Dolore cervicale da mesi

Salve,
riassumo la mia situazione brevemente: è da maggio che ho dolore cervicale, che si è spostato anche nella zona dorsale e a tratti lombare, e molto spesso mi colpisce e indebolisce anche il braccio destro. Ho fatto tutti gli esami e visite necessari (compresi quelli per le malattie reumatiche), senza venirne a capo, fino a che il mio ortopedico mi ha consigliato un chiropratico, che dalla risonanza e dalla postura ha rilevato alcune vertebre non allineate. Ho allora iniziato delle sedute di chiropratica, sono 3 mesi che vado avanti. All'inizio benefici zero: il giorno stesso dolore per l'aggiustamento e dal giorno dopo ero già tornata come prima, a detta del chiropratico. Successivamente ho iniziato a programmare una seduta una volta ogni 15 giorni (il mio chiropratico visita una settimana sì e una no), sentivo che qualcosa migliorava, ma è da più di un mese che non vedo più nessun miglioramento, e il dolore è ancora molto forte, diffuso in alcuni punti sul collo, sulla zona dorsale e lungo il braccio, punti che a detta del mio chiropratico sono dolenti a causa del malposizionamento delle vertebre. I miei dubbi sono di vario genere, un po' proprio sull'effettiva validità di questa cura sulla mia situazione, ma questi non si possono certo risolvere via internet. Un po' invece ho perplessità sulla frequenza delle sedute. Per i giorni successivi al chiropratico io sto meglio, non bene, ma meglio, poi (senza che io tenga posture scorrette, sto molto attenta) mi sento peggiorare e tornare fuori posto... non sarebbe forse il caso di programmare sedute più vicine? Magari a distanza di una settimana, per permettere al mio corpo di assestarsi meglio? Oppure potrebbero esistere medicinali che aiutano il corpo ad assestarsi dopo gli aggiustamenti (a parte gli antinfiammatori di cui a volte ho bisogno per il troppo dolore)? Poi immagino che da caso a caso sia diverso, ma ho letto in diversi posti che il numero di sedute necessarie per il mio tipo di problema è 8-10, ma può essere normale che nel mio caso, a quota 8 sedute, la mia colonna è ancora lontana dall'essere a posto? O per lo meno dal rimanerci per più di qualche giorno?
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora è molto difficile senza una valutazione clinica diretta e senza una valutazine dell'esame radiografico dire molto.

Non riferisce se le è stata fatta una diagnosi linica, quindi prima è necessario eseguire una diagnosi certa; dire <<<< vertebre non allineate >>>>> non è una diagnosi.!!!

Se Lei ha dolore forte al collo, lungo il braccio dovrebbe prima fare concludere la fase acuta della sintomatologia, magari con cure farmacologiche intense ma di breve periodo, e poi fare della fisiochinesiterapia intensa ed adeguata affidandosi dapprima ad uno specialista ortopedico e dopo ad un Fisiatra.

Poi stabilirà l'ortopedico magari inviandola da uno specialista fisiatra per la fisiochinesiterapia completa, tra cui anche la medicina manuale, quante sedute o meno fare di medicina manuale, se le stesse vanno eseguite e come vanno eseguite .

Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta,
Io non ho scritto diagnosi perché a dir la verità ne ho ricevute tante, tutte pian piano smentite, probabilmente sono stata sfortunata. Al pronto soccorso, a maggio, dalla lastra, mi hanno detto che era solo una rettilineizzazione della lordosi cervicale, che tra l'altro ho sempre avuto, e probabilmente delle infiammazioni dovute a dei piccoli sforzi fatti in quei giorni e ad una muscolatura molto poco robusta. Il fisiatra, qualche giorno dopo, mi ha confermato la diagnosi, dicendomi che con un mese di fisioterapia e rafforzamento muscolare mi sarebbe passato tutto. Avevo il collo bloccato, grazie alla fisioterapia si è sbloccato pian piano, ho continuato esercizi, massaggi, TENS e ultrasuoni, ma il dolore non passava, dopo più di un mese ho smesso la fisioterapia, continuo da sola a fare specifici esercizi.
Nel frattempo dalla risonanza mi è stata diagnosticata una protrusione tra C4 e C5, che però il neurochirurgo ha assicurato che fosse fisiologica e non patologica e non poteva essere la causa del mio male.
Il mio ortopedico, da risonanza e visita approfondita, non ha diagnosticato nulla e da lì ha deciso di farmi visitare dal chiropratico, senza una diagnosi. Il chiropratico, a parte trovarmi parecchie rigidità, ha riscontrato, non so il termine tecnico, la rotazione di una vertebra dorsale e, dalla risonanza, quella che secondo lui è stata un'epifisite giovanile, sulla quale non ci si può fare nulla. Dei miei miglioramenti grazie al chiropratico ho già scritto, la mia domanda non era ovviamente una richiesta di diagnosi, era più una richiesta di statistiche: di solito se il chiropratico dice: "gli aggiustamenti che devo fare riescono, ma poi ritorna tutto come prima col passare dei giorni" avrebbe senso aumentare la frequenza delle sedute? Cosa dovrei fare più di quello che ho fatto per una diagnosi che non sia quella del chiropratico? A me sembra di averle provate tutte... Il male non passa, ho fatto anche a suo tempo un ciclo di cortisone, preso parecchio toradol, ovviamente prescritto, ma che mi ha anche intossicata, miorilassanti, consigliati da tutti i dottori citati, ora prendo il feldene se proprio ne ho bisogno, ma le medicine non mi hanno mai aiutata in questa malattia!