Ipersensibilità al glande ed automedicazione

Gentili Dottori,
sono un ragazzo di 20 anni, e da circa sei mesi ho rapporti sessuali regolarmente. Il mio problema, come si può già evincere dal titolo, è un'ipersensibilità del glande: nonostante non abbia particolari problemi durante i rapporti sessuali normali, le situazioni spiacevoli si presentano soprattutto durante le pratiche orali, in cui l'ansia e la frustrazione dovute al fatto di dover stare attento al minimo contatto con qualsiasi superficie, prendono il sopravvento sulle altre sensazioni.
Ad ogni modo, lo stesso contatto o strofinìo della mia mano col glande mi provoca un dolore molto forte, credo dovuto al fatto che, durante l'erezione, non riesce a scoprirsi da solo e devo sempre farlo io (ci riesco comunque abbastanza agevolmente, nonostante un po' di fatica in periodi di "non allenamento"). Presumo si tratti di una forma di fimosi, dunque.
Non bastasse questo, ci si mette anche il mio voler risolvere le situazioni da solo. Non ho un bel rapporto con gli ospedali ed i medici (niente di personale, eheh), più che altro perché, forse per alcuni trascorsi, provo sempre una forte ansia ed agitazione in ogni visita/consulto che faccio, siano anche semplici analisi del sangue.
Mi chiedo, dunque: è possibile (e consigliabile..) risolvere la cosa senza dover ricorrere ad un intervento (per quanto facilmente risolvibile in day hospital)? Ho letto in giro di metodi (di cui non mi fido ciecamente) che consisterebbero nel tenere il glande scoperto più tempo possibile negli slip, magari avvolto in una garza, ma servirebbe effettivamente a qualcosa? Ed in quanto tempo si vedrebbero i risultati?

Certo di ricevere un parere medico serio ed appassionato (sempre meglio non fidarsi delle migliaia di voci anonime che si trovano in giro nel web!), Vi saluto cordialmente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

quadri clinici molto particolari, come il suo, non possono essere affrontati e tanto meno capiti e risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta.

A questo punto, senza perdere altro tempo prezioso, consulti il suo medico di famiglia che, esaminato in prima istanza il suo problema, potrà eventualmente indirizzarla successivamente verso una più mirata valutazione specialistica andrologica.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

il suo problema è abbastanza frequente. Non esistono farmaci o terapie capaci di modificare la "sensibilità patologica" della mucosa del glande.
Ne parli con uno specialista che possa aiutarla anche a verificare le ipotesi chirurgiche che non sono assolutamente traumatizzanti, dolorose, alla stessa stregua di quanto un dentista possa proporre per un dente cariato che determina dolore ed impedisce di magiare qualsiasi cibo
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,

comunque, fatta la valutazione andrologica, ci tenga aggiornati sulle conclusioni diagnostiche e sulle indicazioni terapeutiche che le saranno date, se lo desidera.

Ancora un cordiale saluto.