Attenzione! La pillola protegge dal cancro dell'endometrio, il più frequente tumore ginecologico

Il carcinoma dell'endometrio è il più frequente tumore della sfera genitale femminile.

Secondo "I numeri del cancro in Italia 2013", ultima statistica AIRTUM, tra i tumori del sesso femminile il più frequente è il tumore della mammella (29% di tutti i tumori), seguito dai tumori del colon-retto (14%), del polmone (6%), del corpo dell'utero (5%) e della tiroide (5%). 

I tumori del collo dell'utero e dell'ovaio sono più rari. Nulliparità, obesità, diabete, ipertensione, eccesso di grassi animali nella dieta, l'età dai 50 anni in su sono riconosciuti come fattori di rischio.

Per questo tumore non esistono programmi validati di screening, come per i tumori della mammella e della cervice uterina.

Una meta-analisi pubblicata il 5 agosto su Lancet Oncology dimostra che l'uso dei contraccettivi orali dal 1965 al 2014 è riuscito a prevenire l'insorgenza di circa 400.000 casi di carcinomi dell'endometrio, di cui circa 200.000 nell'ultimo decennio.

L'uso della pillola per almeno 5 anni è associato a un rischio relativo di 0.76 (P inferiore a. 0001). Quindi, per extrapolazione, l'utilizzo della pillola contraccettiva per almeno 10-15 anni potrebbe dimezzare l'incidenza del carcinoma dell'endometrio. Tale effetto protettivo si mantiene per circa 30 anni dalla sospensione della pillola.

Inoltre è stato dimostrato da altre ricerche che la pillola abbassa anche l'incidenza del carcinoma ovarico e del carcinoma del colon-retto.

Tale effetto protettivo non è influenzato dal dosaggio dell'estoprogestinico, che oggi è notevolmente ridotto rispetto al passato, per aumentare la tollerabilità del farmaco.

In conclusione, contrariamente a quanto temono molte donne, non solo la pillola non aumenta il rischio di ammalare di tumore, ma addirittura lo riduce!

Poichè si tratta di un farmaco che potenzialmente può esporre a rischi circolatori, soprattutto nelle donne con fattori di rischio per la trombosi venosa, la sua prescrizione richiede un'attenta valutazione da parte dello specialista ginecologo, che deve informare correttamente la donna dei rischi e benefici dell'assunzione del farmaco e seguirla nel tempo.

 

Fonte:

  • Lancet Oncol. Published online August 5, 2015
  • I numeri del cancro in Italia - 2013

 

Data pubblicazione: 08 agosto 2015 Ultimo aggiornamento: 15 settembre 2015

Autore

luciavecoli
Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1980 presso Università. Di Pisa.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Lucca tesserino n° 1235.

Specialista con oltre 30 anni di esperienza in Ostetricia e Ginecologia, dirigente medico presso l’Ospedale di Lucca dal 1989 al 2016. Laureata con lode in Medicina e Chirurgia e specializzata in Ostetricia e Chirurgia, vanta numerose pubblicazioni scientifiche e autorevoli interventi in congressi nazionali. Attualmente svolge attività libero-professionale presso Studi Medici Salus a Lucca.

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