Condropatia

buongiorno,
vorrei chiedere un parere sul risultato della referto della risonaza magnetica per mia madre che ha 83 anni, soffre di pressione massima alta.
"Diffusi segni di artrosi con particolare interessamento del comparto femore-tibiale interno e dell'articolazione.
Il quadro è caratterizzato da una condropatia femoro-tibiale mediale di alto grado con assottigliamento delle cartilagini articolari e presenza di sfumate aree di sofferenza ischemica dell'osso subcondrale.
Il menisco interno si presenta assottigliato e frammentato; il corpo appare espulso dall'interlinea articolare con associata sinovite reattiva.
Meniscopatia esterna di basso grado
Condropatia femoro-rotulea di medio grado, caratterizzata da un assottigliamento e da una disomogeneità di segnale delle cartilagini articolari; coesistono delle sfumate aree di sofferenza ischemica subcondrale.
I legamenti crociati e i collaterali presentano normale morfologia, calibro e decorso senza apprezzabili aree di alterato segnale nel loro contesto.
Normale il sistema popliteo e le sue connessioni.
Presenza di versamento articolare
Non presenza di pliche sinoviali patogene.
Dilatazione cistica della borsa sinoviale dei tendini dei muscoli gastrocnemio e semimembroso (cisti di Baker)."

Attualmente mia madre ha un persistente dolore al ginocchio destro mitigato con l'uso di ghiaccio e di un antidolorifico.
Per cui le domande sono:
Visto che l'ortopedico ha proposto l'intervento, pur vincolandolo al parere del cardiologo, è questa l'unica soluzione? Infiltrazioni? magnetoterapia?
La mia preoccupazione è che il quadro clinico di mia madre poossa rappresentare un rischio elevato.
Una volta fatto l'intervento, quali son oi tempi di recupero per una donna di 83 anni?

Grazie mille in anticipo per l'attenzione.
Demetrio
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Dr. Andrea Speziali Ortopedico 18 2
Il quadro descritto si può riassumere in una sola parola : artrosi! Purtroppo ad oggi non ci sono trattamenti efficaci per ripristinare la cartilagine usurata. L'unico intervento risolutivo è rappresentato dalla protesi. Tuttavia se le condizioni generali non consentono di affrontare questo tipo di intervento allora possono essere somministrati trattamenti palliativi quali infiltrazioni con acido ialuronico,cellule staminali,gel piastrinico e terapie massofisioterapiche.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dott. Andrea Speziali
Specialista in ortopedia e traumatologia
Per appuntamenti tel. 333 4623 903