Tumore polmone

Buonasera a mio papà 69 anni hanno diagnosticato alcuni mesi fa un carcinoma polmonare non a piccole cellule di tipo squamoso di 9 cm di diametro con versamento pleurico; ad oggi, dopo quattro cicli di chemio(cisplatino e gemgitabina) a cui fortunatamente ha risposto molto bene fisicamente ci troviamo a dover effettuare una scelta in quanto la situazione è decisamente migliorata rispetto all'inizio e neppure i medici se l'aspettavano...
Netta riduzione della formazione a livello del lobo superiore sinistro, perilare, che è attualmente di circa cm 4,2 e appare grossolanamente necrotica con bolle aeree al suo interno;miglioramento della ventilazione del parenchima polmonare precedentemente atelettasico; non più presente versamento pleurico.Non addensamenti parenchimali a destra.
Presenza di diffuse bolle polmonari nei lobi superiori e paramediastiniche e di area di ispessimento interstiziale mantellare bilaterale sempre nei lobi superiori.
Multipli linfonodi mediastinici che raggiungono i 9 mm di diametro max, in sede pre e paratracheale. Il surrene di sinistra presenta una piccola ipodensità al sua interno (8 mm) rimasta invariata e presumibilmente trattasi di piccolo adenoma.
Secondo voi è il caso, come accennato dalla Dott.ssa che ha in cura papà, di provare a chiedere consulto ad un chirurgo, precedentemente sconsigliato poichè ritenuto non operabile?


Grazie mille in anticipo per la risposta
[#1]
Dr. Andrea Denegri Chirurgo toracico, Chirurgo generale 48
Buonasera,

purtroppo per poter esprimere un parere avrei bisogno di sapere con precisione i criteri che hanno portato ad escludere la chirurgia. Da quanto capito prima non è stato valutato da un chirurgo
Sarò lieto di esprimere un parere, per quanto possibile, appena avrò questa informazione.
Sarebbe utile conoscere anche l'esito di tutti gli esami prima di eseguire la chemioterapia (TC del Torace, TC-PET, Broncoscopia) e se le ha eseguite anche l'esito delle prove di funzionalità respiratoria.
Sarebbe utile anche sapere se era fumatore, quante sigarette fumava e se ultimamente ha smesso; se suo papà ha altre malattie importanti.

Saluti

AD

Dr. Andrea Denegri

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dott.Denegri buonasera,
in realtà non abbiamo consultato nessun chirurgo inizialmente poichè l'ipotesi dell'intervento non è stata presa assolutamente in considerazione dal medico che ha preso in cura papà, trattandosi, a detta sua, di una patologia ormai in stadio avanzato..Credo sia stata intrapresa la via della chemio come unica possibile dal momento che la prima tac descriveva una situazione alquanto difficile..
REFERTO DI TC TOTAL BODY eseguita con acquisizione spirale multistrato con somministrazione ev di mdc in data 28/11/2012:
Formazione solida disomogenea (circa 8 cm di diametro) del lobo superiore sinistro con quota centrale ipodensa verosibilmente per componente necrotica e quota di tessuto polmonare atelettasico periferico;tale formazione è indissociabile dal mediastino, dalle vene polmonari di sinistra; anche il pericardio della parete livera del ventricolo di sinistra appare ispessito; le alterazioni suddescritte presentano un margine posteriore scissurale;coesiste quota di diventilazione del lobo inferiore sinistro e falda di versamento pleurico a vena polmonare superiore sinistra, di moderata entità.Presenza di diffuse bolle polmonari superior paramediastiniche e di area pseunodulari di mm8 nel lobo superiore destro;multipli linfonodi mediastinici che raggiungono i mm 9 di diametro max, in sede pre e paratracheale.
Fegato esente da; le vie biliari non sono dilatate;la colecisti contiene microcalcoli infundibolari.Milza di dimensioni nella norma;reni di dimensioni nella norma spessore parenchimale conservato;
Il surrene di sinistra presenta una piccola ipodensità al suo interno (mm8) di non univoca interpretazione(piccolo adenoma-piccola ripetizione);non linfoadenomalgie addominali;Non sono presenti lesioni focali encefaliche;strutture mediane in asse.

La seconda, dopo i primi due cicli di chemio, ha evidenziato un netto miglioramento con una riduzione della massa a 5,6 cm e un miglioramento generale delle condizioni; la terza effettuata dopo altri due cicli è quella che le ho descritto la volta scorsa..

Il medico dice che miglioramenti generali del genere non sono assolutamente all'ordine del giorno e, avendo comunque programmato gli altri due cicli di chemio(crede sia una scelta corretta?), consiglia comunque un consulto chirurgico...

Mo papà ha fumato 25/30 sigarette al giorno fino a 5 anni fa e non ha altre patologie di nessun tipo oltre a condizioni di salute generali decisamente buone...
Prove di funzionalità respiratoria non ne ha mai fatte,mentre negative sono state le prove di mutazione egfr effettuate per intraprendere eventualmente la cura molecolare...

Grazie mille per la celerità della prima risposta e spero di averle dato ulteriori elementi di valutazione..

Un caro saluto

[#3]
Dr. Andrea Denegri Chirurgo toracico, Chirurgo generale 48
Buongiorno,

non ha fatto menzione di una eventuale broncoscopia.
Comunque generalmente se un caso viene giudicato inoperabile questo avviene per l'impossibilità tecnica di asportare il tumore o perchè la malattia è in stadio avanzato.
Se si giudica il caso non suscettibile di trattamento chirurgico si procede ad una terapia medica definitiva.
Ora la buona risposta alla terapia può sembrare riportare la malattia in uno stadio operabile e quindi meritevole di una rivalutazione chirurgica. Tale rivalutazione credo che sia voluta come scrupolo dal medico che ha in cura suo padre; ritengo comunque corretto proseguire con il programma già avviato.
Le confesso che mi mancano alcuni dati, informazioni che si possono avere visitando il paziente e visionando tutta la documentazione a disposizione, per poter esprimere un parere in serenità. Alcuni quadri clinici non sono chiari e definiti: spesso tali casi vengono discussi multidisciplinarmente dall'oncologo, pneumologo, chirurgo, radiologo, medico nucleare e anatomopatologo. La inattesa ottima (apparentemente) risposta positiva alla terapia potrebbe rendere il caso suscettibile di una rivalutazione multidisciplinare.