Dolore addominale ricorrente: attenti all’ernia di Spigelio

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Una notte di tanti anni fa ero un giovane studente di medicina che iniziava a frequentare i reparti di chirurgia; il chirurgo anziano titolare della guardia mi disse: ‘preparati che portiamo in sala operatoria un’ ernia di Spigelio strozzata’.

Ai tempi stavo cercando ancora di capire l’ anatomia del canale inguinale, mistero di tutti gli studenti di medicina e mi resi conto di non avere la minima idea di cosa potesse essere la misteriosa ernia di …Spigelio. L’ intervento ando’ bene.

Adriaan van den Spieghel noto anche come Antonio Spigelio fu un medico chirurgo botanico fiammingo laureatosi a Padova nel 1603 e li successivamente professore di anatomia.

Oggi è ricordato per aver descritto per primo l’ ernia nota col suo nome. Si tratta di una cosiddetta ernia ventrale laterale, ovvero che interessa la parete laterale dell’ addome in un punto di ‘minore resistenza’ delimitato da alcune strutture anatomiche al confine tra il muscolo retto addominale e la cosiddetta linea semilunare.

Sono ernie ben più rare delle comuni inguinali o femorali e hanno la caratteristica di non essere sempre diagnosticabili agevolmente perchè il contenuto erniario che fuoriesce in modo intermittente come in tutte le ernie attraverso la fascia muscolare, in genere si ‘mimetizza’ nel tessuto adiposo sottocutaneo del paziente. Sono in genere ernie piccole che si possono strozzare comunemente.

Il sintomo caratteristico è infatti il dolore intermittente localizzato in questa sede specifica che spesso conduce il paziente ad eseguire una serie di accertamenti alla ricerca della origine del sintomo erroneamente attribuito a strutture viscerali quali l’ intestino, le vie biliari o urinarie.

In un recente lavoro  in stampa sul Journal of Gastroent and Hepatology viene presentato un caso tipico in una donna di 60 anni il cui dolore era presente e non spiegato da ben 7 anni.

In questo caso, come succede in genere, la diagnosi è stata posta mediante l’ esecuzione di una tac della parete addominale eseguita durante uno degli episodi di dolore che ha permesso di evidenziare il difetto della fascia .

La terapia è ovviamente chirurgica e consiste nella riparazione diretta o con protesi del diretto per via anteriore o laparoscopica con completa risoluzione della sintomatologia.

Dopo quella notte non ho più dimenticato l’ ernia  del Professor Antonio Spigelio ed ho avuto la fortuna di poterla diagnosticare e trattare in un certo numero di casi avendo presente la tipica presentazione e la possibilità diagnostica offerta oltre che dalla tac anche dalla risonanza magnetica nucleare.

Non feci una gran figura allora ma ai tempi era forse giusto così, oggi però la descrizione del Professor Van Den Spieghel accende una lampadina nell’ iter diagnostico di un dolore addominale non spiegato e più di una volta mi ha indicato la strada giusta.

La sapienza è figlia dell’ esperienza.
Leonardo da Vinci.

 

Fonti: Journ of Gastroent and Hep, 28, 1, 202, jan 2013

Data pubblicazione: 04 gennaio 2013

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

Iscriviti alla newsletter

1 commenti

#1
Utente 555XXX
Utente 555XXX

Buongiorno Dottore.
Mi chiamo Adriano come il fiammingo che diede il nome all'ernia di Spigelio. Solo per raccontare come la mia fu scoperta. Una sera d'inverno al momento d'indossare il pigiama scopro casualmente un rigonfiamento nella parte alta dell'addome a sn. La scoperta non fu gradita, sospettando un tumore. L'indomani mi recai dalla dott. di base, che ebbe, senza dirlo chiaramente, lo stesso timore e mi prescrisse una visita ecografica urgente, seguita da visita chirurgica. L'ecografo mi disse di stare tranquillo ché non c'era niente. Obiettai che il gonfiore si vedeva. Sì, mi disse, sembra, ma non c'è: l'ecografia mi dice che non c'è niente. Uscii insoddisfatto, ovviamente. Per fortuna il giorno dopo avevo la visita chirurgica. Appena vide il rigonfiamento, il giovane chirurgo mi disse che ero stato sfortunato perché la mia era un'ernia rara: ernia di Spigelio. Aggiunse che si trattava di un'ernia operabile ma non facilissima da operare. Mi chiese se mi dava dolore, Risposi: nessun dolore finora. Mi consigliò di limitarmi ad indossare slip o culotte con fascia elastica larga per comprimere l'ernia. Sono passati diversi anni, l'ernia rimane, l'assenza di dolore anche.

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!