Possibile tonsillite criptico-caseosa

Gentili dottori, vi scrivo per mia sorella di 30 anni. Fino ai 10 anni ha combattuto a lungo con tonsilliti ricorrenti, caratterizzate da placche e febbre alta. All'epoca tutta la famiglia venne sottoposta a tampone faringeo, sebbene solo mia sorella presentasse il problema sopraindicato. Il tampone diede sempre esito negativo. Nel tempo il problema è andato incontro ad una spontanea risoluzione. Credo che all'epoca avesse fatto una qualche cura per rafforzare le difese immunitarie. Allo stato attuale le sue tonsille sono ipertrofiche e criptiche. Da marzo, a seguito di uno sbalzo di temperatura con relativa sudata, sono ricomparse le placche senza febbre. Oramai il problema si ripresenta a seguito di ogni mal di gola: placche senza febbre, prevalentemente alla tonsilla destra, che compaiono quando il mal di gola inizia a scemare e spariscono da sole nel giro di qualche giorno. Nei primi 3 episodi il medico le ha prescritto l'antibiotico. A luglio si è sottoposta a tampone faringeo, che ha dato esito negativo, ed è stata visitata dall'otorino che ha parlato di una tonsillite criptico-caseosa, fastidiosa ma sopportabile. Ha detto che le sue tonsille sono sane e che non è necessario operarsi. Nei giorni scorsi il problema si è ripetuto dopo una settimana di mal di gola. Come al solito, quando il dolore ha iniziato ad essere meno intenso, sono comparse le placche, soprattutto alla tonsilla destra e sempre negli stessi punti. Anche questa volta niente febbre. Per sicurezza si è fatta vedere dalla guardia medica (era sabato), ma il medico, risoluto, le ha prescritto l'antibiotico, dicendole che la tonsilla destra era piena di pus. Lei gli ha raccontato la sua storia clinica e lui le ha consigliato di farsi vedere in pronto soccorso. L'otorino del pronto soccorso ha rimosso un po' di materiale, ha ascoltato la sua storia e ha ritenuto plausibile la diagnosi dello specialista che l'ha visitata a luglio: tonsillite criptico-caseosa. C'è da dire che il medico che l'aveva visitata a luglio, l'aveva vista quando il problema era in via di risoluzione, perché le placche erano poche e di dimensioni ridotte. il medico del pronto soccorso le ha consigliato di ripetere il tampone e di fare delle analisi del sangue. Mia sorella non vuole fare più niente, ma io non sono convinta di questa diagnosi. E' mai possibile che i residui alimentari, presenti nelle cripte tonsillari, si riducano da soli nel giro di qualche giorno? Io stessa ho il problema dei calcoli tonsillari, ma sono profondi, non superficiali come i suoi, e devo fare non poche acrobazie per farli saltare fuori. Le placche di mia sorella si presentano inizialmente come schizzi piatti di vernice bianca sulla superficie della tonsilla, successivamente diventano giallastri in rilievo e si allargano, alla fine si riducono progressivamente fino a sparire. Vorrei conoscere la vostra opinione. Grazie
[#1]
Dr. Gianni Gitti Otorinolaringoiatra, Esperto in medicina del sonno 458 22 1
Buongiorno,
solitamente la presenza di tonsilloliti non comporta l'insorgenza di una tonsillite ma i due fenomeni risultano scollegati tra loro. La presenza di episodi ripetuti di tonsillite consiglia, quando si superano certi criteri, la rimozione chirurgica delle tonsille stesse.
Le consiglio di dare un'occhiata alla nostra pagina monotematica sull'argomento:

https://www.icare-cro.com/tonsillite.html

Cordialmente

Dr. Gianni Gitti
Specialista in Otorinolaringoiatria, Medicina del Sonno e Medicina estetica
www.cro.firenze.it