Anafranil e assenza di emozioni

Buongiorno,
avrei bisogno di una informazione. E' da circa 15 anni che mio marito alterna periodi di ossessioni pure più che altro riguardanti la sfera lavorativa a periodi in cui sta bene.

Sempre curato con anafranil solo quando aveva la crisi. Ogni volta che si riprendeva diceva che anafranil lo faceva sentire forte. Io non ho mai capito cosa volesse dire.

Purtroppo ci stiamo separando e lui mi addossato tutta la colpa della sua malattia, che è dovuta a me ed inoltre dice che in questo momento lui non prova nulla per me e che è l'effetto dell'anafranil che sta prendendo da dicembre 2016.

Che non riesce a piangere e che si trova in una fase "up" e che pertanto la nostra separazione non lo tocca più di tanto e che non gliene devo fare una colpa.

Ma può essere che anafranil faccia questo effetto?

Inoltre può essere che sia veramente io o la nostra relazione causa del suo doc?

Premetto che l'ho sempre aiutato a superare ogni crisi. Grazie davvero, cordiali saluti

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Il termine "fase up" si utilizza nei disturbi bipolari, non nel doc. Anafranil è l'unico farmaco che assume ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
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Si ha utilizzato sempre e solo quello. Mio marito ha detto fase up ma penso intendesse che in questo periodo sta bene senza avere ossessioni. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Si, potrebbe intendere semplicemente anche quello, però è un termine che allora deve avere letto e usato impropriamente.
E' difficile dire se il solo star bene possa facilitare la fine di rapporti, sicuramente l'ansia da cambiamento è minore nelle fasi in cui le ossessioni sono controllate. Fosse una fase "up" vera e propria si spiegherebbe invece in altro modo.
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Utente
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Grazie Dott. Pacini. Ma può essere che sia io o la nostra relazione causa del suo doc? Specifico che le sue ossessioni una volta erano indirizzate sull'ipocondria e piu volte relative al lavoro che fa.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Il doc è un disturbo che cambia contenuti, e che quindi non dipende da niente in particolare.
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Utente
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Mi scusi se ho insistito ma era solo per capire visto che mio marito mi accusa di essere la causa dei suoi problemi e dice che ora sta bene senza di me e si sente forte grazie all'effetto dell'anafranil. Era per non farmene un cruccio personale e per superare questo momento per me già molto pesante. Grazie per la dipsonibilità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Può voler dire appunto che tolta l'ansia ossessiva si sente più libero di prendere decisioni per sé. Non vedo però riferimento a Lei come causa del doc, mi sembrano due discorsi diversi.
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Utente
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La ringrazio, molto gentile. Penso anche io che lui stia pensando solo per sè. Cosa che dovrei fare anche io ma non riesco e ho molta paura di finire in depressione in quanto la mia autostima è veramente sotto le scarpe. Grazie
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Utente
Utente
Come posso fare a pensare a me stessa e a star bene io quando è una vita che penso a lui? Grazie
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente, in totale accordo con il Dottor Pacini circa l'inverosimile correlazione causale tra il disturbo ossessivo di suo marito e lei,
le suggerisco, considerando il fatto che un periodo di separazione coniugale è un momento inevitabilmente connotato da cambiamenti oggettivi ( es: lo stile di vita) e variazioni emotive, di avvalersi dell'aiuto di un/una collega psicologo psicoterapeuta con il/la quale impostare un percorso che miri essenzialmente a:
- acquisire maggiore consapevolezza cognitiva (pensieri ed emozioni);
- imparare a gestire le emozioni sgradevoli che l'hanno "accompagnata" e, probabilmente, continuano a farlo.

In breve, sarebbe estremamente utile che lei iniziasse, proprio grazie alla terapia suggerita, a prendersi cura di sé.

Attualmente lei è in terapia farmacologica?

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
"Come posso fare a pensare a me stessa e a star bene io quando è una vita che penso a lui?"

Decidendolo: se le cose sono andate così per tanto tempo, non significa comunque che non ci siano alternative.
Probabilmente, per una serie di fattori intersecati tra loro, le dinamiche relazionali giocate all'interno del vostro rapporto non sono state ottimali.
Forse sarebbe stato meglio occuparsene prima... In ogni caso, ora la separazione è in corso e, proprio in virtù della vostra storia, immagino che per Lei possa essere più "complicata" che in altre situazioni.
Se ha veramente intenzione di iniziare a pensare a stessa, le suggerisco anch'io di rivolgersi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta che l'affianchi in un processo di rielaborazione di quanto sta avvenendo, di riflessione rispetto ad eventuali schemi disfunzionali messi in atto, di (ri)scoperta di sé, di chi è stata, di chi è ora e di chi vorrà essere domani.
Tutto ciò non è fattibile on line, ma necessita di uno spazio e un tempo adeguati.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Grazie mille per i consigli. Ora sono in cura con 2 compresse di anafranil da 75mg perchè il mio problema il continuo rimuginio, su questa storia e su di me, che mi rendo conto non serve a niente anzi è un continuo arrovellarsi e non mi porta a prendere una decisione definitiva di distacco.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signora,
Allora perché non associare alla terapia farmacologica, una psicoterapia? Per lavorare sul rimuginio afinalistico (come lei stessa si rende conto) è il miglior percorso è le tornerebbe estremamente utile.

Ci pensi..

Cari saluti
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Utente
Utente
Grazie per il consiglio. Ma è normale che si entri in questi meccanismi? Io ho sempre pensato che da sola sarei stata comunque bene invece questo non sta accadendo anzi continuo a ruminare su tutto, su di me, sul fatto che a lui andrà tutto bene ecc., non riesco a prendere la decisione definitiva di troncare il rapporto. E' quasi due mesi che sono fuori casa e lui ad oggi è rimasto in casa nostra che sarebbe mia e intanto a quanto pare sta bene e sta facendo la sua vita. Grazie