Nasce il Tribunale dei Diritti del Medico: iniziativa dell'Ordine di Roma

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

 

Riportiamo di seguito il comunicato Stampa dell'Ordine dei Medici di Roma, sulla neo-costituzione del

Tribunale dei Diritti del Medico


L’ORDINE DI ROMA COSTITUISCE IL TRIBUNALE DEI DIRITTI DEL MEDICO

I camici bianchi schiacciati tra cittadini esasperati e crescenti inefficienze del Servizio Sanitario pubblico.

L’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma ha avviato la costituzione del Tribunale dei Diritti del Medico: come primo passo verrà definita la Commissione propedeutica alla sua formalizzazione. Ciò in ottemperanza a quanto deliberato dal Consiglio straordinario dell’Ordine riunito il 12 luglio scorso per affrontare la situazione di profondo disagio lavorativo dei suoi iscritti. All’iniziativa hanno già dato la loro adesione anche professionisti esterni, quali ex magistrati, avvocati, docenti universitari e giornalisti.

 

Dopo anni di denunce delle gravi inefficienze del Servizio Sanitario pubblico che costringono i medici a lavorare in condizioni critiche e a subire sempre più frequentemente le proteste e le violenze di cittadini esasperati, ora diciamo basta a recriminazioni ipocrite e a promesse elettorali non mantenute”, dichiara con forza il Presidente dell’Ordine, Mario Falconi.

“Siamo arrivati vicini al punto di non ritorno visto che si viene aggrediti anche quando si è fatto appieno il proprio dovere e si è operato con tenacia, oltre ogni ragionevole limite, per riportare in vita una sfortunata bambina giunta al Pronto Soccorso in arresto cardiorespiratorio”, sottolinea Falconi con riferimento al decesso della bimba di 11 anni avvenuto al San Filippo Neri. “Occorre, peraltro, ricordare nuovamente come tutto il personale sanitario in quella drammatica circostanza abbia operato con un altissimo livello di professionalità. A tale proposito incontreremo nei prossimi giorni il collega aggredito al quale daremo piena assistenza legale e lo affiancheremo costituendoci parte civile”.

L’Ordine dei camici bianchi romani individua, ancora una volta, le cause prevalenti di disservizi, errori, violenze verbali e fisiche nel contesto esasperato e inidoneo in cui ormai i medici sono costretti a operare e che investe quasi tutte le strutture sanitarie. Contesto caratterizzato sempre più da blocchi contrattuali e del turn-over, dal dilagare del precariato, da turni di lavoro stressanti e in ambienti spesso strutturalmente inadatti.

Il costituendo Tribunale dei Diritti del Medico si attiverà in tutti quei casi in cui dovesse ravvisare una responsabilità nella gestione della struttura sanitaria ove si verificano disservizi, errori e/o violenze. Conseguentemente l’Ordine di Roma denuncerà coloro che, ai vari livelli, non hanno operato perché fossero rispettate le norme di legge e/o i contratti di lavoro finalizzati alla vera tutela della salute dei cittadini.

Data pubblicazione: 22 luglio 2011

4 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

a me sembra che da un episodio marginale e per fortuna molto raro si stia montando un caso eccessivo per rafforzare i privilegi della casta medica. non voglio essere frainteso, condanno senza se e senza ma l'aggressione al San Filippo Neri. Anzi condivido in pieno quando leggo nel comunicato che le cause vengono individuate "nel contesto esasperato e inidoneo in cui ormai i medici sono costretti a operare". Anzichè però pensare a proteggere la corporazione medica nel suo insieme, vi siete mai chiesti cosa prova un paziente quando telefona per prenotare una visita e si sente dire che solo tra sei mesi è libero un posto? quando un paziente è spesso ospitato in ospedali sporchi e con attrezzature mal funzionanti? quando un paziente, già in condizioni di disagio, deve sentirsi trattato con arroganza e superficialità da medici che pensano di avere a che fare con catene di montaggio e non con persone? l'ordine dei medici anzichè pensare ad una difesa ad oltranza della categoria dovrebbe preoccuparsi di tutelare maggiormente i pazienti proprio nell'interesse degli stessi medici.

#2
Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

In effetti gentile utente, il Tribunale nasce proprio per quello: tutelate il rapporto fra MEDICO E PAZIENTE ed essere pronto a combattere i DISSERVIZI provocati dalle strutture sanitarie CHE NON COMPORTANDOSI come dovrebbero, creano le premesse per un qualsiasi evento spiacevole!

Come vede, e' proprio quello che lei denuncia: non capisco difatti perché i cittadini non si rendano spesso conto che i medici vivono degli enormi disagi in questo contesto e ancor più spesso sono l'unico BERSAGLIO di tutto.

CASTA DEI MEDICI? lo dica ai miei colleghi precari da 10 anni a mille euro (lordi) al mese..

Un carissimo saluto.

#3
Ex utente
Ex utente

La ringrazio per la risposta e condivido quanto dice. Non condivido però il parlare della categoria dei medici facendo di tutta un'erba un fascio. è evidente che i medici non sono tutti uguali e che non tutti offrono le prestazioni dello stesso livello. ma se io mi rivolgo a una struttura pubblica non posso scegliere da chi farmi curare. perchè questa follia? non è un tentativo concreto di difendere a priori quella che, in certi termini, alle volte appare come una lobby? per poi non parlare dell'arroganza spesso diffusa tra i medici, i quali non sentono la necessità di dare spiegazioni alle domande del paziente, che, secondo loro, dovrebbe affidarsi al primo medico che capita. Oppure scegliere il privato... certo per chi se lo può permettere.
Proprio perchè lei non mi sembra un medico arrogante e/o impreparato, credo che sia anche nel suo interesse una maggiore trasparenza nella sanità italiano (pubblicazione del CV dei medici, possibilità di scegliere liberamente il proprio specialista, liste di attesa "rapida", meno ingerenza della politica nella spartizione degli incarichi sanitari).

#4
Ex utente
Ex utente

aggiungo infine per quanto riguarda la precarietà che purtroppo è un problema generazionale che investe tutti i campi, compreso, a quanto mi dice, la medicina. è chiaro che al nostro stato non interessa investire sui giovani e così, per tutelare i privilegi della parte più vecchia della società - sempre desiderosa di mantenere la sua posizione e sempre più avida - colpisce proprio chi non ha alcuna protezione sociale. ma così facendo l'italia si condanna ad essere senza futuro.

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