Diverticolite: un rischio da antinfiammatori

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

Uno studio recente, pubblicato su Gastroenterology, dimostra che l'uso abituale di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), incluso l'acido acetilsalicilico, è associato ad un aumento del rischio di diverticolite del colon e di emorragia diverticolare.

Lo studio prende le mosse dall'osservazione che, in pazienti affetti da malattie reumatologiche in terapia con FANS, oltre alle note complicanze riguardanti stomaco e duodeno, il 30-50% delle complicanze emorragiche dell'apparato digerente era localizzato nel tratto gastrointestinale inferiore e le manifestazioni più comuni erano la diverticolite e l'emorragia diverticolare.

Il lavoro è stato condotto con una osservazione prospettica, a partire dal 1986, di circa 50.000 persone di sesso maschile ed è stata rilevata una associazione statisticamente significativa tra uso abituale (4-6 giorni a settimana) di FANS e insorgenza nel tempo successivo di diverticolite o emorragia diverticolare.

Dalle conclusioni di questo studio emerge la necessità di valutare con particolare attenzione il potenziale rischio/beneficio della terapia con FANS in soggetti con malattia diverticolare.

Lisa L. Strate et al., Use of Aspirin or Nonsteroidal Anti-inflammatory Drugs Increases Risk for Diverticulitis and Diverticular Bleeding, Gastroenterology. 2011; 140:1427-33

Data pubblicazione: 13 maggio 2011

3 commenti

#1
Foto profilo Utente 154XXX
Utente 154XXX

articolo molto interessante! Ho la malattia diverticolare con molteplici episodi di diverticolite acuta; dovrei prendere i FANS per una malattia reumatica, ma visto il suo articolo non inizierò la cura! Grazie mille

#2
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Utente 216XXX

buongiorno ho avuto la diverticolite ad agosto il 14 mi sto curando,ma ho problemi alla schiena per cui a cicli devo fare antinfiammatori,ora cosa devo fare per combattere il dolore? grazie

#3
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Dr. Alessandro Scuotto

Lo studio è condotto su soggetti che fanno uso abituale di antinfiammatori; ciò non implica che l'uso occasionale - laddove necessario - o per breve periodo, comporti un rischio analogo.
L'impiego di antinfiammatori è subordinato all'effettiva necessità in relazione alla diagnosi ed è possibile - se il curante è d'accordo - integrare la cura con altre terapie (ad esempio terapie fisiche, nel caso di problemi dell'apparato locomotore) per ridurre l'esposizione ai farmaci antinfiammatori.

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