Carcinoma papillare e metastasi linfonodale

Salve, sono stata sottoposta a tiroidectomia totale per gozzo multinodulare.
Premetto di non aver ancora ricevuto copia della cartella clinica, che ho richiesto, e di avere solo un estratto della biopsia riportatomi dall'endocrinologo che recita: "l'esame istologico ha mostrato casualmente un microcarcinoma papillare bifocale ben differenziato della tiroide (diametro massimo cm.0,5), limitato alla ghiandola, esteso ai margini chirurgici in corrispondenza del repere mediale. Restante parenchima tidoideo sede di iperplasia nodulare micromacrofollicolare. Riscontro inoltre di una metastasi linfonodale di carcinoma papillare della tiroide in un linfonodo paratiroidale".
Sono in attesa di ricovero per terapia radiometabolica con 131-I. Per cui dovrò sospendere l'assunzione di Eutirox 45 gg prima del ricovero ed assumere Ti-Tre per 30 gg. Gli ultimi 15 gg non dovrò assumere nulla e spero di non stare troppo male.
Sono abbastanza tranquilla per quanto riguarda il successo della terapia radiometabolica sui tessuti tiroidei, ma ho qualche perplessità per la metastasi al linfonodo. E' possibile che dal linfonodo paratiroidale il tumore si sia esteso? Come funziona il sistema linfatico?
Inoltre, qualcuno mi può spiegare in cosa consiste la terapia radiometabolica? Come funziona? Ho letto (internet è una brutta bestia) di gente che ha seguito anche diete pre trattamento, che ha buttato biancheria al ritorno dal ricovero, che ha vissuto 10 giorni come un appestato mangiando e dormendo separato dalla famiglia. Mi è parso di capire che, nel mio caso, useranno un macchinario. E' possibile? Non si deve assumere nessuna sostanza?
Grazie per l'attenzione che vorrete prestarmi.
Con i migliori saluti.
[#1]
Dr. Claudio Pedicelli Radiologo 580 23
Gentile utente, la terapia radiomebolica per il carcinoma della tiroide viene esguita con l'iniezione di un farmaco che contiene un isotiopo radioattivo dello iodio, che ha lo stesso destino metabolico dello iodio normale, pertanto l'isotopo o si localizzerà dove esistesse tessuto tiroideo normale o neoplastico, oppure viene eliminato rapidamente per via urinaria; essendo radioattivo, se si localizza in qualche linfonodo sede di metastasi, questa verra distrutta dalla radioattività, pertanto la terapia viene eseguita proprio per distruggere eventuali focolai neoplastici residui dopo l'intervento.
La roadioattività del radioiodio dura qualche giorno, durante il quale lei sarà naturalmente moderatamente radioattiva e, quindi, sarà meglio che stia in isolamento, specie dai bambini.
Se l'isotopo non viene fissato per assenza di tessuto tiroideo, esso verrà rapidissimammente eliminato per via urinaria.Questo potrà essere verificato con una scintigrafia eseguita subito dopo l'iniezione del radioiodia.
Eventuale biancheria sporcata dall'isotopo potrà essere lavata.
Cordiali saluti

Dott. Claudio pedicelli
Specialista in Radiologia
Ecografia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la chiara e veloce risposta.
Cordiali saluti