Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Buongiorno a tutti,
Io ci sono!

Buon giorno blog 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

Buongiorno a tutti!
Io ci sono!
Fili colorati per chi é in agenda e per il marito di Va…le, Lori e la mamma di Lady, noi vi aspettiamo qui ♥️

Cate sono contenta che le chemio stiano procedendo e benissimo per la notizia del test ♥️

Buongiorno blog ❤️

🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈 per la mamma di Lady

Sul tema comunicazione medico-paziente volevo raccontarvi una cosa davvero molto spiacevole e chiedere anche al Dottore una cosa.
Mi scuso in anticipo se mi dilungherò un po’ ma é per farvi capire il quadro della situazione.
Nel mio DH ci sono 5 oncologi. Tra questi c’è il responsabile del servizio che é colui che ci vede in prima battuta, partecipa ai GiG e che prende le decisioni finali. Gli altri 4 ci vedono durante le visite. Ovviamente non puoi sapere mai con chi capiti. Ad oggi sono stata visitata da 3 su 4, riuscendo fortuitamente a capitare per tre volte di fila con la stessa dottoressa che mi é piaciuta un sacco.
Due settimane fa mi era capitato un altro che non mi era particolarmente piaciuto per il suo essere eccessivamente sbrigativo (si vedeva che non aveva minimamente letto la mia cartella). Ci sono rimasta un po’ male ma ok, ho sperato di non incontrarlo più.
Ieri in stanza con me c’era una ragazza, penso capiti o sia capitato anche a voi durante le chemio di parlare un po’ di come si é arrivati lì. Questa ragazza (sulla quarantina) mi racconta di aver avuto un primo tumore ormonale 10 anni fa. Due anni fa, nel seno controlaterale, si é formato un secondo tumore. Lei era in cura in un grande ospedale di Torino (che non gode della mia stima). La operano, salta fuori che era un triplo negativo. Siamo a gennaio 23. I dottori iniziano a confrontarsi sul tipo di cure da proporle dopo. Analisi su analisi, esami su esami. Iniziano ad abbozzare schemi di chemio che non partono mai perché continuano a cambiare idea. Arrivano a maggio 24 quando la ragazza decide di rivolgersi altrove dopo uno scontro con gli oncologi indecisi. Approda nel mio ospedale dove l’oncologo responsabile le dice che é troppo tardi per iniziare una qualsiasi chemio, non avrebbe gli effetti sperati. Le spiega che la chemio dovrebbe partire entro 30 gg dall’operazione e che lei era nettamente fuori da quel tempo. Le propone una cura in pasticche (credo ormonale forse per una qualche responsavita forse bassa agli ormoni) Va avanti così fino a marzo 25 quando le trovano una micrometastasi ad un linfonodo ascellare. Di nuovi esami su esami e saltano fuori metastasi al fegato. Si passa ad una nuova linea di cura. Intanto i marker continuano a salire e trovano, dopo PET e TAC, anche metastasi ossee molto piccole. La cura che sta facendo “spegne” le metastasi fino a luglio 25 quando quelle ossee risultano ancora spente mentre quelle del fegato risultano aumentate di volume. Si passa ad una altra linea. Lei, ragazza molto risoluta, chiede all’oncologo responsabile quanto le resti e l’oncologo le risponde a mó del Dottor Catania: aspetti a fare testamento, le cure ci sono e funzionano. In una delle visite con il dottore che non mi é piaciuto per il suo essere sbrigativo salta fuori il tema della pensione e la ragazza gli dice che a lei mancano ancora dieci anni per ragggiungerla. Lui la guarda e le dice “scusi, ma lei ha una aspettativa di vita troppo alta. Secondo me le rimangono circa due anni”. La ragazza si é sentita male di fronte ad una comunicazione del genere, non solo non richiesta ma assolutamente fredda. Non é riuscita a chiedergli niente. Oltre a raccontarvi questo esempio per me di malasanità volevo chiedere al Dottorese, in casi del genere in cui ci si trova effettivamente molto male con un oncologo, si potesse chiedere di non essere più visitati da lui/lei.