Dolori all'uretra prossimità testicoli

Dottori buona sera.
A novembre ho subito un intervento di turp alla prostata, dopo di ché ho avuto una stenosi con conseguente operazione a fine gennaio.
Resezione del tessuto sclerotico ostruente a livello della loggia prostatica.
L’intervento è stato complicato poiché il chirurgo non riusciva a penetrare il tessuto sclerotizzato.
Infatti, durante l’intervento, pur non sentendo dolore, mi sentivo sballottato e avvertivo che le manovre erano piuttosto intense, tanto che dopo l’intervento la pelle intorno al pene era ematosa.
Ciononostante, prima delle dimissioni, l’ematoma si riassorbiva.

Dopo due mesi dall’operazione, per controllo, ho effettuato un esame di uretrocistografia dove non veniva evidenziato nulla di patologico.
Quindi, dopo qualche giorno, sentendomi in buona forma ho ripreso a fare jogging.
Durante la corsetta, molto leggera, durata circa 45 minuti, tutto bene ma alla sera, ho avuto forti dolori ad una tratto dell'uretra.
Il dolore "sordo" era localizzato su sei sette centimetri dell'uretra, in prossimità dello scroto. Da allora con lo scorrere dei giorni, il dolore è rimasto e nel frattempo, via via, ho notato una serie di problemi che di seguito vado ad elencare.

Svegliandomi durante un erezione notturna, che mi provocava un leggero fastidio, con molto stupore, mi sono accorto che l'asta del pene, a circa metà lunghezza, aveva sui lati due piccole rientranze lunghe pressappoco uno/due centimetri e in quel punto si incurvava verso l’alto.
Aggiungo che a distanza di tre mesi dalla scoperta, la situazione del pene è stabile.
La curvatura identica e l'erezione provoca semmai un dolorino seguente e proporzionale alla durata dell'erezione.

Al contrario, con il pene “a riposo”, soprattutto verso sera, se sto in piedi o seduto, da coricato non succede, continuo ad avere forti dolori all’uretra in prossimità dello scroto.
In questi episodi il pene, “a riposo”, pur non crescendo in dimensione si irrigidisce. (spasmi?)
Mi è impossibile far passare il dolore con qualsiasi tipo di antidolorifico, quanto meno, possono solo alleviare la fase acuta.
Ho riscontrato che è molto più utile coricarmi con la borsa dell’acqua calda appoggiata sulla parte dolente, o fare dei semicupi caldi, tutto ciò induce il pene NON in erezione, a ritornare da rigido a floscio.

Ora, sperando di essere riuscito ad esprimermi in termini corretti e a farmi capire, vorrei sapere quali possono essere le cause e cosa posso fare per uscire da questi guai fisici che non tendono ad andar via.
Un'ultima cosa, forse importante,
ho circa sessant’anni, non ho problemi di erezione, nonostante ciò, a causa, prima, dei problemi alla prostata e dei suddetti poi, da oltre un anno non ho rapporti sessuali.
grazie se vorrete rispondermi.
cordiali saluti
[#1]
Ginecologo, Anestesista, Andrologo, Patologo della riproduzione, Senologo attivo dal 2009 al 2009
Ginecologo, Anestesista, Andrologo, Patologo della riproduzione, Senologo
Non si tratta di un problema collegato all'intervento alla prostata.
Credo dovrebbe fare una curva da carico glicemico ed una ecografia peniena con doppler(eventualmente dinamico) per escludere la formazione di placche fibrocalcifiche a carico dei corpi cavernosi.
Saluti.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottori buon giorno e molte grazie per la risposta.

Preciso di non aver creduto che la causa potesse essere conseguente l'intervento di resezione prostatica.

Al contrario avrei addebitato il tutto all'intervento per la rimozione della conseguente stenosi.

Infatti, il secondo intervento, è stato difficoltoso e laborioso poichè l'uretra, alla loggia prostatica, risultava completamente chiusa da cicatrice fibrosa.

Il chirurgo, prima della resezione, ha dovuto faticare moltissimo per riuscire a passare a monte.

Durante l'intervento, eseguito sotto anestesia epidurale, pur non avvertendo dolore, mi sentivo sballottare in tutti i modi.
Il giorno dopo l'intervento mi sono accorto che il pene era di color marrone scuro, probabilmente per fuoriuscita di sangue conseguente alle manovre.
l'ematoma comunque, nell'arco di qualche giorno spariva.

Pertanto, pur non volendo addebitare colpe a nessuno, è stato questo secondo intervento ad indurmi a credere ad un possibile trauma da schiacciamento manuale del pene.
cosa ne pensate di questa ipotesi?

In ogni caso, seguirò il consiglio, farò gli esami prescritti, anche perchè, già con il pene in leggera erezione, a occhio nudo, sono evidenti due rientranze laterali sull'asta.

Spero, per altro, di non avere problemi di diabete, in quanto, anche se ho 58 anni, sono in buona forma, ho sempre fatto sport, seguendo un'alimentazione corretta, sono alto 1,82 m. e peso 75 Kg.
Comunque, Grazie ancora a Lei e a quanti vorranno darmi il loro parere
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