Supporto psicologico malati oncologici.

Supporto psicologico ai malati oncologici: a Savona parte il progetto "Aiutare per aiutarsi"

Affrontare una diagnosi oncologica è un evento che coinvolge non solo il corpo, ma anche la mente e le emozioni. Per questo nasce all’Ospedale San Paolo di Savona il progetto “Aiutare per aiutarsi”, pensato per offrire supporto psicologico ai malati oncologici e al personale sanitario. L’obiettivo è chiaro: mettere la persona al centro e prendersi cura del suo benessere emotivo, lungo tutto il percorso della malattia.

Che cos’è il progetto “Aiutare per aiutarsi”

Il progetto, attivo da luglio 2025 presso l’Oncologia dell’Ospedale San Paolo di Savona, nasce per offrire sostegno psicologico personalizzato:

  • a pazienti oncologici in ogni fase del percorso di cura;
  • al personale medico e infermieristico coinvolto quotidianamente nella gestione di situazioni emotivamente complesse.

Il progetto è sostenuto dall’Associazione Amici Centro Oncologico Pietro Bianucci, con la collaborazione della Fondazione De Mari, dello Zonta Club Savona e della ASL 2 Savonese.

"L'Associazione Bianucci - attiva dal 1986 accanto al Reparto di Oncologia e ai suoi Pazienti - auspica che questo progetto, per la sua importanza, possa proseguire anche oltre i tre anni previsti e diventare un punto fermo nel sostegno quotidiano alla persona," - Dottoressa Jessica Bianucci, Presidente dell’Associazione Bianucci

Perché è importante il supporto psicologico nei tumori

Ricevere una diagnosi di cancro può generare ansia, paura, disorientamento e solitudine. Studi scientifici confermano i benefici delle terapie integrate in oncologia, in particolare:

  • un adeguato supporto psicologico migliora l’aderenza alle terapie;
  • aiuta il paziente a mantenere un atteggiamento attivo e positivo;
  • riduce il rischio di depressione e stress cronico;
  • favorisce una migliore qualità della vita anche durante i trattamenti.

“L’approccio psicoemotivo è parte integrante della cura. Prendersi cura del benessere interiore migliora anche la risposta terapeutica.” - Dr. Marco Benasso, primario reparto Oncologia dell'Ospedale San Paolo di Savona

Per approfondire:Benefici dell’attività fisica nei malati oncologici

A chi si rivolge il progetto

Il progetto coinvolge tutte le figure che affrontano quotidianamente il mondo dell’oncologia:

  • pazienti oncologici, in ogni fase della malattia;
  • familiari e caregiver;
  • personale sanitario (medici, infermieri, operatori), spesso esposti a un forte carico emotivo.

L'esperto risponde: Come gestire la malattia terminale di mia mamma

 

Il progetto “Aiutare per aiutarsi” rappresenta un passo importante verso un nuovo modello di cura: non solo clinico, ma anche umano, emotivo e relazionale.

  • Umanizza il percorso oncologico
  • Previene l’isolamento psicologico
  • Sostiene il benessere anche dei professionisti della cura
  • Promuove una rete di solidarietà tra pazienti, operatori e territorio
Data pubblicazione: 02 luglio 2025

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