Telemedicina deskilling reskilling.

Telemedicina: deskilling use it or lose it

brunonicora
Dr. Bruno Nicora Palliativista, Anestesista, Neurofisiopatologo

In qualsiasi progetto di inserimento di una piattoforma di telemedicina non vanno mai esclusi o comunque marginalizzati aspetti potenzialmente negativi o comunque lati "oscuri" che vanno analizzati per ridurre al minimo le loro potenzialità negative.

Il deskilling è un termine che in italiano potrebbe trovare corrispondenza nella parola "disapprendimento" e consiste in una perdita parziale, ma progressiva di abilità manuali e di confidenza con alcune prassi che sono andate, man mano, sostituite dalle funzionalità delle nuove piattaforme informatizzate.

Il focus va portato soprattutto sui processi di confronto clinico, di comunicazione e di refertazione. È obiettivo dei professionisti sanitari, e anche di chi è adibito alla governance del sistema, di rendere insostituibile la pratica clinica "bed side" che rimane un punto fermo in tutte le attività assistenziali socio sanitarie.

Gli operatori andranno inizialmente incontro ad una upskilling, vale a dire ad un acquisto di nuove abilità e, successivamente, vi sarà una fase di reskilling costituita da una rimodulazione delle proprie abilità. Anche la semplice procedura di prescrizione manuale su supporto cartaceo viene progressivamente abbandonata, ma occorre garantire che gli operatori siano in grado di conservare la capacità procedurale "old style" in caso di improvvisa interruzione del supporto informatico.

Uno dei capisaldi alla barriera culturale che si oppone all'innovazione in campo dell'informatica medica è costituita proprio dal concetto elaborato da tanti medici che i nuovi sistemi sostituiscono l'attività clinica diagnostica e comunicativa nei confronti del paziente. È compito del management costruire un piano formativo che dia maggiore enfasi al significato filosofico del cambiamento che pone l'informatizzazione medica. Si conclude con la riflessione che ogni tecnologia che può portare a deskilling deve richiedere un monitoraggio regolare e metodico In modo tale da correggere importanti perdite di manualità e praticità acquisite negli anni passati dal personale.

Per approfondire:La Telemedicina entra a pieno titolo nel SSN

Data pubblicazione: 29 settembre 2022

Autore

brunonicora
Dr. Bruno Nicora Palliativista, Anestesista, Neurofisiopatologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2001 presso PAVIA.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Alessandria tesserino n° 4449.

Oltre quindici anni di esperienza in terapia intensiva come anestesista-rianimatore, con un approccio clinico e umano “first aid oriented”. Ha diretto per dieci anni il Piccolo Cottolengo di Tortona, accompagnando bambini con disabilità gravi. Esperto in medicina palliativa, ricerca scientifica, management sanitario e innovazione tecnologica applicata alla clinica, con formazione manageriale EMMLOS all’Università di Pavia.

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