Infermieristico o è indispensabile che siano effettuate da un medico

Preg.mo dottor Spina,
giovedì 6 maggio ho in programma un intervento chirurgico
per asportazione di sinus pilonidalis. Sono preoccupato, non
tanto dalla natura dell'intervento (il chirurgo mi ha detto che
sarà in anestesia locale adottando la tecnica della ferita aperta,
con una convalescenza di 3 o 4 settimane), ma dalla possibilità
che non possa essere praticato, in quanto, proprio da oggi...mi
pare che la ciste stia ascessualizzando. Ora, leggendo il suo sito,
capisco che in caso di ascesso, l'intervento deve essere preceduto
da un incisione dell'ascesso stesso: Lei quindi mi conferma che
l'intervento viene comunque effettuato, a posteriori dell'incisione,
giovedì stesso? Sono un po' in ansia, soprattutto per l'impossibilità,
per motivi di lavoro, di posticipare l'intervento ad altra data.
Inoltre Le chiedo se le medicazioni possono essere praticate da personale
infermieristico o è indispensabile che siano effettuate da un medico.
La ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Forse non sono stato sufficientemente chiaro nell'articolo che lei ha visto sul mio sito, e di questo me ne scuso. Quello che intendevo dire e' che, in presenza di un ascesso, l'intervento chirurgico normalmente non puo' essere effettuato: e' preferibile infatti far passare la fase acuta (con un'apposita terapia e, a seconda dei casi, anche con un'incisione chirurgica) e posporre il trattamento definitivo almeno di qualche giorno, o comunque a guarigione dell'ascesso avvenuta.
Mi permetto inoltre di farle notare che utilizzando la tecnica aperta e' probabile che la guarigione completa impieghera' mediamente piu' di tre o quattro settimane, soprattutto adesso che andiamo incontro alla stagione calda; fermo restando che le auguro di essere piu' fortunato e veloce della maggior parte dei pazienti! Infine le medicazioni: puo' anche effettuarle un Infermiere, ma la supervisione resta comunque una responsabilita' del Medico.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi, ma la prego di contattarmi ancora nel caso le sia rimasta qualche perplessita'.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
Gent.mo dott. Spina,
sono stato operato di sinus pilonidalis fistolizzato giovedì 6 maggio, in città diversa dalla mia residenza; ammetto che l'intervento, in anestesia
locale, è riuscito: tra il tempo di attesa in barella prima di essere trasferito sul tavolo operatorio e il tempo effettivo di intervento credo sia trascorsa al massimo un'ora e il dolore postoperatorio è stato limitato
alla giornata di giovedì e molto lieve. Fortunatamente credo di aver trovato un buon chirurgo! Come le avevo anticipato è stata utilizzata la tecnica con ferita aperta. Se proprio devo muovere un appunto al chirurgo, lo rimprovererei di essere stato un po' sbrigativo nel descrivere le modalità di effettuazione delle medicazioni: durante l'intervento, essendo io cosciente, mi ha indicato che vanno effettuate giornalmente con garze iodoformiche imbevute di h2o2 e betadine...alle dimissioni ho trovato un infermiera che mi ha intimato di non toccare assolutamente la garza interna fino a martedì 11 (giorno del controllo col chirurgo)e rimuovere esclusivamente quella esterna. Preso dalla confusione ieri mattina ho chiamato il chirurgo che ha confermato la sua versione, smentendo categoricamente l'infermiera. Ieri sera sono stato in ambulatorio del mio ospedale e il chirurgo di turno, merivagliandosi per la tecnica usata, in quanto in quest'ospedale si pratica l'exeresi con ferita chiusa, mi ha medicato in modo completo, senza bruciore o dolore. Vengo alla domanda (mi scusi per la lunga premessa...): nel dare indicazioni per le prossime medicazioni, il chirurgo di ieri ha scritto: "DOPO LAVAGGIO CON H202 E DETERSIONE CON IODIOPOVIDONE, PROCEDERE A ZAFFAGGIO IODOFORMICO. MEDICAZIONE A PIATTO".
Lei condivide tali prescrizioni?
La ringrazio per la Sua risposta e La saluto cordialmente.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Condivido senz'altro. Tenga presente che comunque e' possibile fare la medicazione con modalita' e tempistiche diverse: a volte e' una questione di abitudine o di praticita', altre volte si sceglie quella che piu' si adatta al paziente. Tanto per farle un esempio: la stessa procedura che lei puo' fare da solo magari non e' adatta ad una persona anziana o non autosufficiente. Le ho fatto il caso limite, ma comunque paziente diverso richiede sempre un trattamento diverso. Lei segua in ogni caso le indicazioni di chi l'ha operata, ma non e' detto che il "Chirurgo di turno" le abbia detto una cosa sbagliata: semplicemente si tratta di una procedura diversa.
Cordiali saluti
[#4]
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Utente
Utente
Gentile dottor Spina,
questa mattina ho effettuato il primo controllo con il chirurgo che ha operato. La sua risposta alla mia domanda: "Come vede la ferita?" è stata: "Non bene...ferita fantastica, sono molto contento". Mi sono sentito alquanto sollevato. Mi ha inoltre detto che le prime 2-3 settimane sono quelle critiche. Io ho delle domande da porLe affinché possa evitare di commettere errori che ritardino la guarigione:
1)E' vero o falso che la posizione seduta allunga il periodo di guarigione? Se vero, poiché è impossibile stare sempre in piedi (è la posizione che mi procura minor fastidio), può bastare un cuscino sulla sedia?
2) E' normale in questa fase sentir "tirare" la ferita ad ogni minimo movimento?
3)Mediamente, dopo quanto tempo dall'intervento inizia a granulare la ferita? Esistono dei prodotti che la possono favorire e/o accelerare?
4) Il chirurgo, alla domanda sulla possibilità di passeggiate, ha acconsentito, senza esagerare. Condivide?
La ringrazio infinitamente per le Sue preziose risposte.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Rispondo con ordine:
1. E' vero: la posizione seduta puo' causare qualche problemino in piu'. Un cuscino puo' aiutare, ma non moltissimo.
2. Assolutamente si'.
3. La ferita inizia il processo di riparazione prima ancora che il Chirurgo si tolga i guanti: per terminarlo pero' occorrono parecchie settimane. E lasci perdere prodotti miracolosi, segua soltanto le indicazioni di chi la sta seguendo
4. Condivido senz'altro.
Cordiali saluti
[#6]
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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per le risposte, sempre precise e tempestive.
Cordiali saluti.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Di nulla.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gent.mo dott. Spina, Le riassumo brevemente la mia storia, onde evitarle la lettura dei messaggi precedenti: sono stato operato giovedì 6 maggio di exeresi sinus (metodo aperto)e ogni giorno effettuo medicazioni.
Da lunedì 10 (con l'esclusione di martedì 11, giorno in cui vi è stato il controllo del chirurgo che ha eseguito l'intervento) sono stato sempre medicato dallo stesso chirurgo, persona scrupolosa. La medicazione che pratica consiste in ciò: "Irrigazione con acqua ossigenata e quindi con soluzione fisiologica - Acquagel".
Alla vista della ferita oggi ha detto che si intravede un inizio di granulazione e questo è positivo. Ma il punto è un altro.
Ieri, al termine della medicazione, ha applicato un bendaggio che ha fissato quasi fino all'ano...
Oggi, alla mia richiesta di stare un po' più in su, si è giustificato dicendo che suo compito è quello di coprire tutto il buco, che è molto grande e si spinge a brevissima distanza dall'ano; lungi da me contraddirlo, tanto più che non riesco a vedere la ferita!
Il problema è, e vengo alla domanda, che mi ha consigliato, dopo l'evacuazione, di togliere tutte le garze,pure quella interna, fare una doccia con il busto un po' flesso per fare in modo che l'acqua esca dal buco, coprire con una garza e andare alla medicazione.
Ma finora io sto sempre molto attento ogniqualvolta faccio il bidè dopo essere andato di corpo, affinché residui di feci non vadano sulla ferita e poi, francamente, non me la sento di fare già la doccia.
Lei cosa mi consiglia?
La ringrazio infinitamente per la Sua risposta e La saluto
cordialmente.


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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Probabilmente e' ora di cominciare anche con la doccia! Mi pare una buona notizia, significa che la situazione sta evolvendo al meglio. Anche a me capita di consigliare talvolta ai pazienti di lavarsi normalmente poco prima della medicazione: e' un buon sistema, che puo' essere applicato non appena superati i primissimi giorni da un intervento. Insomma, credo che la stiano seguendo per il meglio!
Cordiali saluti
[#10]
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Utente
Utente
Gent.mo dott. Spina, sto completando la quarta settimana post-intervento (6 maggio); mercoledì scorso (26) vi è stato il 2° controllo con il chirurgo che ha operato: non sono ancora a buon punto, ma la fase critica è superata; alla mia domanda sulla possibilità di rientrare al lavoro il 7 giugno (la prognosi scade sabato 5) mi ha consigliato di attendere il 3° controllo di mercoledì 9...
Attualmente sono medicato ogni giorno (ho saltato solo le domeniche 9 e 30); sabato 29 il medico di guardia di chirurgia (non il solito che effettua le medicazioni) ha detto che verso la fine della settimana si può pensare di togliere lo zaffo interno, e in tal modo la ferita può chiudersi più velocemente. Stamattina alla medicazione, trovando il solito medico, gli ho riportato il parere, ma l'ho visto perplesso (secondo lui la funzione dello zaffo è proprio quella di "asciugare" la ferita).Vengo alle domande:
1)Secondo Lei, riguardo alla rimozione dello zaffo interno, mi conviene interpellare il chirurgo che ha operato sulla possibilità di toglierlo già entro questa settimana, o attendere il suo controllo il 9?
2) Riguardo alla vita di tutti i giorni, posso concedermi qualcosina in più (passeggiate più lunghe, star seduto più a lungo...)o è ancora presto?
3) Ho in programma da tempo un viaggio a Parigi dal 23 al 27 giugno. E' fattibile?
Grazie e saluti.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
1. Non credo sia opportuno anticipare i tempi, ne' vedo la necessita' di contattare il Chirurgo che l'ha operata. Piu' che "forzare" la rimozione dello zaffo prima di quanto consigliato, preferirei piuttosto la strada piu' prudente, che e' quella di mantenerlo qualche altro giorno.
2. Credo possa permettersi qualche piccolo sforzo in piu', anche se l'ultima parola spetta comunque sempre a chi ha la possibilita' di visitarla.
3. Per fine giugno non credo che sara' ancora completamente libero dalle medicazioni, che pero' magari si diraderanno: e' pensabile che per quell'epoca possa farle ogni due-tre giorni. Se si organizza per bene insomma a Parigi puo' andare comunque.
Cordiali saluti
[#12]
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Utente
La ringrazio per la Sua consueta gentilezza e disponibilità!
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Continui, se crede, a tenerci aggiornati.
Cordiali saluti
[#14]
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Utente
Utente
Certamente lo farò! Intanto Le chiedo ancora:
1) Rispetto a una decina di giorni fa noto che le secrezioni di materiale color giallastro-rosaceo che bagnavano la garza esterna e gli slip sono notevolmente ridotte, quasi azzerate. E' buon segno, vero?
2) Avvertire da qualche giorno sensazione di prurito- solletico nella zona della feria può essere anch'esso un buon segnale?
Volevo dirLe che mi conforta la Sua opinione su Parigi (già ho perso una volta il viaggio, causa vulcano...), anche se, Le confesso, temo molto la sudorazione, considerato il periodo, ma avremo occasione di riparlarne.
Grazie infinite e saluti.








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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
1. Si', ritengo che la diminuzione delle secrezioni possa essere considerata indice di proseguimento della guarigione.
2. Anche questa caratteristica, sotto certi aspetti, puo' essere considerata in maniera positiva.
3. Certamente dovra' trovare il modo di poter fare almeno una medicazione durante il suo soggiorno all'estero, e senz'altro la sudorazione maggiore alla quale andra' incontro non le facilitera' le cose. Ma, come diceva l'indimenticato Alberto Sordi: "Parigi val bene una Messa...".
Cordiali saluti
[#16]
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Utente
Utente
Buongiorno preg.mo dott. Spina,
oggi, 34-esimo giorno successivo all'intervento ho effettuato il terzo controllo dal chirurgo che ha operato: la guarigione prosegue bene, ma ci vorrà ancora un mese per la completa cicatrizzazione.
Alla mia domanda se lunedì 14 posso rientrare in servizio, ha acconsentito a patto che continui a effettuare la medicazione.
Ieri, alla medicazione presso l'ambulatorio divisionale il chirurgo ha affermato che tra una settimana (mar 15)si può eliminare lo zaffo e cominciare a lavarsi con sapone normale. Il chiururgo oggi ha avallato aggiungendo alla fine l'irrigazione con H2O2 e la copertura con garza.
Le chiedo:
1) Svolgendo un lavoro impiegatizio e sedentario è indifferente effettuare la medicazione prima o dopo la prestazione lavorativa? (Da profano mi vien da pensare che è meglio dopo...)
2)Ritiene corretto (capisco la difficoltà, senza la visita...) eliminare lo zaffo e quanto sopra detto?
Grazie per le risposte che mi invierà e saluti.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
1. E' sostanzialmente indifferente. Direi che comunque piu' che dalla posizione seduta dipende dalla sudorazione, e in quest'ottica sarebbe meglio farla la sera con il fresco. Pero' non e' un'indicazione assoluta: l'importante e' che le faccia secondo i tempi previsti.
2. Credo che i tempi siano maturi per eliminare lo zaffo.
Cordiali saluti
[#18]
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Utente
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Grazie delle risposte, soprattutto per la seconda! Così, fra un po' di giorni, senza lo zaffo, può cominciare a cimentarsi mia moglie, che finora non se l'è sentita...
Visto che manca poco all'eliminazione dello zaffo, mi corregge se sbaglio: lavare con acqua osssigenata e coprire con garza o, dopo l'acqua ossig.,occorre mettere anche Betadine?
Grazie e saluti.
[#19]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Io sono un grande "fan" del Betadine, per cui lo faccio utilizzare sempre, forse anche troppo... Lei pero' deve seguire le indicazioni di chi l'ha operata, non certo le mie!
Cordiali saluti
[#20]
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Utente
Utente
Preg.mo dott. Spina, oggi alla medicazione è stato finalmente eliminato lo zaffo, sono molto sollevato!
In farmacia ho comprato dei cerotti sottili che proteggono dall'acqua, per fare la doccia con tranquillità.
Al termine della doccia mia moglie eseguirà la medicazione
irrigando la ferita con iodopovidone e coprendo con garza sterile. E' sufficiente?
Grazie per la risposta e saluti
[#21]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Se fa la medicazione subito dopo la doccia proteggere la ferita con dei cerotti stagni forse non e' necessario. Non vorrei sbagliarmi, perche' non la conosco e non riesco a rendermi conto della reale situazione, ma se le hanno consigliato di fare cosi' metta pure questi cerotti prima della doccia. Non credo pero' che sia un bene, nel corso del resto della giornata, privare la ferita dell'areazione garantita invece da una medicazione normale: soprattutto con questo caldo il sudore che rimarrebbe intrappolato all'interno non sarebbe una cosa buona!
Cordiali saluti
[#22]
dopo
Utente
Utente
Preg.mo dott. Spina,
forse mi sono espresso male, ma durante il resto della giornata, la ferita rimane coperta esclusivamente con della garza sterile.
Utilizzo i cerotti impermeabili solamente durante la doccia.
E' indifferente che l'utilizzo del Betadine sia a irrigazione diretta o occorre necessariamente servirsi di una garza e imbeverla previamente del prodotto?
Grazie e saluti
[#23]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Si', avevo capito, ma io le esprimevo un concetto piu' generale: usarlo sotto la doccia e' pressoche' inutile se lei fa la medicazione subito dopo. Inoltre ho aggiunto che usarlo tutta la giornata e' persino controproducente: lo so che non e' il caso suo, ma magari gli altri Utenti che leggono queste risposte potrebbero fraintendere, per cui io ho voluto soltanto puntualizzare meglio il mio punto di vista.
Per quanto riguarda la modalita' d'uso del Betadine e' sostanzialmente equivalente: certo, se utilizza una garza ne consumera' di meno, ma soprattutto evitera' di sporcare dappertutto!
Cordiali saluti
[#24]
dopo
Utente
Utente
Preg.mo dott Spina,
da lunedì scorso mia moglie effettua ogni giorno le medicazioni irrigando direttamente la ferita con il Betadine e coprendola con garze sterili. Questa sera mi ha detto che all'interno la ferita è rosea, ma sulle labbra c'è una patina bianca. Cosa può essere? Deve essere rimossa? Se sì, come? Inoltre da ieri sera avverto un forte senso di spossatezza. In farmacia ho acquistato Mag2 (magnesio pidolato) Secondo Lei potrebbe essere una conseguenza dell'intervento che ho subito? Le faccio presente che da lunedì ho ripreso l'attività lavorativa (sono impiegato).
La ringrazio per l'infinita pazienza che mi dimostra e La saluto cordialmente.
[#25]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Si tratta di fibrina: la lasci stare, ci pensera' il Chirurgo al prossimo controllo.
Un po' di stanchezza con questo caldo e con tutto quello che ha passato mi pare giustificata...
Cordiali saluti
[#26]
dopo
Utente
Utente
Preg.mo dott. Spina, sono quasi 60 giorni dall'intervento e il chirurgo dell'ospedale ieri alla medicazione ha detto che va bene e fra una decina di giorni si chiuderà.Ma ha pure detto che ho molti peli nella zona circostante la ferita e che mi augura che non si incarnino...ma non me li ha rasi...mia moglie non se la sente di farlo (teme che poi vadano a finire nella ferita).
Mercoledì 7 ho il controllo periodico con il chirurgo che ha eseguito l'intervento. Aspetto quel giorno o vado domani mattina in ambulatorio divisionale e chiedo la rasatura?
Grazie e saluti
PS: il viaggio a Parigi non ha dato alcun tipo di problema! Magnifico!
[#27]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Mi scuso per il ritardo con il quale le rispondo ma mi trovavo all'estero.
Spero che a questo punto la guarigione sia pressoche' definitiva. Per il futuro pericolo di incarnamento dei peli potra' magari utilizzare delle creme depilatorie, come consigliato anche nell'ultimo paragrafo dell'articolo https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/118-cisti-e-fistola-sacro-coccigea-ovvero-il-sinus-pilonidalis.html
Cordiali saluti
[#28]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Spina, sono stato mercoledì 4 all'ennesimo controllo...a ferita quasi chiusa, con crosta superficiale.
Le premetto che sono stato in ferie una settimana a luglio, nella quale la guarigione della ferita ha subito una notevole accelerazione, grazie soprattutto alla maggiore aerazione e al sole al quale è stata esposta.
Come unico fastidio lamento il prurito, abbastanza continuo; cosa che ho fatto presente mercoledì al chirurgo. Durante l'esplorazione mi ha detto che c'era un'aderenza che è stata tolta, mi ha medicato e detto di acquistare cicatridina pomata e di tornare il 25...La sera, quando mia moglie ha effettuato la medicazione è rimasta basita in quanto lo stato della ferita sembra essere regredito a 20 giorni fa, prima delle ferie...so che bisognerebbe chiedere al chirurgo, ma dovevo proprio tornare indietro??
Sono un po' demoralizzato, sembra che la completa guarigione non debba mai arrivare, dopo 3 mesi...
Un'ultima domanda: il chirurgo mi ha detto che consiglia di togliere i peli, ma con una lametta, non con crema depilatoria...cosa mi consiglia?
Grazie per la Sua cortese risposta e cordiali saluti
[#29]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Con una lametta ci sono evidenti rischi di fare danni, ma e' possibile. La crema depilatoria va comunque utilizzata quando la ferita sara' chiusa. Per quanto riguarda i tempi si dovra' armare di pazienza: la guarigione per seconda intenzione e' un processo sempre piuttosto lungo.
Cordiali saluti
[#30]
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Utente
Utente
Preg.mo dott. Spina,
mercoledì scorso sono stato all'ennesimo controllo postoperatorio e, finalmente, sono guarito!
In questi giorni mi è arrivato l'esito dell'esame istologico che riporto brevemente:
materiale in esame: fistola pilonidale;
macroscopica: cute e sottocute di cm 5x1,5x2;
diagnosi: cisti pilonidale.
Mercoledì ho riportato al chirurgo proctologo anche il verificarsi di una stitichezza che si protrae dal termine della convalescenza (da due mesi) accompagnata da un fastidioso prurito nella zona anale. Per la prima mi ha prescritto le fibre eucolase e un liquido per il prurito e fortunatamente già si cominciano ad intravedere i benefici, ma vorrei comunque chiederLe:
1) all'atto della defecazione avverto come un senso di leggero bruciore, "graffiamento", al passaggio delle feci, solo a destra. Cosa significa?
2)Il fatto della fistola asportata e del prurito sono correlati? Ho letto in internet che possono essere sintomi di tumore all'ano. Devo approfondire con qualche esame o continuo con la cura prescitta?
La ringrazio per le Sue risposte
[#31]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Sospettare un tumore all'ano per via del solo prurito e' piuttosto velleitario: dovrebbero esserci ben altri segni per nutrire dubbi di una certa consistenza in tal senso. Piu' facile invece immaginare che bruciori e pruriti possano essere secondari all'intervento subito.
Cordiali saluti
[#32]
dopo
Utente
Utente
Nel passato (5-6 anni fa) ho sofferto di ragade; secondo Lei il graffiamento di cui Le ho scritto può essere il sintomo di una nuova ragade? Se sì, con un mese di assunzione di fibre può venire riassorbita?
Grazie e saluti.
[#33]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Si', potrebbe essere. Comunque, se la ragade ci fosse davvero, non credo si possa riuscire a curarla soltanto con le fibre: di certo il mantenere le feci morbide riveste un'enorme importanza, ma per venirne fuori con certezza occorrono anche terapie specifiche.
Cordiali saluti
[#34]
dopo
Utente
Utente
Preg.mo Dott. Spina, Le scrivo per chiederLe un consulto:
a maggio sono stato operato di exeresi sinus (metodo aperto). Ad oggi la zona dove ho subito l'intervento non si è richiusa perfettamente, la pelle risulta molto fragile e stenta a cicatrizzarsi (non ci sono perdite di siero, o sangue, però l'epidermide tende a rompersi facilmente, specie quando mi siedo sul divano). Il chirurgo che mi ha operato il 17 novembre disse che si tratta di un problema di cicatrizzazione...Ogni giorno mia moglie controlla la ferita, la disinfetta con l' acqua ossigenata, ma la situazione non migliora; che posso fare per accelerare la guarigione ? Una visita dermatologica?
La ringrazio per l'attenzione e La saluto cordialmente
[#35]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
A volte si possono utilizzare prodotti specifici per accelerare questi processi. Pero' e' difficile per me riuscire a rendermi conto di quale sia realmente lo stato della lesione: dovrebbe rivolgersi di nuovo al suo Chirurgo, o in alternativa ad uno Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva.
Cordiali saluti
[#36]
dopo
Utente
Utente
Preg.mo dott. Spina, mi ritrovo a scriverLE dopo due anni dall'intervento, ma, purtroppo il problema dell'exeresi al sinus con metodo aperto non si è ancora completamente risolto: la parte inferiore della cicatrice, per intenderci quella più vicina all'orifizio anale, non si è ancora riepitelizzata e a questo punto sto valutando se dopo l'estate rivolgermi a un chirurgo plastico, come da Lei consigliato.
Essendo io residente nel Triveneto, mi può consigliare un ospedale cui rivolgermi
e magari il nome di un chirurgo di Sua conoscenza?
Se non può farlo con tale canale, posso chiederglielo attraverso il Suo sito?
La ringrazio per l'attenzione e La saluto cordialmente.
[#37]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non e' un problema di "luogo", ma di etica: non le farei mai un nome a cui rivolgersi, ne' attraverso Medicitalia ne' tramite il mio sito, a meno che non conosca come fosse un fratello il professionista da consigliarle... ma purtroppo nelle zone da lei indicate non sono in grado di darle ulteriori indicazioni. Le consiglio pero' di utilizzare i seguenti link, tramite i quali potra' poi fare le sue valutazioni personali:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
https://www.medicitalia.it/specialisti/
Cordiali saluti