'Piccolo' tumore del retto: meglio l'asportazione locale
La chirurgia radicale per tumore del retto comporta anche nelle migliori casistiche un numero non indifferente di complicanze maggiori e soprattutto sequele funzionali non indifferenti a distanza, anche utilizzando le nuove tecniche laparoscopiche o robotiche per eseguire la resezione.
La ricerca in chirurgia oncologica da anni si sta occupando di questo problema con l' obiettivo di mantenere o migliorare la sopravvivenza con terapie meno invasive e demolitive.
http://www.youtube.com/watch?v=ZfBTml0DWuE
Un recente studio britannico appena pubblicato ha analizzato la sopravvivenza di più di 40000 pazienti operati tra il 1998 ed il 2009 per un tumore del retto ( o del colon ) in fase iniziale, ovvero T1 e T2, quando cioè la malattia è solo localizzata e la diagnosi viene posta precocemente.
Nei tumori del retto T1 la sopravvivenza e l' assenza di malattia ricorrente a 5 anni sono risultate uguali nel gruppo trattato con chirurgia maggiore resettiva (resezione anteriore di retto o amputazione addominoperineale) e nel gruppo trattato con asportazione locale del tumore per via transanale. Anche nei tumori cosiddetti T2, ovvero un poco piu' cresciuti, i risultati sono stati simili quando all' asportazione locale è stato aggiunto un ciclo di chemioterapia prima dell' intervento.
Nei tumori del colon invece la sopravvivenza è risultata migliore dopo chirurgia maggiore.
Il risultato è tuttavia importantissimo perchè è proprio la chirurgia maggiore del cancro del retto, rispetto a quella del colon ad avere maggior rischio di complicanze e sequele.
Questi dati impongono una diagnosi precoce di questi tumori che spesso può venire posta semplicemente con un' esplorazione rettale ed una successiva verifica endoscopica.
L'adesione ai programmi di screening e un attenzione estrema da parte dei medici di base e dei pazienti ad indagare in maniera sistematica i pazienti con sintomi, seppur modesti sono fondamentali per modificare la situazione attuale nella quale purtroppo la maggior parte dei tumori viene ancora diagnosticata in fase avanzata dove la chirurgia demolitiva è d'obbligo e la prognosi ancora infausta.
Annals of Surgery. 2013;258(4):563-571