Bisogno di un consulto

Buongiorno,
Ho bisogno di un parere perche ho dei forti dubbi riguardo alle sedute di psicoterapia del mio compagno. Lui ha una figlia con la sua ex compagna che lo ricatta psicologicamente. E sapendo che lui ha un debole per il sesso, s'e n'e servita, tant'e che mi ha tradita con lei 3 volte in più di un anno. Questo mi è stato confessato da lui un paio di settimane fa, ma la cosa più sconcertante è che la sua stessa psicologa gli aveva suggerito più volte di non dirmelo e di prendere tempo nascondendomelo. Prima di sapere questo avevo chiesto a lui di andare insieme da lei a fare qualche seduta, anche per riuscire meglio a capire i suoi problemi e cercare di affrontare il tutto insieme, ma niente da fare. Lei lo ha categoricamente rifiutato. Io continuo a nutrire molti dubbi verso queste sedute, non notando alcun miglioramento, anzi, sempre peggio e questo sta causando sempre più problemi all'interno della coppia. Non riesco a capire come comportarmi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Con il beneficio del dubbio, questo è quello che riferisce il suo compagno, non il vero contenuto delle sedute.

Detto ciò, un percorso può essere individuale o di coppia, se il suo compagno ha scelto il primo, dovrebbe proseguire così, anche perché mi sembra di capire che si sente più a suo agio in un rapporto uno ad uno.

Le sue problematiche di coppia andrebbero affrontate congiuntamente al suo percorso.
Andrebbe affrontato il tema della fiducia, dell'alleanza, della sessualità e della fedeltà.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

se anche Lei si recasse in terapia insieme al Suo compagno dalla terapeuta (come intendeva fare), certamente la terapeuta non potrebbe rivelare nulla di ciò che è emerso nelle sedute precedenti perché vincolata dal segreto professionale.

Bisogna aggiungere un elemento importante: lo psicoterapeuta di solito non suggerisce neppure di riferire o meno questioni del genere al partner. NON è il nostro compito e il pz. è assolutamente libero di fare come crede, cioè di rivelare al partner un tradimento oppure no.

Invece, vorrei capire meglio quanto Lei dice a proposito di "questo sta causando sempre più problemi all'interno della coppia. Non riesco a capire come comportarmi"

Che tipo di problemi sta causando? Per quale motivo il Suo compagno è in terapia? Da quanto tempo ha iniziato la psicoterapia?

Da quanto tempo sta con quest'uomo?
A Lei sta bene stare con uomo che La tradisce?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
io non volevo andare alle sedute per parlare delle sue ma volevo semplicemente farne qualcuna parallela per noi come coppia. Non era assolutamente mia intenzione entrare nel merito delle sue sedute.
Io sto con lui da un anno e mezzo circa.
Lui va in terapia da più o meno 9 mesi, ci è andato poiché la sua ex compagna continua ad esercitare potere su di lui ricattandolo su qualsiasi fronte, riuscendoci sempre.
Cerco di spiegarlo brevemente, io e lui abbiamo la stessa età, 28 anni, la sua ex compagna attualmente ha 43 anni, due figli con il suo ex marito e una figlia con il mio compagno.
Questa bambina è nata da una storia di sesso tra di loro, lei avrebbe dovuto abortire, invece all'insaputa di lui ha aspettato i 3 mesi di gravidanza per dirgli che non aveva abortito, Lui aveva poco più di 20 anni, lui ha deciso di darle il cognome e di rimanere con lei nonostante non ne fosse innamorato, volendo stare vicino alla bambina e crescerla. Ha nascosto il tutto a tutti i suoi familiari fino a quando la bimba aveva un anno e mezzo circa. Lei lo ha sempre perseguitato e ricattato usando la figlia sapendo che fosse l'unico legame che aveva con lui. Quando lui ha deciso di lasciarla, lei ha cercato di farlo sentire in colpa per qualsiasi cosa, usando per questo anche la bimba dove le diceva che il papà non le voleva più, e da quando sta con me ha iniziato a dirle che il papà preferisce stare con me e non più con loro, e la bimba crede che io sia la cattiva e non vuole assolutamente avere niente a che fare con me. Premetto che adesso ha 7 anni. L'ultimo ricatto, il più brutto è stato quello di dire alla bimba che devono trasferirsi all'estero poiché papà non sta più con loro e dicendo a lui che non aveva più nessun legame in Italia perché lui è andato via, e a giugno finita la scuola si trasferiscono in Spagna. Questo lo fa sentire molto in colpa e lui è traumatizzato dall'idea che non vedrà più sua figlia crescere. Le sedute dallo psicoterapeuta avrebbero dovuto servire ad eliminare i sensi di colpa e il potere che lei aveva sulla sua mente, cercare di affrontare al meglio la partenza della figlia e affrontare i problemi anziché aspettare che si risolvano da soli. Tutto questo non accade. Lui si sta chiudendo sempre più a riccio. La nostra storia è sempre ferma nello stesso punto, non possiamo fare nessun progetto per il futuro, quando lui prende la bambina io non posso nemmeno sentirlo al telefono e lui continua ad aspettare. Adesso vede la partenza della figlia, da una parte soffrendo per il distacco e dall'altra come la soluzione dei nostri problemi. Viviamo insieme ma quando prende la bambina la porta dai nonni, perché ha imparato a dividere queste due vite, ed io a 28 anni, credo, giustamente, penso che dovremmo cercare di fonderle insieme, è vero che questo è il suo passato dove io non c'entro, ma un figlio è per sempre e non si può continuare a tenere tutto separato per tanto tempo. In un anno e mezzo io non ho mai visto la bambina, quando c'è qualche festività e lui è con lei dobbiamo passarle separati, lui ha paura di inserirmi in questa parte della sua vita per paura di qualche ripercussione da parte dell'ex compagna, continua a non prendere posizioni in niente quando si tratta di lei. Per questo mi chiedo a cosa serva la terapia che sta seguendo...quando non lo aiuta ad ottenere nessun risultato. E' completamente passivo alle decisioni che prende lei riguardo alla bambina, ai suoi ricatti economici.
E per risponderLe alla Sua ultima domanda, no, non mi sta bene che il mio compagno mi abbia tradito, e soprattutto che lo abbia fatto con lei, in questo forse sono io che lo giustifico troppo, so che lui è debole, e che pensa che avendolo fatto poteva tenerla buona anche con questo, non aveva fatto i conti che questo poteva essere un altro punto di forza per lei ricattandolo che se non le dava quello che voleva lei sarebbe venuta a raccontarmi tutto.
Io non entro mai nel merito delle sedute che segue, non chiedo nulla perché è giusto che sia una cosa sua, lui mi racconta alcuni frammenti, e sentendo che la dottoressa gli suggerisce sempre di prendere tempo in tutto e di aspettare, tra di noi va sempre peggio, lui continua a non affrontare nulla e ad aspettare rimanendo fermo nel suo malessere.
Le chiedo scusa se mi sono dilungata, forse, troppo ma volevo essere più chiara possibile.
La ringrazio veramente di cuore per la Sua attenzione
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

sulla base di quanto sta scrivendo ora, io non credo che "Le sedute dallo psicoterapeuta avrebbero dovuto servire ad eliminare i sensi di colpa e il potere che lei aveva sulla sua mente, cercare di affrontare al meglio la partenza della figlia e affrontare i problemi anziché aspettare che si risolvano da soli"

ma la psicoterapia avrebbe dovuto, semmai, aiutare il Suo compagno a mettere dei paletti in questa storia, mentre non vedo il Suo compagno passivo e inerme, senza prendere decisioni.

In realtà una importante decisione lui l'ha presa, nei Suoi riguardi: non La coinvolge nella sua vita quando è con la figlia, La tradisce, Le nasconde molti aspetti, insomma ha tagliato Lei fuori dalla propria vita.

Quindi, con tutti i limiti del consulto on line e non conoscendo direttamente la situazione né ciò che emerge dalla psicoterapia, direi che a questo punto è Lei che deve prendere una decisione: andare avanti così e soffrire oppure stabilire delle regole con il Suo compagno.

Concordo con Lei: la figlia del Suo compagno ora fa parte anche della Sua vita e quindi non vedo perché escludere proprio Lei, come se non facesse parte della famiglia.

Cordiali saluti,