Ernia inguinale: sintomi, cause e trattamento chirurgico
L’ernia inguinale è uno dei problemi chirurgici più frequenti e si manifesta con la fuoriuscita di un sacco attraverso la parete addominale a livello dell’inguine. I sintomi più comuni sono gonfiore, fastidio e dolore che peggiorano con lo sforzo. Conoscere cause, fattori di rischio, cure e opzioni chirurgiche è fondamentale per prevenire complicanze e affrontare al meglio questa patologia.

Illustrazione dell'ernia inguinale 1
Indice
Cosa si intende per ernia inguinale?
L'ernia inguinale rappresenta uno dei problemi chirurgici di più frequente riscontro. È caratterizzata da un’anomala protrusione di un sacco attraverso gli strati muscolari dell’addome a livello dell’inguine.
Sintomi dell’ernia inguinale
Il sintomo più comune è dato dalla presenza di una massa a livello inguinale o scrotale associata ad un lieve fastidio o dolore, che può aumentare sotto sforzo. In alcuni casi possono manifestarsi altri sintomi come sensazione di formicolio o intorpidimento alla gamba, bruciore o senso di pesantezza.
Cause dell’ernia inguinale
Le cause di ernia inguinale si dividono in congenite, cioè presenti sin dalla nascita, ed acquisite, cioè comparse successivamente.
Cause congenite
Le cause congenite sono alla base della maggior parte di ernie inguinali. La causa congenita principale è data da un difetto di sviluppo pre-natale del canale inguinale, un condotto che mette in comunicazione l’addome con il testicolo nell’uomo. La nascita prematura e lo scarso peso alla nascita sono importanti fattori di rischio accertati. Altre cause congenite, rare, sono rappresentate da deformità pelviche o vescicali o da anomalie del collagene.
Cause acquisite
La principale causa acquisita è invece data dal logorio da stress quotidiano, con sforzi anomali ed eccessivi a livello addominale. Anche sforzarsi per urinare o defecare, tossire e sollevare pesi sono cause acquisite documentate, che provocano traumatismi ed indebolimento del pavimento inguinale.
Altri fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare un’ernia sono:
- il tabagismo,
- la malnutrizione,
- la carenza vitaminica.
L’intervento chirurgico per ernia inguinale
L’intervento chirurgico di riparazione di ernia inguinale è attualmente l’unica cura in grado di porre rimedio a questo problema. Normalmente si tratta di un intervento in elezione, cioè pianificato, ma talvolta deve essere eseguito in urgenza, nei casi di ernia incarcerata non riducibile o strozzata.
Come si svolge l’intervento?
L’intervento prevede la riduzione del contenuto del sacco all’interno dell’addome, la riparazione dell’orifizio attraverso cui è fuoriuscito e il posizionamento di una rete protesica non riassorbibile o parzialmente riassorbibile a garantire la corretta chiusura dell’orifizio erniario nel corso del tempo. È necessario operarsi in tutti i casi in cui si manifestano i sintomi di ernia inguinale descritti sopra o quando questi sintomi diventano particolarmente invalidanti o fastidiosi.
Complicanze dell’ernia inguinale
L’intervento programmato permette di prevenire le possibili complicanze di un’ernia non curata, come lo strozzamento, che invece necessita d’obbligo dell’intervento chirurgico in urgenza.
Ernia strozzata
Sintomi comuni di ernia strozzata sono la presenza di una massa inguinale non riducibile, fortemente dolente, calda e/o arrossata, talvolta associata a dolore addominale ingravescente, febbre, vomito e difficoltà ad evacuare. In questi casi bisogna immediatamente presentarsi presso un Pronto Soccorso.
Guarda il video: Ernia inguinale: perché bisogna sempre operare?
Tecniche chirurgiche
L’intervento può essere condotto:
- per via tradizionale (aperto), con una incisione di circa 7-8 cm a livello inguinale,
- per via mininvasiva laparoscopica, attraverso tre piccole incisioni di 1 cm ciascuna sull’addome.
La laparoscopia è particolarmente indicata nei soggetti giovani, negli sportivi, nei casi di ernia inguinale bilaterale o nelle recidive, cioè nei casi in cui l’ernia si ripresenta nonostante sia già stata sottoposta a riparazione chirurgica.
Recupero post-operatorio
Dopo l’intervento, sia tradizionale che mininvasivo, bisogna in ogni caso evitare per un certo periodo gli sforzi addominali, in modo tale da permettere una corretta guarigione delle cicatrici esterne e, soprattutto, interne.
Immediatamente dopo l’intervento può presentarsi un dolore a livello della cicatrice chirurgica o a livello dello scroto negli uomini, che può associarsi anche alla comparsa di un ematoma o gonfiore per alcuni giorni. La tecnica mininvasiva presenta il vantaggio di un più rapido recupero post-operatorio, con minor dolore e precoce ripresa delle attività fisiche quotidiane o sportive.
Domande frequenti sull’ernia inguinale
Cos’è l’ernia inguinale?
È la fuoriuscita di un sacco attraverso la parete muscolare dell’addome a livello dell’inguine.
Quali sono i sintomi dell’ernia inguinale?
Gonfiore o massa all’inguine, dolore o fastidio che aumenta con lo sforzo, a volte formicolio o bruciore.
Quali sono le cause principali?
Possono essere congenite (difetti di sviluppo prenatale, prematurità) o acquisite (sforzi, tosse, sollevamento pesi, fumo, malnutrizione).
Quando bisogna operare un’ernia inguinale?
Sempre quando provoca sintomi o complicanze; in urgenza se si tratta di ernia incarcerata o strozzata.
Quali sono le tecniche chirurgiche disponibili?
Intervento tradizionale aperto o laparoscopico mininvasivo.
Quali sono i tempi di recupero post intervento?
Alcuni giorni di dolore o gonfiore, con ripresa più rapida nel caso della tecnica laparoscopica.
Crediti immagini
- BruceBlaus. When using this image in external sources it can be cited as: Blausen.com staff (2014). "Medical gallery of Blausen Medical 2014". WikiJournal of Medicine 1 (2). DOI:10.15347/wjm/2014.010. ISSN 2002-4436., Blausen 0560 InguinalHernia, CC BY 3.0