Tumori: nel 2025 in Italia 390mila nuovi casi, scendono i decessi
Le stime sui tumori in Italia nel 2025 sono di circa 390.000 nuove diagnosi, un numero sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Il dato più incoraggiante riguarda però la mortalità: negli ultimi dieci anni i decessi per cancro sono diminuiti del 9%. A emergere sono anche forti differenze territoriali, soprattutto per quanto riguarda l’accesso alle cure chirurgiche al Sud. Ecco i dati più significativi del rapporto "I numeri del cancro in Italia 2025" presentato dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).
Indice
Tumori in Italia: i numeri del 2025
È stata presentata il 18 dicembre la quindicesima edizione del rapporto "I numeri del cancro in Italia 2025", risultati del lavoro portato avanti da Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione Aiom, Osservatorio Nazionale Screening (Ons), Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), Passi d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica [1].
Cosa dicono i numeri del cancro 2025?
Le stime per il 2025 confermano una sostanziale stabilità delle nuove diagnosi oncologiche rispetto agli anni precedenti. Per la prima volta, però, la Commissione Europea registra un calo assoluto dei casi complessivi, con l’Italia che mostra risultati migliori rispetto alla media UE:
- 390.000 nuovi casi di tumore stimati nel 2025;
- numero stabile rispetto al 2024;
- primo calo assoluto dei casi registrato in Europa;
- il dato italiano è migliore rispetto alla media europea.
Meno morti e più sopravvivenza
Il segnale più positivo riguarda la riduzione dei decessi oncologici. Negli ultimi dieci anni la mortalità per cancro è diminuita in modo significativo in generale, con risultati particolarmente evidenti per alcune neoplasie molto diffuse dove si registra un aumento della sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi.
| Malattia | Variazione mortalità |
|---|---|
| Mortalità oncologica totale | –9% |
| Tumore del polmone | –24% |
| Tumore del colon-retto | –13% |
Guarda il video: Tumore del colon retto: risposte alle domande frequenti
| Tipo di tumore | Tasso sopravvivenza Italia | Sopravvivenza media UE |
|---|---|---|
| Mammella | 86% | 83% |
| Colon-retto | 64,2% | 59,8% |
| Polmone | 15,9% | 15% |
Screening oncologici: cresce l’adesione
La diagnosi precoce si conferma uno strumento fondamentale per ridurre la mortalità. Nel periodo 2020-2024 è aumentata in modo significativo l’adesione ai programmi di screening, anche nel Sud Italia.
In particolare dal 2020 al 2024 è aumentata l'adesione agli screening per:
- Tumore al seno: dal 30% al 50%.
- Tumore del colon retto: dal 17% al 33% (test del sangue occulto nelle feci).
- Tumore della cervice uterina: dal 23% al 51%.
Le previsioni sui dati relativi all'adesione agli screening sono incoraggianti, ma restano comunque più bassi rispetto agli inviti che vengono inviati ai cittadini.
Per approfondire:Screening oncologici: troppe diagnosi mancate per scarsa adesione
Quali sono le principali criticità?
Gli aspetti più critici che sono stati rilevati riguardano il divario tra Nord e Sud riguardante la mobilità sanitaria.
In particolare, per quanto riguarda la chirurgia mammaria molte pazienti del Sud sono costrette a spostarsi in altre Regioni per sottoporsi a interventi chirurgici per tumore al seno:
- al Sud il 15% delle pazienti cambia Regione per l'intervento al seno;
- in Calabria quasi il 50% degli interventi avviene fuori regione.
Prevenzione e carico sul Servizio Sanitario
Il miglioramento delle terapie ha aumentato la sopravvivenza, ma ha anche determinato un aumento del carico di lavoro per il Servizio Sanitario Nazionale. Secondo gli esperti, la prevenzione resta una leva essenziale.
Il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 rappresenta una risposta concreta alle nuove sfide poste dal cancro, puntando su:
- integrazione dei percorsi di cura,
- rafforzamento della prevenzione,
- sostegno alla ricerca.
La prevenzione diventa una priorità strategica: promuovere stili di vita sani e aumentare l’adesione agli screening organizzati permette di ridurre il rischio di malattia e di arrivare a una diagnosi più precoce.
Per questo sono state stanziate risorse per ampliare le fasce di età coinvolte negli screening del tumore della mammella e del colon-retto e per sostenere la Rete italiana per lo screening del tumore del polmone, con l’obiettivo di includerlo al più presto tra i programmi gratuiti del Servizio Sanitario Nazionale.
L’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza prevede inoltre l’avvio di un programma di sorveglianza attiva dedicato ai tumori ereditari della mammella e dell’ovaio.