Pillole di buon senso , valide anche per altre realtà : Dott. Vincenzo Petrosino

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Dr. Vincenzo Petrosino Chirurgo oncologo

 Pillole di buon senso valide anche per altre realtà Di: Dott. Vincenzo Petrosino

Scritto il 10 marzo 2016 by pratonelmondointernal

 

Inceneritore di Montale – “…Il nostro organismo interagisce con l’ambiente in cui viviamo, l’ambiente condiziona la nostra vita e spesso il nostro benessere o malessere. Il sole che ci da la vita può darci anche la morte, pertanto non sempre ciò che ci fa vivere non ci può anche fare morire….” V. Petrosino, Oncologo Chirurgo

 

Montale – Un inceneritore già in passato bloccato dalla Magistratura

 Ho letto la relazione Ispo che mi hanno inviato, studio articolato e ho avuto modo di comprendere cosa si è fatto. Alla fine emerge che lo studio per come è stato impiantato pur corretto e complesso non ha fornito ovviamente alcun dato interessante, anzi sembra orientarsi verso una non presenza di patologie in una zona rispetto all’altra. Le difficoltà sono davvero enormi e i parametri da tenere presenti sono complessi e non sempre disponibili o facilmente catalogabili ex novo. Ho letto ancora, parte più interessante, una bellissima esposizione di come si dovrebbe procedere per ottenere risposte relativamente certe. Ma dalla esposizione presumo che per mettere su un indagine del genere oltre a fondi seri e impegno ci vorrebbero una decina di anni. Meglio applicare a questo punto il sano e giusto principio di precauzione.
Non mi piace in contesti del genere usare parole altisonanti e non facilmente comprensibibi. Mi limito a dire questo:

 

Il nostro organismo interagisce con l’ambiente in cui viviamo, l’ambiente condiziona la nostra vita e spesso il nostro benessere o malessere. Il sole che ci da la vita può darci anche la morte, pertanto non sempre ciò che ci fa vivere non ci può anche fare morire.
Noi reagiamo a tutti gli stimoli, fisici, chimici, batteriologici e ogni qual volta reagiamo esiste una qualche modifica nel nostro organismo spesso non prevedibile. Non è impensabile e improbabile anzi siamo sicuri, che elementi introdotti nell’ambiente sia essi metalli pesanti che pcb che ftalati o ipa, hanno una qualche azione sul nostro organismo. Azione attenzione che non dobbiamo sempre e solo identificare con le patologie neoplastiche.

La famosa pandemia silenziosa non è una invenzione degli scienziati, esiste e sta ad indicare l’azione di sostanze che a volte agiscono in concentrazioni di milionesimo di grammo, spesso quali interferenti endocrini.
Sostanze che hanno azione epigenetica, il dna non è modificato, sostanze che ritroviamo spesso anche nel liquido amniotico e qualcuno addirittura sembra averle individuate nella cellula uovo. Tutti conosciamo ad esempio la riduzione della fertilità che esiste in tutte le aree metropolitane e sedi di inquinamento.

Esistono studi che ci indicano alterazioni del dna negli spermatozoi e aumenti di ipospadia nei bambini e altre malformazioni.


Ho letto come spesso leggo altrove che le patologie più incriminate sono i linfomi e i sarcomi dei tessuti molli.

Mi dispiace contraddire, ma ormai molti studi stanno mettendo in relazione alcune sostanze con patologie diverse, tumori solidi di diversi distretti. Preannuncio inoltre che abbiamo condotto uno studio su matrici biologiche umane su due regioni. La prima parte dello studio sarà resa nota a breve e non va nella direzione che ho letto nella relazione.

Certamente esistono evidenze superiore al caso che ci fanno pensare che alcune sostanze, e sono proprio quelle che sono presenti nel vostro caso, possono avere qualche forma di intervento nella cancerogenesi e non solo.

Ovvio che parliamo di cancerogenesi, di nessi di causalità, roba seria non chiacchiere da bar.Concludo come sempre dico ….se troviamo il nesso famoso vinciamo il nobel, e non credo che possiamo dover vincere un nobel per prendere atto che alcune sostanze che tra l’altro si bioaccumulano, certamente non sono a noi salutari. 

La letteratura mondiale è abbastanza ricca di sospetti e io non ho il coraggio di tralasciare.

Da uomo di scienza se la strada non la vedo cerco di disegnarla e se l’orizzonte non lo vedo cerco di immaginarlo, pero nel frattempo perderei meno tempo a fare indagini laboriose e spesso inconcludenti e andrei a preoccuparmi di più eliminare quanto più possibile la causa dell’inquinamento, partendo dal presupposto che comunque non allunga certamente la vita di chi abita vicino a sedi critiche.

Inoltre come ho gia detto molte volte gli effetti di ciò che probabilmente abbiamo combinato negli ultimi 100 anni, saranno ancora visibili per molto tempo. Se danni abbiamo provocato non possiamo eliminarli chiudendo un inceneritore oggi, ma dobbiamo attendere. Un po’ in tutta Italia esiste una situazione critica, sia per la presenza di fabbriche che di inceneritori che di eventi dolosi e colposi. La prima cosa da fare è incrementare la diagnosi tempestiva e precoce e monitorare alcune patologie critiche.
Spesso gli effetti sono visibili dopo decenni, ricordate cosa è capitato con i raggi x o ancora con ftalati o altri farmaci?

Con gli interferenti endocrini e con l’epigenetica non credo sia il caso di scherzare. L’italia è un paese che ama monitorare, ama studiare ama controllare, ama scrivere, ama fare convegni, ma ama poco prendere atto che qualsiasi cosa viene introdotta nell’ambiente e interagisce con il nostro organismo è potenzialmente dannoso.
Inoltre in ultimo, avrei guardato le patologie tiroidee, spesso spia reale di ciò che sta accadendo, avrei dato un occhiata alle tiroiditi. Resto dell’idea e della convinzione che non si è fatto assolutamente uno studio mirato a conoscere il reale stato dei fatti e che il progetto nuovo esposto, più scientifico, corretto e articolato probabilmente non sopravviverebbe alla naturale chiusura dell’impianto visti i tempi di realizzazione.

Vincenzo Petrosino, Oncologo Chirurgo

 

Data pubblicazione: 25 giugno 2016 Ultimo aggiornamento: 31 maggio 2017

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