Scatto al gomito

Egregi dottori,

cercherò di esporre il mio problema come meglio posso in modo che possiate rispondere al meglio ai miei quesiti.

Da molto tempo (non saprei nemmeno dire da quanto con precisione) avverto una sorta di "scatto" al gomito ogni volta che piego il braccio col palmo della mano in posizione verticale e ogni volta che ruoto il polso col braccio piegato.
Immaginando il braccio nella sua classica posizione verso la tastiera di un PC, avverto lo scatto nella parte esterna del gomito. Lo scatto avviene sia in flessione che in distensione e in entrambi i casi non è accompagnato da alcun sintomo rilevante: né dolore né bruciore, né tantomeno parestesie. Dopo l'attività fisica avverto solamente della "stanchezza" nell'avambraccio e nelle dita della mano e talvolta un senso di fastidio al gomito che faccio fatica a descrivere.

Preciso che conduco una vita perlopiù sedentaria e in passato ho perso svariati chili per problemi intestinali, immagino quindi d'aver perso pure molta massa muscolare. Che io ricordi, non ho mai avuto un trauma importante al gomito.

In base a quanto esposto, pensate che possa trattarsi del nervo ulnare che va "fuori sede"? Se sì, è un problema grave? Come va risolto?

Qualche settimana fa, per scrupolo, ho eseguito una radiografia al gomito in due proiezioni ed è risultata solo - cito testualmente - "una lieve riduzione della rima articolare nel versante esterno". Pensate che questo possa avere a che fare con lo "scatto"?

In assenza di sintomi significativi è giusto eseguire ulteriori esami? Se sì, cosa consigliate?

Speranzoso di ricevere un Vostro graditissimo riscontro, porgo cordiali saluti e ringrazio sentitamente.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Se lo "scatto" è descritto sulla parte esterna del gomito non è in relazione con il nervo ulnare che è situato nella parte del gomito più vicino al torace.
Per quanto riguarda gli esami da suggerire devo ricordarLe che qualsiasi esame non serve al paziente, che ovviamente non ha gli strumenti per utilizzarlo, ma serve solo ed esclusivamente al medico che l'ha prescritto per confermare o escludere un'ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta. Per entrambe (ipotesi e diagnosi) è indispensabile la visita diretta per apprezzare la sede del dolore, le sue modalità di insorgenza, le sue caratteristiche, le strutture interessate, ecc, e tutto ciò attraverso l'uso di manovre specifiche e un interrogatorio sempre più mirato man mano che procede la visita. Lo specialista può individuare la causa senza altri accertamenti oppure può prescrivere uno o più esami, che ovviamente dovrà poi visionare (le immagini, se ci sono, e non il solo referto) e integrare con quanto emerso dalla visita per poter fare una diagnosi, elemento indispensabile per decidere il trattamento appropriato. È possibile che quanto emerso dalla rx sia in relazione con il problema, ma non Le serve saperlo, perché potrebbe esserlo ma poi la causa vera può essere un'altra. Ne parli con il medico curante che deciderà vedendo le rx se può decidere lui stesso diagnosi e terapie o se richiedere una visita ortopedica.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
Utente
Dr. Donati, la ringrazio per la risposta.

A questo punto per completezza e per evitare eventuali incomprensioni, le incollo di seguito un'immagine esplicativa (reperita su internet) circa la "sede" dello scatto che avverto al gomito. Indicativamente è un po' più giù rispetto al dito: http://i.imgur.com/b8f2dTc.jpg

La sensazione è quella di un tendine che si sposta per poi ritornare alla sua posizione di partenza una volta disteso il braccio. Anatomicamente parlando, saprebbe dirmi di cosa potrebbe trattarsi? Mi piacerebbe capire "cosa" scatta e perché.

Quanto ai suoi suggerimenti, Le posso dire che ho fatto vedere la radiografia del gomito al mio medico curante e l'unica cosa che mi è stata detta è che questa suggerirebbe un "principio di artrosi". Non mi è stato detto altro. Quindi le domando: "lieve riduzione della rima articolare del versante esterno" si traduce sempre in principio di artrosi o può anche significare dell'altro?

Vorrei sottopormi ad una visita ortopedica ma purtroppo per le precarie condizioni economiche in cui verso non me lo posso permettere. A tal proposito, approfitto della sua squisita disponibilità per chiederLe se saprebbe indicarmi un suo collega convenzionato nella mia città.

Ringraziandola ancora, resto in attesa di un Suo riscontro. Cordialità.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La riduzione della rima articolare, se accertata anche confrontando i due gomiti, può far pensare a una sofferenza della cartilagine in quella sede, e questo può essere dovuto a cause per lo più degenerative (artrosi, per esempio) o traumatiche. È impossibile stabilire a distanza di cosa si tratta solo in base alla descrizione. Le ricordo che in ogni caso il consulto online non può sostituire la visita medica. Chieda al Suo medico di fare una visita ortopedica ad esempio presso la Clinica ortopedica del Policlinico della Sua città o presso l'UO di Ortopedia dell'Ospedale.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Ma data la mia giovane età è normale che possa trattarsi di un principio di artrosi? Se sì, può avere influito la sedentarietà combinata ad un'importante perdita di peso?

Quanto allo "scatto", ho capito che non può/vuole esprimersi più di tanto poiché è necessaria una valutazione clinica dal vivo, e su questo sono d'accordo, ma anatomicamente parlando mi conferma che la zona indicata nella foto non è relativa al nervo ulnare? Giusto per curiosità.

Ne parlerò col mio medico curante nella speranza che sappia instradarmi nella maniera più corretta possibile.

Grazie ancora, ancor di più se vorrà rispondere alle mie ultime domande.

Cordialità.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
È difficile pensare all'artrosi del gomito a 29 anni se non ha avuto traumi o svolto lavori usuranti. Se vede ho scritto "se accertata anche confrontando i due gomiti"
Per quanto riguarda la foto immagino che abbia letto le linee guida del sito, che invitano a non riportare link a immagini di alcun genere. Dal momento poi che lei scrive che avverte lo scatto nella parte esterna del gomidifficilmente io Le ho specificato che il nervo ulnare decorre invece nella parte del gomito più vicina al torace non penso che ci siano dubbi sul fatto che la sede dello scatto sia da tutt'altra parte rispetto al nervo ulnare. Più semplicemente se Lei conferma che lo scatto NON è nella parte del gomito a contatto con il torace sarà tranquillo sull'argomento. Del resto se lo scatto fosse causato dal nervo ulnare lo percepirebbe con le dita dell'altra mano proprio sulla parte interna del gomito.
Le suggerisco di non continuare a cercare su internet la causa del problema perché non avendo ovviamente gli strumenti per discernere le informazioni utili da quelle inutili e soprattutto da quelle sbagliate rischia di fare ancor più confusione.
Per la visita specialistica non mi pare che ci siano difficoltà oggettive: il Suo medico farà una richiesta di vista ortopedica e lei con quella prenoterà la visita in uno dei due centri che Le ho suggerito.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Non saprei dirLe in che misura lavorare al computer possa essere definito un lavoro "usurante", quel che è certo è che per ovvie ragioni la posizione assunta più frequentemente è stata quella con i gomiti poggiati sui braccioli. Ma mi riesce difficile pensare che la causa dello scatto e/o dell'artrosi sia questa. Sicuramente c'è dell'altro.

Mi permetta di ringraziarLa nuovamente per l'attenzione concessami. Le farò sapere di più non appena mi farò vedere da un ortopedico.

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Egregi dottori,

relativamente al problema esposto nel primo post, oggi sono stato finalmente visitato da un ortopedico e quest'ultimo ha confermato che non è nulla che richieda particolare attenzione, in altre parole non avrei nulla. Paradossalmente, però, mi ha prescritto 10 sedute di laserterapia, ultrasuoni, tens e ionoforesi. Possibile che si possano fare tutte e quattro le "applicazioni" in un'unica seduta? Non sarà eccessivo? E, soprattutto, è realmente necessario visto che non lamento alcun dolore o bruciore?