Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Linda1980
Mamyblue
Grazie cara
Grazie cara
Linda1980
Mamyblue:
Un'altra cosa che mi è stata spiegata è che, se devo per forza assumere un farmaco che è fra quelli che interferiscono lo posso fare purché a distanza di almeno 2 ore prima e dopo l'assunzione di AbemaciclibGrazie per l' informazione utilissima!
Antonella3
Linda1980
Grazie Linda, sì ha fatto eco addome 2 volte ed era tutto a posto,ma anche quando ha fatto la tc il giorno stesso la radiologa ha detto che gli organi erano tutti puliti,che però doveva prendersi del tempo per valutare "osso per osso". Quindi non ce lo aspettavamo proprio. Poi mi sento tanto in colpa perchè ho chiamato il crob e mi ha risposto un medico che non sapeva nulla del caso di mamma e mi ha detto supponentemente "la senologia ha un Gom e se non ha deciso per fare nessun esame strumentale era la decisione giusta" e sono scoppiata dicendo che evidentemente era una decisione del c. Non volevo essere pure maleducata ma sono proprio scoppiata,scusate per lo sfogo
Grazie Linda, sì ha fatto eco addome 2 volte ed era tutto a posto,ma anche quando ha fatto la tc il giorno stesso la radiologa ha detto che gli organi erano tutti puliti,che però doveva prendersi del tempo per valutare "osso per osso". Quindi non ce lo aspettavamo proprio. Poi mi sento tanto in colpa perchè ho chiamato il crob e mi ha risposto un medico che non sapeva nulla del caso di mamma e mi ha detto supponentemente "la senologia ha un Gom e se non ha deciso per fare nessun esame strumentale era la decisione giusta" e sono scoppiata dicendo che evidentemente era una decisione del c. Non volevo essere pure maleducata ma sono proprio scoppiata,scusate per lo sfogo
Edelsten
Linda1980
Se hai già provato e va meglio il caldo va bene così. Sul muscolo contratto si mette ghiaccio, però il caldo è un miorilassante.
Se sai già di poterla usare puoi provare Arnica "dei cavalli" , è quella a oltre il 50% di principio attivo. In genere ha poche controindicazioni ma con i tuoi farmaci non so.
Se hai già provato e va meglio il caldo va bene così. Sul muscolo contratto si mette ghiaccio, però il caldo è un miorilassante.
Se sai già di poterla usare puoi provare Arnica "dei cavalli" , è quella a oltre il 50% di principio attivo. In genere ha poche controindicazioni ma con i tuoi farmaci non so.
Edelsten
Antonella3:
quindi sono anche tanti questi secondarismVeramente per ora nessuno ha confermato questa diagnosi...
Edelsten
Ginevra1308
Grazie !
Grazie !
Linda1980
Edelsten:
Care ragazze, mi hanno dato il certificato!
So che è una stupidata, ma per me era molto importante, oltre che per avere uno stimolo a continuare le mie attività che con tutti questi dolori sono diventate abbastanza penose, ma anche per sentire che non sono del tutto andata a male.
Avevo bisogno di sentirmi un po' meno malata e menomata.
Oggi festeggio
Felice per te🎉🎉🎉♥️
Edelsten
Linda1980
Grazie
Grazie
Norma86-2
Edelsten:
Care ragazze, mi hanno dato il certificato!
So che è una stupidata, ma per me era molto importante, oltre che per avere uno stimolo a continuare le mie attività che con tutti questi dolori sono diventate abbastanza penose, ma anche per sentire che non sono del tutto andata a male.
Avevo bisogno di sentirmi un po' meno malata e menomata.
Oggi festeggio
E' tutt'altro che una stupidata . Qui abbiamo una Long Survivor che faceva nuoto agonistico pur se metastatica e veniva incoraggiata dal nostro Doc che l'aveva operata all'età di 28 anni.
Ora la ripesco la sua storia e l'allego qui.
Antonella3
Edelsten
Forse lo do per certo perchè vedo tutto nero e poi bo col fatto che all'eco non erano venuti fuori mi sembra che possano essere solo metastasi non so. Era così fiduciosa,aveva i linfonodi negativi bo
Forse lo do per certo perchè vedo tutto nero e poi bo col fatto che all'eco non erano venuti fuori mi sembra che possano essere solo metastasi non so. Era così fiduciosa,aveva i linfonodi negativi bo
Vitto84
Antonella3
Io pure un anno fa ho dovuto fare più esami per caratterizzare lesioni del fegato...so che ora sei andata nel pallone e ti capisco perfettamente ( io farei peggio ) ma da come capisco ancora una diagnosi non la avete , non pensiamo al peggio !
Edelsten
Molto felice per il tuo certificato , sono piccoli passi per avere una vita il più "normale " possibile nonostante il k
Io pure un anno fa ho dovuto fare più esami per caratterizzare lesioni del fegato...so che ora sei andata nel pallone e ti capisco perfettamente ( io farei peggio ) ma da come capisco ancora una diagnosi non la avete , non pensiamo al peggio !
Edelsten
Molto felice per il tuo certificato , sono piccoli passi per avere una vita il più "normale " possibile nonostante il k
Norma86-2
Edelsten:
Care ragazze, mi hanno dato il certificato!
So che è una stupidata, ma per me era molto importante, oltre che per avere uno stimolo a continuare le mie attività che con tutti questi dolori sono diventate abbastanza penose, ma anche per sentire che non sono del tutto andata a male.
Avevo bisogno di sentirmi un po' meno malata e menomata.
Oggi festeggio
E' tutt'altro che una stupidata . Qui abbiamo una Long Survivor che faceva nuoto agonistico pur se metastatica e veniva incoraggiata dal nostro Doc che l'aveva operata all'età di 28 anni.
Ora la ripesco la sua storia e l'allego qui.
Eccola
Minerva Sapiens:
Buona sera, desidero condividere con voi la mia storia. Premetto che il racconto sarà un po’ lungo, ma d’altronde lunga è stata – fortunatamente – la mia vita. Spero che la mia testimonianza possa rappresentare un esempio positivo.
Nel 1999, all’età di 31 anni, in occasione di un check-up presso l’ospedale San Raffele di Milano, mi viene riscontrato un nodulo al seno destro e ricevo la diagnosi di fibroadenoma.
Contatto il dottor Catania e decidiamo di procedere con la rimozione. Durante l’intervento il dott. si accorge che si tratta di nodulo molto sospetto e l’istologico successivamente conferma: carcinoma duttale infiltrante, ormonoresponsivo.
Si rende necessario completare l’intervento; ne discuto con il dott. Catania, perché sono preoccupata che lo svuotamento del cavo ascellare possa compromettere la mobilità del mio braccio e la performance sportiva (all’epoca giocavo a pallanuoto a livello agonistico). Chiedo informazioni sulla nuova tecnica di rimozione del linfonodo sentinella, che all’epoca il dott. Catania non praticava ancora (l’avrebbe adottata di lì a poco) e valutiamo la presa in carico da parte dello IEO. Il dott. era anche in procinto di assentarsi alcune settimane per una Marathon du Sable, per cui concordiamo su questa soluzione in modo da finalizzare l’intervento velocemente.
L’intervento si conclude con successo; radicalizzazione eseguita e linfonodo negativo.
Nonostante le buone premesse, però, la mia esperienza con il linfonodo sentinella si rivela purtroppo infelice. Nell’immediato, mi provoca un esito di grave fibrosclerosi al braccio che si risolverà mesi dopo, con tanta fisioterapia specifica e tanto, tantissimo nuoto.
Successivamente, nel 2001, a distanza di due anni, emerge che il mio cavo ascellare è compromesso: la malattia ha saltato il linfonodo sentinella e si è diffusa nel circolo linfatico ascellare.
La probabilità era bassissima, e invece.
Mi affido per l’intervento alle mani del dott. Catania, che riesce a fare pulizia in una situazione catastrofica.
Quello che emerge è terribile: 43 linfonodi rimossi; di questi, 23 sono positivi, per lo più con metastasi massive.
Inoltre, al controllo scintigrafico emerge una lesione ossea a carico della 3° vertebra cervicale.
Io a questo punto ho 34 anni e una vita segnata. O almeno così pare.
Lo sconforto è grande, ma decido che non mi interessa nulla della casistica e delle statistiche di sopravvivenza. Chiedo al mio oncologo di non fornirmi alcun numero. Voglio concentrami solo su me stessa e scrivere la mia storia.
Affronto tutto il percorso di terapie (chemioterapia, soppressione ovarica, tamoxifene). La lesione ossea risponde, la situazione si stabilizza. È tutto troppo stabile. Com'è possibile? Con tutti quei linfonodi! L’oncologo dello IEO ha persino il dubbio che la diagnosi sulla lesione cervicale sia sbagliata. Se lo fosse, certo, la mia prospettiva di vita sarebbe diversa. Nel dubbio facciamo una biopsia. Diagnosi di metastasi confermata. Cavolo.
L’oncologo propone un ciclo di radioterapia sulla lesione ossea, che si rivela efficace.
La malattia va in remissione. Siamo nel 2006.
Passa il tempo e la situazione resta stabile.
Io nel frattempo vivo, lavoro, amo, mi diverto. Vivo momenti di sconforto e di timore per il futuro. Poi mi riprendo. Tutto un po’ così.
Mio grande, costante alleato è lo sport. La pallanuoto non è più fisicamente sostenibile (anche perché nel frattempo sono invecchiata), ma il nuoto resta e mi salva sempre. Mi aiuta a liberare la mente, mi aiuta a mantenere il contatto con il mio corpo, a ripararlo un po’ dagli insulti chirurgici e terapeutici, mi aiuta a dormire bene, migliora il mio umore.
Mi mancano però le gare, l’allenamento intenso, il superamento dei limiti, la dimensione di squadra. Eppure, quando espongo ai medici questo mio pensiero, vengo quasi sistematicamente scoraggiata. Ma perché? - mi domando, io mi sento così bene quando fatico. Tutti cercano di mettermi sotto una campana di vetro. La malattia mi ha già tolto abbastanza, perché deve togliermi anche questo?
Decido quindi di presentarmi in studio dal dottor Catania per chiedere un parere; lui è uno sportivo, capirà.
E infatti capisce. E mi incoraggia. Mi incoraggia anche a tornare alle competizioni. Mi dà persino qualche “dritta” per passare la visita agonistica. E così, gradualmente, io ritorno alle gare e sono felice (proseguirò a gareggiare fino al 2018).
Nel frattempo, la salute continua ad essere stabile e a me viene un’altra idea bizzarra: riprendere a progettare il futuro, uscire dalla logica degli orizzonti brevi e proiettarmi in avanti. Un figlio.
Mio marito è un po’ preoccupato per la mia salute, ma sposa il progetto. Non altrettanto fanno i medici, che mi scoraggiano illustrandomi tutti i motivi per cui sospendere le terapie sia pericoloso.
Decido, quindi, di presentarmi nuovamente nello studio del dott. Catania per un parere. Ragioniamo insieme, pesiamo i pro e i contro e alla fine sposa il progetto anche lui. Ormai ho superato i quarant’anni e le probabilità sono basse, ma decido di tentare e nel 2009 sospendo ogni terapia.
Purtroppo l’attesa non dà i frutti sperati e il mio corpo non uscirà mai più dalla menopausa.
Io e mio marito però non ci perdiamo d’animo e procediamo con il piano alternativo, avviando le pratiche per l’adozione.
Nel 2015, da un Paese straniero, arriva nostro figlio e la nostra vita piomba in una meravigliosa dimensione di normalità.
I controlli restano stabili per altri anni ancora.
Nel 2019, quando ormai pensavo davvero di averla scampata, una risonanza magnetica rivela nuovamente attività a livello della 3° vertebra cervicale. L’oncologo richiede una nova biopsia, che conferma la diagnosi di recidiva.
La malattia continua ad essere presente solo sulla mia vertebra. Nient’altro di nuovo.
Comincio a questo punto una nuova terapia (Palbociclib e Letrozolo) che, tra piccole variazioni dei referti e anche un periodo di remissione, si rivela efficace a contenere la malattia.
Siamo dunque nel 2023, io ho ormai 55 anni e questa è la mia situazione attuale: una vita “normale” e una malattia tutto sommato in buon in equilibrio. Mi sto già informando su eventuali ulteriori possibilità terapeutiche, in modo da avere le idee chiare nel caso dovessero rendersi necessarie più avanti.
Perché la mia idea è quella di resistere – possibilmente – per molti anni ancora.
Sono passati esattamente 24 anni dalla prima diagnosi. Per le statistiche avrei già dovuto essere morta da un pezzo, adesso lo so. E invece sono qui e sembra che non ci siano prospettive di morte a breve.
Non so perché la mia storia sia andata così. Posso dire che ho curato molto la mia mente, con una bravissima psicoterapeuta. Posso dire che fin dall’inizio ho integrato le terapie di protocollo con terapie integrative di tutti i tipi (omeopatia, naturopatia, nutrizione). Posso dire che ho continuato a sostenere il mio corpo con lo sport e che ho progettato. E magari sono solo stata fortunata. Non lo so.
Non ho ricette universali da suggerire. Però sono sopravvissuta 24 anni alla mia malattia e credo che questo sia sufficiente a dimostrare che di cancro – certo – si muore, ma di cancro – grazie al cielo – si può anche vivere.
#547.729 Scritto: 01:04 -
Fra76 Fiduciaria
Edelsten:
Care ragazze, mi hanno dato il certificato!
So che è una stupidata, ma per me era molto importante, oltre che per avere uno stimolo a continuare le mie attività che con tutti questi dolori sono diventate abbastanza penose, ma anche per sentire che non sono del tutto andata a male.
Avevo bisogno di sentirmi un po' meno malata e menomata.
Oggi festeggio
Festeggiamo con te



Fra76 Fiduciaria
Antonella3:
Buongiorno blog, oggi è una giornata bruttissima dopo aver elemosinato l'esito della tc con mdc ho letto che potrebbe esserci un secondarismo "fegato nei limiti dimensionali, a densità ridotta come da epatosteatosi e disomogenea con evidenza al VIIs, in prossimità dell'ilo venoso, di una formazione nodulare centimetrica tenuemente ipodensa e meglio apprezzabile all'equilibrio. di non univoca interpretazione per la quale non è possibile escludere la natura di secondarismo". siamo crollati tutti e mamma non si sente bene, è un inferno.Niente e’ ancora sicuro. E se fosse si affronterà con tante terapie a disposizione.
Lo so che a parole e’ troppo semplice, e bisogna trovarsi nella situazione ma abbiate fiducia..🍀🌈🙏❤️
Antonella3
Fra76 Fiduciaria
Grazie Fra76 davvero, è che mamma ora si vede già nella tomba. È tanto doloroso tutto questo
Grazie Fra76 davvero, è che mamma ora si vede già nella tomba. È tanto doloroso tutto questo