Novitá in tema di occhio secco dalla Dry Eye University, febbraio 2019

carlo.orione
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico

Bella esperienza la scorsa settimana a St. Augustine, Florida, al Corso intensivo sul trattamento dell'occhio secco, organizzato dalla Dry Eye University diretta dal Prof. Frank W. Bowden, dove ho partecipato con mio figlio Matteo.

Con 100 colleghi provenienti da tutto il mondo abbiamo discusso sulle migliori terapie da utilizzare e sperimentato le nuove tecnologie che verranno immesse sul mercato il prossimo anno per curare questa invalidante patologia.

Tra queste il tear care, dispositivo che ho provato personalmente, che scalda le ghiandole per permettere di disostruirle meglio.

Si é innanzitutto evidenziato come l'eziologia di questa Sindrome sia multifattoriale e di come la terapia debba essere personalizzata per ogni paziente curandone di volta in volta le varie cause con nuovi farmaci e strategie terapeutiche.

Per questo motivo é fondamentale disporre di tutte le tecnologie necessarie per una corretta diagnosi: se per il glaucoma dobbiamo visualizzare e controllare il nervo ottico, per la Disfunzione delle Ghiandole del Meibomio (MGD) dobbiamo visualizzare e controllare queste Ghiandole.

Una parte molto importante é stata dedicata alla prevenzione tramite un'accurata igiene palpebrale eseguita presso uno studio oculistico appositamente attrezzato.

Il paragone é stato fatto con l'igiene dentale per cui ognuno di noi si reca ogni 6 mesi dal dentista per effettuarla onde non danneggiare i denti.

Anche la pulizia delle Ghiandole del Meibomio (GHM), da effettuarsi periodicamente dal proprio oculista, é molto importante per evitare che quest'ultime vengano danneggiate o vengano irreparabilmente distrutte.

Questa igiene, inoltre, é indispensabile prima di sottoporsi a qualsiasi tipo di intervento agli occhi per ridurre al minimo il rischio di infezioni.

Anche il trucco puó danneggiare le nostre GHM: per esempio si consiglia un makeup permanente effettuato sotto lo sbocco delle ghiandole invece di utilizzare un eyeliner che le puó ostruire.

Dal punto di vista tecnologico si é convenuto che la Luce Pulsata é attualmente il trattamento piú efficace per chi soffre di Disfunzione delle Ghiandole del Meibomio per poter chiudere le teleangectasie presenti sul bordo palpebrale e nel terzo medio del volto, responsabili di emettere sostanze, citochine e chemochine, che infiammano le suddette ghiandole favorendone l'infezione.

In molti casi é presente anche una patologia chiamata rosacea, una dermatosi cronica che si presenta con una iperemia della parte centrale del volto dovuta alla presenza di teleangectasie diffuse nel terzo medio. Proprio per questo si consiglia di non limitarsi ad effettuare pochi spot di luce pulsata intorno agli occhi, ma di estendere il trattamento da un orecchio all'altro per 2 volte con circa 25 spots.

Nel 50% dei casi, inoltre, si é riscontrata la presenza sulle ciglia di un parassita chiamato demodex. Per debellarlo, sino ad oggi, si é utilizzato il tea tree oil, l'olio dell'albero del the, ma é stato dimostrato che nel tempo puó provocare irritazione palpebrale. In sostituzione si consiglia oggi di utilizzare il suo olio purificato, il terpinen-4-olo, che funziona ugualmente bene, ma che non presenta effetti collaterali.

Si é parlato poi di nanotecnologie per far attraversare meglio lo strato lipidico della lacrima ai colliri permettendo loro di raggiungere e restare piú a lungo nello strato acquoso, rilasciando lentamente il loro principio attivo.

In conclusione possiamo affermare che non é facile trovare velocemente la corretta e funzionale terapia personalizzata per ogni paziente, ma oggi abbiamo tante frecce al nostro arco, sia farmacologiche che tecnologiche, per migliorare notevolmente la qualitá della vita di chi soffre di blefariti, calaziosi, orzaioli e Dry Eye.

Data pubblicazione: 21 febbraio 2019

10 commenti

#1
Utente 553XXX
Utente 553XXX

buongiorno , ho iniziato a ussare da poco il tea tree oil . Purtroppo a volte entra negli occhi e i giorni successivi brucia .
Piu che altro non riesco piu a capire se e' la blefarite che mi brucia o se anche il tea tree ci mette del suo .
Puo succedere visto che a volte me ne entra un po gli occhi ? consigli =
? grazie mille

#2
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Gent.mo,
il prodotto é su garze giá imbevute o ha un flacone con il liquido?

#3
Utente 553XXX
Utente 553XXX

Un flacone . Metto di solito due gocce in un bicchier d acqua ...ma a volte per pulire le ciglia mi entra nell occhio e mi sveglio con gli occhi dentro brucianti .e’ normale? Meglio usare dell altro ?grazie mille

#4
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Una garza giá imbevuta é piú comoda, comunque basta stare attenti e passare la garza esternamente con gli occhi chiusi sulle ciglia.

#5
Utente 553XXX
Utente 553XXX

C e pericolo nel caso ? O e’ Normale che poi mi bruciano un paio di giorni quando entra negli occhi ?

#7
Utente 553XXX
Utente 553XXX

Quindi direi che se ho appena passato anche la congiuntivite meglio stare molto attenti giusto ?:)

#8
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Deve fare attenzione solo perché poi brucia

#9
Utente 576XXX
Utente 576XXX

Buongiorno, mi hanno diagnosticato una meiboite cronica. 2/3 volte al giorno effettuo impacchi con acqua calda e lacrime artificiali. Nonostante questo persiste il fastidio. Potete aiutarmi con qualche altro suggerimento?

#10
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Gent.mo, solo dopo un'accurata anamnesi ed una visita approfondita con gli opportuni esami diagnostici potró consigliarle come curare al meglio la sua meibomite. Ogni paziente é diverso dall'altro e non esiste una cura che va bene per tutti.
Cordiali saluti

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