Sindrome neuro-allergo reattiva febbrile con coinvolgimento psico-comportamentale

Gentilissimi Dottori,
sono un ragazzo di 31 anni. Ho bisogno di un vostro consulto a riguardo di una mia condizione di salute che ormai mi affligge da più di cinque anni ormai e che non ha mai trovato soluzione. Il tutto è iniziato nel Gennaio del 2008, quando a seguito di un fortissimo stress, ho avuto un'infezione faringo-tonsillissare febbrile con placche non eziologicamente identificata che mi ha letteralmente messo KO. L'infezione è stata trattata con due cicli di antibiotici ed è durata circa 10 giorni alla scomparsa della quale però si è innescato un corteo di sintomi e manifestazioni cliniche che hanno dato vita a quella che ho oggi è la mia condizione. Come dicevo passata l'infezione, a distanza di circa tre settimane, ho iniziato ad accusare una strana sintomatologia caratterizzata da febbre e febbricola, bruciore sotto-cutaneo a braccia e gambe, difficoltà di memoria e concentrazione (alle volte mi sembra di non riuscire ne a pensare, ne a ragionare), gengiviti, dermatiti eczematose ai gomiti ed alle ginocchia, aumento volume del pannicolo adiposo mammario sx, una condizione di stress cronico ed una molteplicità di sintomi neuro-psico-comportamentali quali nervosismo, agitazione, irritabilità ed aggressività. Alla comparsa dei sintomi, ho sentito il bisogno di capirne origine e pertanto è iniziato un calvario alla ricerca di una diagnosi.
Sono stato ricoverato in vari centri di alta specializzazione in immunologia, neurologia, genetica e medicina interna. Sono stati fatti moltissimi studi sulla funzionalità del sistema immunitario dalle quale sono emerse moltissime infezioni virali pregresse asintomatiche ed una risposta allergologica notevolmente alterata. Studi sulla capacità anti-ossidante totale, sulla risposta ai farmaci che è risultata notevolmente rallentata e ridotta (ho un Citocromo della famiglia CYP450 (CYP2D6) completamento deleto,).
Ad oggi nel corso di questo cammino permangono non solo i sintomi notevolmente pesanti ma delle alterazioni ematiche mai spiegate da nessuno: IgE alterate, Vitamina B12 sierica a circa 4000 ng/ml, cortisolo urinario fuori norma quasi di 5 volte, una linfocitosi cronica emersa da tipizzazioni linfocitarie ripetute e da uno striscio periferico effettuato in un centro di ematologia della mia città. Possiedo inoltre diversi esami strumentali quali TAC, RMN, PET, gastroscopie e prelievi di midollo osseo e di mucosa boccale per sospetta mastocitosi. Sarò davvero grato a chi riuscirà a consigliarmi come poter risolvere il mio complicato e cancrenoso problema.

Ringraziandovi anticipatamente porgo i miei cordiali saluti.

P.S. Associo la maggior parte della comparsa dei miei sintomi all'assunzione di alcune famiglie di antibiotici. E' possibile tutto ciò?
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Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Egregio utente,
capirà che una valutazione in questa sede è impossibile.
La invito però ad alcune considerazioni:
- in generale, le manifestazioni che riferisce sembrano correlabili ad un disordine endocrinologico più che ad un'alterazione immunologica globale;
- è teoricamente possibile che il Suo problema abbia avuto origine in seguito ad un "conflitto" immunologico, ma pure che si tratti di una coincidenza;
- le alterazioni degli esami ematochimici non necessariamente devono avere lo stesso risalto, né necessariamente devono convergere verso una patologia unica, poiché possono anche non avere importanza e/o essere espressione di condizioni differenti.
Il mio consiglio è quello di avvalersi del parere di un bravo endocrinologo, che possa fare un po' di ordine. Nel dubbio è molto difficile trovare una soluzione.
Saluti,
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