Valvola aortica bicuspide, CCSVI e fumo

Un anno fa mi hanno diagnosticato la sclerosi multipla insieme ad una valvola aortica bicuspide lievemente incontinente ed un prolasso mitralico.
Ultimamente mi sono appassionato alla storia di Zamboni ed ho fatto l'Ecd transcranico e intracranico dove mi è stata diagnosticata la CCSVI con 3 parametri su 5. Ho la pecca di essere un fumatore pentito in quanto ho smesso e mia madre anche lei tuttora fumatrice fumava nonostante la gravidanza. Quanto sono correlate le 2 cose?
Mi sono anche accorto che se resto sdraiato su un piano e senza cuscino mi gira forte la testa e per un paio d'ore ho problemi a deambulare. Puo essere sempre la CCSVI?
Chiedo scusa se sono poco chiaro ma ho una certa confusione in testa.
Distinti Saluti
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Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
Le teorie ( e la pratica...) di Zamboni sono state giustamente approvate dalla comunità scientifica internazionale. Da valutare le eventuali ripercussioni positive della disostruzione venosa sulla storia clinica della sclerosi...

Dott. Ugo Miraglia

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie della risposta Dottore, in cuor mio sapevo e speravo che si stava percorrendo la strada giusta.....
Ma cosa mi può dire del fumo in gravidanza e tutte queste malformazioni congenite che mi riguardano? Può essere una causa?

Invece per quanto riguarda la PTA (credo si chiami così l'eventuale intervento di riapertura delle vene) potrei essere sottoposto a tale intervento con una valvola bicuspide?

Scusi per la miriade di domande a cui la sto sottoponendo ma la curiosità e la voglia di guarire è grande.
Grazie mille.
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Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
Il fumo in gravidanza e' assolutamente sconsigliato, ma non vi e' nessuna certezza che sia stato la causa della sua bicuspidia. Nn vi sono controindicazione per la PTA
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie mille, è stato molto esauriente, mi ha tolto un grosso peso.
Distinti saluti
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Scusi se la disturbo ulteriormente, ma sono molto curioso:
Ma l'intervento di Angioplastica è risolutivo nella mia patologia? O c'è il rischio di un'ulteriore stenosi venosa dopo il secondo intervento (ho letto in rete che a certuni sono dovuti intervenire due volte a causa della restenosi)?
E' un intervento rischioso come alcuni siti web lo hanno dipinto?
Ma è vero che in Italia non ci sono ancora gli strumenti adeguati per eseguire una PTA che funzioni?
Che lei sappia questo intervento lo fanno anche in anestesia, visto la mia grande paura per ogni genere di intervento?
Grazie del suo tempo, Lei è una persona squisita
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Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
Qualsiasi intervento di angioplastica ha un certo rischio di restenosi, dipende anche dalla predisposizione del soggetto. IN Italia ci sono ottimi centri in cui eseguire una procedura del genere ed i rischi non sono elevati, visto che si lavora su strutture venose e non arteriose.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Lo so di essere pedante sull'argomento ma lo chiedo lo stesso:
Attualmente sono in cura con Tysabri (o Natalizumab) e mi chiedevo se fosse possibile eseguire la PTA ugualmente visto che i neurologi dai quali sono in cura potrebbero essere abbastanza di mentalità chiusa sull'argomento per cui evito di sottoporre loro il problema.
Anche se è vero che con questa cura non cura la tollero abbastanza bene ma non risolve il problema il numero di recidive è drasticamente diminuito.
Cosa mi consiglia di fare? Grazie ancora.