Fivet relazione 2019.

Naturale è meglio sempre, anche quando si concepisce un figlio!

Un'approfondita analisi dei dati offerti dal Ministro della Salute al Parlamento nella relazione annuale sull'applicazione della legge 40/2004 nell'anno 2019, pubblicata sul sito del Ministero della Salute il 12 gennaio 2022 ci permette di fare l'affermazione contenuta nel titolo "... naturale è meglio sempre, anche quando si concepisce un figlio!"

Leggendo attentamente la tabella 1F balza subito ai nostri occhi l'enorme sproporzione esistente tra il numero degli ovociti prelevati a fresco (338.805) ed il numero dei bambini nati vivi (5.797), che corrispondono solo all'1,71% degli ovociti prelevati.

Continuando a leggere la tabella ci accorgiamo che solo il 70,4% degli ovociti prelevati (238.826) è stato inseminatoe che il 70,6% di questi sono statri fecondati a fresco (166.611). Gli ovociti prelevati e non utilizzati sono stati 85.412, pari al 25,3% degli ovociti prelevati.

Sorge spontanea una domanda: perchè bombardare con dosi eccessive di ormoni queste donne se il 25,3% degli ovociti prelevati non sono stati affatto utilizzati?

l risultato di questo modus operandi ci viene offerto dai dati riportati nella relazione: 4.234 cicli (8,4% dei cicli iniziati) sono stati annullati prima del prelievo degli ovociti ed altri 17.376 (37,7% cicli iniziati) dopo il prelievo ovocitario, di cui 1.668 per sopravvenuto rischio di sindrome da iperstimolazione ovocitaria severa (OHSS). Per confermare l'inutilità di questi dosaggi ormonali eccessivi c'è anche il dato che nel 2019 nel 91,5% sono stati trasferiti 1-2 embrioni e nel 7,8% al massimo 3 embrioni.

Gli estensori della relazione - anche quest'anno - ci hanno concesso la possibilità di avere i dati per poter ricostruire in gran parte i risultati offerti nelle diverse classi di età dalla fecondazione extracorporea omologa a fresco e dopo scongelamento di ovociti e di embrioni, che riportiamo nella tabella 6.

Nelle coppie trattate a fresco già a partire dall'età di 35-39 anni la % di coppie con figli in braccio scende al 14,45%, per abbassarsi al 6,50% nelle donne di 40-42 anni e quasi scomparire (1,68%) dai 43 anni in su.

Nei cicli trattati con scongelamento di ovociti la % di coppie con figli in braccio è più bassa anche nelle donne di età inferiore ai 34 anni (14,97%), nelle donne di 35-39 anni (9,91%) e nelle donne di 40-42 anni (6,28%), mentre è lievemente superiore nelle donne di età uguale o superiore a 43 anni (3,16%). 

Nelle donne trattate con scongelamento di embrioni in tutte le fasce di età la % dei figli in braccio è nettamente superiore: 23,38% nelle donne con meno di 34 anni21,42% nelle donne di 35-39 anni, 13,72% nelle donne di 40-42 anni e 6,48% nelle donne di 43 e più anni.

I nati vivi da tutte le tecniche di fecondazione extracorporea omologhe sono solo 10.607, gli embrioni ufficialmente crioconservati 47.250, mentre gli embrioni sacrificati sono 64.798 dopo trasferimento in utero (85,93% embrioni trasferiti) ed in totalediventano 137.890 (embrioni prodotti+scongelati embrioni crioconservati+nati vivi).

Per la fecondazione extracorporea eterologa la relazione quest'anno offre meno dati di quelle già carenti degli anni precedenti: non sono più presenti i datri relativi ai singoli gruppi di età delle donne per ogni tipo di donazione (seme, ovociti, embrioni).

Apprendiamo che sono state trattate 7.674 coppie (1.397 con seme donato, 5.815 con ovociti donati e 462 con doppia donazione). Sono nati 2.190 bambini da 2.042 parti; non sono in modo esplicito indicati quanti embrioni sono stati crioconervati, per cui quelli indicat (14.827) sono solo i dati desumibili dalla tabella G1 pagina 273 relativa all'import/export, mentre di 20.939 non si ha alcuna notizia (vedi tabella 7).

Come si può osservare nella tabella 9 col passare degli anni aumenta il numero (1.721.657) degli embrioni sacrificati sopra l'altare cdella fecondazione extracorporea, il numero degli embrioni crioconservati (160.895), molti dei quali senza la speranza di essere per lo meno trasferiti nell'utero della propria mamma o di qualche altra donna. 

Ogni anno, infatti - come mostra la tabella 58 da me modificata per renderla più rapidamente leggibile - aumenta il numero degli embrioni crioconservati rispetto a quelli scongelati.

Le tecniche di fecondazione extracorporea omologa ed eterologa non solo continuano ad avere un'efficacia sempre nettamente inferiore al 18% delle coppie con figli in braccio, ma come possiamo notare nella tabella 11 fanno anche registrare:

  • un'incidenza di parti plurimi (8,97%) 5,6 volte superiore a quella registrata nel 2019 nei concepimenti naturali;
  • un tasso (49,7%) di tagli cesarei 1,56 volte maggiore rispetto ai concepimenti naturali, che nell'eterologa con donazione di embrioni e di ovociti supera anche il 71%.
  • Anche i nati prematuri (15,67%) sono 2,21 volte maggiori di quelli nati dopo concepimento naturale.
  • I nati con malformazioni sono 84 (0,656%), mentre quelli registrati nei CeDAP sono 5.290 (1,25%), ma oltre al fatto chennel numero totale dei CeDAP sono inclusi anche i nati malkformati da PMA, c'è da tenere presente che nel gruppo della PMA di II-III livello ci sono stati anche 116 aborti terapeutici.
  • I nati morti sono stati 37 (0,29%), percentualmente più numerosi di quelli da concepimento naturale (0,26%).
  • La mortalità neonatale entro i primi 28 giorni dalla nascita (0,71%) è 1,65 volte più alta dei nati da concepimento naturale (0,43%).

Il fatto che nel 2019 nelle fecondazioni extracoirporee omologhe il 91,5% dei trasferimenti in utero è stato fatto con 1-2 embrioni ed il 7,8% con 3 embrioni per un totale del 99,3% dimostra chiaramente che quanto il Parlamento aveva stabilito nell'articolo 14 della legge 40/2004 come numero massimo di embrioni da produrre (tre), abolito dalla Corte Costituzionale con la sentenza n.151/2019, era ed è scientificamente confermato e da ristabilire al più presto come pure l'obbligo per la coppia di trasferire - anche in momenti diversi - tutti gli embrioni che accetta di far produrre dal Centro cui si rivolge.

Si eviterebbe così di vedere aumentare anno dopo anno il numero degli embrioni umani sospesi nell'azoto liquido o di cui non si conosce il destino...!

La dimostrata e confermata scarsa efficacia delle tecniche di fecondazione extracorporea omologa nelle classi di età uguali o superiori ai 42 anni richiede l'esclusione dai LEA (livelli essenziali di assistenza) almeno di queste fasce di età come pure delle donne con IMC (indice di massa corporea) uguale o superiore a 30 Kg/mq e/o con età uguale o superiore a 42 anni, che hanno un rischio aumentato di mortalità materna (Primo ItOSS. Sorvegliuanza della Mortalità Materna negli anni 2013-2017 pag. 19).

Le scarse risorse disponibili vanno utilizzate oculatamente e non per trattamenti scarsamente efficaci e talora pericolosi, il Parlamento farebbe bene ad aiutare per legge le coppie che cercano di adottare bambini abbandonati dai loro genitori nei Paesi poveri con un rimborso spese adeguato e non inferiore al costo di tre cicli completi di PMA eterologa.

Data pubblicazione: 21 febbraio 2022

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