Prostatite inguaribile

Gentili dottori.

Sono un ragazzo di 28 anni e da ormai 1 anno e mezzo combatto con una fastidiosa prostatite, il cui sintomo principale è un continuo e fastidiosissimo stimolo a urinare dovuto a una sensazione di "uretra piena" che si presenta sopratutto la sera a letto. Ho effettuato vari esami colturali sia su urine che sperma, negativi, e molti tamponi uretrali positivi a enterococcus faecalis, con aggiunta in alcuni casi di streptococcus agalactie (pare finalmente debellato almeno questo). L'ecografia trans-rettale nn ha evidenziato anomalie tranne un aumentata vascolarizzazione a prostata e vescicole seminali, lo spermiogramma dal punto di vista fertilità è ottimo però presenta chiari segni di infezione (sangue,leucociti, batteri) Seguendo le indicazioni degli antibiogrammi l'andrologo mi ha sottoposto a cicli di ciproxin, tavanic, avalox, gentalyn, clavulin, tutti a quanto pare nn risolutivi. La csa strana però, e che mi ha spinto a chiedere il vostro parere, è che prima quando assumevo antibiotici almeno per qualche settimana stavo meglio, mentre dal febbraio scorso mi capita che la terapia antibiotica mi faccia peggiorare, questo è accaduto sia con avalox che ciproxin che gentalyn. Avete un'idea del perchè?
Aggiungo che nn sono fumatore, sono astemio, nn bevo quasi mai caffè e ovviamente evito cibi piccanti e astinenza prolungata.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
caro utente potrebbe essere che si è formata una resistenza a tali antibiotici, per tanto va eseguita come prima cosa una spermiocoltura

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
detto questo che sta pure a dieta sono proprio guai. A volte gli antibiotic fanno peggiorare poichè inducono la morte dei batteri con liberazione delle loro tossine, ma è una ipotesi.
Visto che ha già guardato quasi dappertutto, non abbiamo idea di come sia anatomicamente la sua uretra: una uroflussometria potrebbe aiutare. Chieda al collega che l' ha in cura, di qua è solo una ipotesi.
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Utente
Utente
Dottor quarto, gli antibiotici li ho sempre assunti secondo le indicazioni degli antibiogrammi che evidenziano un'elevata sensibilità del batterio nei loro confronti (adirittura <0,25 S per la moxifloxacina) per cui nn penso proprio possa esserci un problema di resistenza.

Dr cavallini, la sua ipotesi è interessante, pensa che in tal caso il massaggio prostatico possa essere utile per eliminare le tossine?

Riguardo la mia uretra, nn è mai stata considerata l'uroflussometria in quanto all'ecografia vescicale nn risulta residuo post minzionale e io stesso nn avverto alcuna difficoltà nell'urinare, comunque sia sentirò cosa ne pensa il mio andrologo. Vi aggiungo come informazione generale che, sempre per via ecografica, mi è stato evidenziato un varicocele bilaterale di 1° grado e renella bilaterale che sto trattando con Litofil oltre ovviamente a bere di più.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
nulla di quanto trovato ecograficamente giustifica la prostaite, a meno che i bruciori urinari non siano sintomo di eliminazione di renella, ma di qua non so. Il massaggio prostaico funziona lì per lì poi più nulla. Una occhata alla uretra gleila darei.
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Utente
Utente
Proporrò dunque l'uroflussometria al mio curante, in caso risultasse qualche problema a livello uretrale l'unico possibile intervento è di natura "chirurgica"?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Sì, solo chirurgica, la natura dell' inetrevento assai eventuale, è da valutare
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Utente
Utente
Nessun'altra idea oltre ai suggerimenti del dottor Cavallini?
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