Domenica 25 novembre Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo

L'ONU ha proclamato la giornata mondiale contro la violenza sulle donne per favorire un cambiamento culturale e fermare i maltrattamenti e i crimini di contro donne, ragazze, bambine.

Si stima che nel 2011 sono state ben 137 le donne uccise in Italia, dieci in più dell'anno precedente. Da gennaio 2012, invece, sono già più di 100, vittime di uomini (mariti, compagni o ex partner, molto spesso).

Interessanti le iniziative di questi ultimi giorni, come il convegno tenutosi mercoledì 21 e giovedì 22 a Milano presso la sala conferenze di Palazzo Reale, dal titolo Le parole non bastano. Donne e uomini contro la violenza maschile sulle donne. Al centro dei lavori, c'è stata l'idea di uno scambio sulla violenza nelle relazioni quotidiane, a partire da un confronto aperto tra uomini e donne ( www.cadmi.org ).

Ancora, un disegno di legge (ddl 3390) ancora in bozza, intitolato "Norme per la promozione della soggettività femminile e per il contrasto al femminicidio" presentato da Anna Serafini. Questa iniziativa è stata presentata a Roma giovedì 22 novembre a Palazzo Madama ( www.libereassociazione.it ). Il disegno di legge affronta il problema in modo del tutto nuovo. Per prima cosa mette al passo le leggi italiane con quelle internazionali e poi mira a sensibilizzare l'opinione pubblica, a promuovere una rappresentazione dignitosa della donna come soggetto da rispettare, ad abbattere gli stereotipi che la vogliono subordianata al potere maschile.

Inoltre, precisa Anna Serafini, poichè sono la TV  e i mezzi di comunicazione in genere a diffondere spesso un'immagine stereotipata della donna e dei rapporti tra uomo e donna e poichè la violenza è un fenomeno in larga parte generato anche da questi stereotipi, serve un profondo cambiamento culturale che nessuna legge -se non accompagnata da una volontà di cambiamento ne rapporto tra i sessi e tra le persone- potrà arginare.

Ruolo di primo piano è dato alla prevenzione e alla sensibilizzazione, attraverso contatti più stretti tra istituzioni, case delle donne, pool anti-violenza e scuole.

 

Data pubblicazione: 27 novembre 2012

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