosa in sospeso, e così da Febbraio potrò iniziare i bifosfonati. Appena fatta radioterapia numero 23, manca sempre meno! Mi sto arrossando un po' ma spero che non peggiori troppo e la crema faccia i suoi effetti!

Jinny
Jinny

Buongiorno blog,
Un caro dolce pensiero per Dada...

Molto interessante e toccante la metafora del dott. Catania sulla resilienza e la mafia...
Del fratello Enzo Catania che ha scritto libri e verità sulle strategie di quella gente...pur rischiando la vita...
Non serve la forza o il coraggio, che portano a irrigidirsi e basta, bensì la resilienza, la propria fragilità e sensibilità da coltivare ed allenare quotidianamente..imparando a vivere la vita con più leggerezza, che non significa superficialità!

Nina
Nina
Ninni
Ciao Ninni! Hai descritto bene anche quello che provo io... a volte mi sembra di tornare indietro, ma forse resilienza è anche questo: riuscire ad accettare i momenti di stanchezza senza farsi risucchiare. Riposarsi un po', osservare con curiosità i momenti no, i pensieri negativi, così si smontano e diventano meno mostruosi.
Sara Padova un forte abbraccio anche a te per la perdita della tua amica, spero ti arrivi un po' di calore.
Grazie Dott.ssa Duranti, vivere con leggerezza, come insegna il dott. Catania con un bagaglio a mano. Ci sto provando ad alleggerire il mio, sempre colmo di cose in eccesso, "chissà, potrebbero servirmi".
Maddy bella facci sapere e tanti pensieri colorati per te!
Jenny
Jenny
salvocatania
Fantastico! Chiarissimissimissimo!
Oggi queste riflessioni e quelle di Valentina82 Ninni e Nina sono preziosi appigli della mia strada ferrata, un vero conforto, un faro nella fatigue, un calmante nelle inquietudini. Me li salvo tutti!
Arianna 76
Arianna 76

Ciao ragazze, il giorno dell'istologico si avvicina e la paura aumenta, il mio terrore che abbia tanti linfonodi positivi, non solo il sentinella.
Che fifona che sono cosa darei per avere un po' più di coraggio e positività

Laura
Laura

Mie care, quanto mi fa bene leggervi! Stamattina (complice il terzo anniversario della morte.di mamma per tumore al polmone) non riuscivo ad avere un briciolo di ottimismo, anzi, e lavorare è stato pesantissimo, in preda ai pensieri più bui, ma già sapevo che dovevo fare rifornimento qui da voi..e dal dott. Catania. Giunchi, si, col vento freddo che ogni tanto sferza, perché purtroppo non possiamo negarlo. Io aspetto operazione e le cure, perché voglio pensare che le cure ci siano, perché voi mi insegnate questo.
Tanti fili colorati per le ragazze che oggi hanno esami e abbracci per tutte noi, anche con i nostri momenti difficili

@marina sicily
@marina sicily

Buondì, anime belle...
i risultati ufficiali non mi sono ancora arrivati, se ne dovrebbe parlare domani...
Intanto il mio pensiero si concentra su Maddy ed Elena in attesa, ne sono fiduciosa, di buone notizie
Dada, ti sono vicina...
salvocatania, mi piace molto quando tira fuori la nostra saggezza popolare e riesce a presentarcela come vera filosofia di vita... tutta la prosopopea mediatica delle donne-eroine sul lavoro, in casa, in famiglia e addirittura nella malattia non mi piace proprio... per me il vero esempio era mia nonna, cinque figli, un budget limitato, tanta inventiva e la capacità di far credere a mio nonno che a comandare in casa fosse lui (ma quando mai...), "calandogli" la testa e non dicendogli mai di no, camminando sempre un passo dietro di lui e restando in silenzio durante le sue sfuriate... per poi rassettarsi il grembiule e continuare le faccende, come se nulla fosse stato

Jenny
Jenny
Nina:
osservare con curiosità i momenti no, i pensieri negativi, così si smontano e diventano meno mostruosi.

Nina, questo atteggiamento di osservazione senza farsi coinvolgere senza immedesimarsi con i pensieri negativi o le emozioni negative è proprio della pratica buddista. La rabbia la paura ed altre emozioni che inquinano la mente sono paragonati ad esempio alle nuvole che solo transitoriamente coprono il sole, ma il sole dietro c"è, la copertura è provvisoria!
Laura
Laura

Voglio precisare una cosa, non vorrei che parlare di una morte per tumore qui possa avvilire troppo gli animi, mia. Mamma ha mostrato enormissime capacità di resilienza per i primi 4 anni, tanto che la malattia era ferma, nonostante una metastasi, viaggiava, coltivava i suoi hobby, etc. Poi alla Morte di mio padre (inattesa) non è riuscita più a reagire e si è chiusa in se stessa, chiusa agli affetti e alle occasioni che si era data. Voglio raccontarlo perché credo rafforzi il bisogno costante di resilienza e contatto che tanto è la. Forza. Di questo gruppo, se ho intristito qualcuno scusatemi, non ne avevo intenzione

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