Psicopatologia dei fenomeni mistico-religiosi: domande e risposte

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta

i fenomeni mistici sono spesso il frutto di errate interpretazioni in contesti culturali predisposti a credere in affermazioni scientificamente indimostrabili

Dialogare con i defunti

1. Vi sono veggenti che sostengono di parlare con i defunti. Come spiega questo fenomeno?

Parlare con i defunti assume caratteristiche piuttosto suggestive dal momento in cui certe affermazioni vengono effettuate in un contesto culturale che accetta determinati fenomeni, lo stesso fenomeno dei veggenti si evolve in un contesto che ritiene veritiere determinate esperienze, se si esprimessero in ambienti scettici o appartenenti ad altri credo religiosi, in cui certe affermazioni non sono accettate culturalmente, tali veggenti sarebbero presi in considerazione solo all’interno di contesti psichiatrici.

Parlare con i defunti, o per lo meno, avere questa percezione, non ha nulla di diverso dall’affermare di parlare con gli alieni, solo che il defunto suscita una reazione emotiva differente poichè coinvolge l'interlocutore in prima persona. Se qualcuno ci dice di aver parlato con Napoleone, gli si risponde "questo è matto" ma se ci dice che ha parlato con nostro nonno morto, vista la valenza emotiva che può suscitare l'oggetto della visione e la nostra voglia di sentire ancora una persona a noi cara, ci renderà maggiormente disposti a credere. Ed ecco che il fenomeno prende forma. E' nella relazione tra veggente e interlocutore che il fenomeno si alimenta.

2. Molte persone però raccontano che i veggenti parlando con i loro cari defunti, avrebbero poi rivelato loro particolari che non avrebbe potuto conoscere. Come si spiega lei questo fatto?

Il meccanismo non è diverso dalla lettura della mano o dei tarocchi. le informazioni che il veggente riporta sono di vario genere e, il più delle volte piuttosto generiche, chi è disposto a credere non farà altro che scartare le informazioni non consone alle proprie esperienze e a ricordare e trasformare quelle che più si avvicinano agli eventi delle propria vita. Ed ecco ancora una volta è l'interlocutore che fornisce il terreno fertile per la realizzazione del fenomeno. Chi non credo non trova mai elementi di corrispondenza tra le parole del veggente e la sua esperienza, mo non perchè possa interrompere chissà quale fluido, semplicemente non è motivato a cercare nella sua esperienza fatti da far combaciare.

 

Fenomeni di bilocazione

3. Tante persone testimoniano di aver visto alcuni mistici (Natuzza Evolo, Padre pio) accanto a loro, mentre in realtà si trovavano altrove. E’ il famoso fenomeno della bilocazione. La scienza che spiegazione ne dà?

La scienza prima di spiegare un fenomeno deva avere la certezza della sua esistenza, altrimenti corre essa stessa il rischio di filosofeggiare con congetture indimostrabili. Tuttavia sono le scienze psicologiche a dare la giusta spiegazione. Suggestione, errate interpretazione nella percezione (pareidolie) falsi ricordi e/o allucinazioni possono perfettamente spiegare il fenomeno. La gente può anche aver visto qualcosa in buona fede, ma, appunto "la fede" la voglia di credere, ecc., ha fatto si che vedesse cose che non ci sono o che interpretasse ricostruendo il ricordo di quella visione (allucinazione) con le sembianze del mistico in questione.

4. Nel caso delle bilocazioni i veggenti avrebbero poi confermato la loro “visita spirituale” dicendo particolari del luogo in cui erano apparsi, che altrimenti non avrebbe potuto sapere. Come spiega questo fatto?

Esattamente come avviene nel racconto dei particolari con le visioni dei morti, fatti ed eventi sono rielaborati ed adattati dall'interlocutore animato da fede e voglia di credere. Il più delle volte non è il veggente ma l'interlocutore che costruisce il fenomeno mediante l'adattamento delle affermazioni alle proprie esperienze.

 

Stimmate

5. La scienza che analisi ha potuto fare sulle stimmate? A quali conclusioni è giunta?

Solo un'osservazione continua di ore e giorni farebbe comprendere come il fenomeno delle stimmate possa evolversi dal punto di vista biologico, e questo è un lavoro che non è mai stata fatto. Tuttavia anche le stimmate possono essere comprese all'interno di un contesto storico e culturale. Infatti non esistono stimmatizzati al di fuori della cultura cattolico romana. Non esistono stimmatizzati nella chiesa ortodossa d'Oriente, nè tra i protestanti nè tra i mussulmani, così come non vi sono stimmatizzati al di fuori del credo religioso in genere. Inoltre le stimmate sono comparse intorno al 1200 solo quando l'iconografia sacra cominciava a rappresentare la passione di Cristo in modo massiccio.

Osservazioni empiriche hanno anche evidenziato che i segni della passione, tra i portatori, compaiono esattamente là dove sono rappresentate dai quadri o dai crocifissi presenti nelle loro case. I segni sul costato ad esempio cambiano a seconda della fantasia del falegname o dell'artista che ha fatto il crocifisso o il dipinto. Il mistico-veggente non fa altro che assecondare tale fantasia, facendo comparire i segni a volte a destra a volte a sinistra.

A suo parere come si spiega il fenomeno delle emografie?
Bisognerebbe documentare il fenomeno nella sua espressione, ciò non è mai stato fatto.

Per approfondire:Stimmate: dono divino o malattia?

6. Alcune persone però hanno testimoniato di aver visto con i propri occhi come in alcuni mistici ad es. Natuzza Evolo che si asciugava del sangue con un fazzoletto e su questo fazzoletto davanti a loro sarebbero comparse queste scritte e immagini religiose. Come si spiega questo fatto?

Vi sono documentazioni dove si evidenzia panno e sangue, ma queste non vogliono dir nulla dal momento che il panno viene mostrato a fatto compiuto. Il fenomeno deve essere documentato nel suo divenire, altrimenti si parla di leggende, di suggestione. la scienza vuole osservare i fatti non arrampicarsi sulle testimonianze che, quasi sempre, sono fornite da fedeli che hanno tutte le intenzioni di credere e, disposti in buona fede, a stravolgere gli eventi o soggetti a suggestioni.

7. C’era una truffa dietro alle emografie? Attraverso quale trucco, quale artificio, sarebbe stato possibile creare queste scritte di sangue?

Non possiamo esprimere giudizi in tal senso ferendo la buona fede di qualcuno o accusando quest’ultimo, resta il fatto che ci sono troppi punti che non quadrano e che trovano spiegazioni sotto altri termini. NON necessariamente deve esserci truffa, ma quasi certamente c'è un modo sbagliato di interpretare il fenomeno. Veridicità del fenomeno non necessariamente significa miracolo, ma può significare (come probabilmente è) espressione culturale, suggestione, errata interpretazione di una probabile malattia.

NON bisogna dimenticare, tuttavia, chè vi è anche l'ipotesi psicosomatica. Stimmate e sanguinamenti possono essere l'espressione di patologie della pelle che si aggravano e assumono forme eclatanti grazie alla reazione psicologica. Un esempio è la cosiddetta porpora psicogena, ossia una affezione della pelle che determina infiammazione dei vasi sanguigni con la formazione di chiazze ematiche identiche alle cosiddette stimmate e che, in particolari stati emotivi, tende ad aggravarsi e a intensificarsi. L'aspettativa nel venerdì santo e l'idea di rivivere le sofferenze di cristo possono certo creare tale condizione nel mistico-veggente

Trabocchetti smascherati

8. Ad alcuni mistici, come Natuzza Evolo mostrarono foto di persone vive, fingendo che fossero defunti, questi smascherarono l’inganno dicendo che non potevano parlare con loro perché erano ancora vive. Come si spiega questi fatti?

i fatti si spiegano solo con esperimenti in doppio cieco, ossia avrebbero dovuto mostrare ai mistici in questione tante foto di vivi e tante foto di morti in cui nemmeno lo sperimentatore doveva essere a conoscenza delle foto dei morti e dei vivi, onde evitare influenze inconsce o il cosiddetto effetto Rosenthal, ossia il fenomeno in cui è lo sperimentatore ad influenzare i risultati. Se questo deve valere per dimostrare l'efficacia di un farmaco non vedo perchè non debba valere per dimostrare le capacità medianiche di una persona. Ma non credo che gli esperimenti siano mai stati fatti in questi termini.

9. In generale che giudizio dà sui fenomeni mistici? Fenomeni esclusivamente isterici? Sono il frutto di una cultura particolare?

Essi sono il frutto di una cultura che vuole interpretare a tutti i costi certi fenomeni come reali, sono l'espressione di una credenza collettiva che sostiene e rinforza ciò che può essere semplicemente una suggestione o una malattia. Il fenomeno mistico non è espressione della singola persona, ma di un contesto collettivo che vede nel mistico il capro espiatorio della propria fede.

Fonti:

  • Estasi avverbi edizioni, di Armando De Vincentiis.
  • Il mistero delle stimmate, San Paolo edizioni, di Joachim Bouflet.
Data pubblicazione: 15 luglio 2010

Autore

a.devincentiis
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta

Laureato in Psicologia nel 1996 presso Università La sapienza di Roma .
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Puglia tesserino n° 1371.

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