Lo scandalo delle protesi dell'anca ritirate dal mercato

Da pochissimi giorni è balzata agli onori della cronaca la notizia che l'azienda americana Depuy avrebbe ritirato dal mercato alcuni propri prodotti, e inviato una nota informativa ai clienti, a causa dell'"aumentato tasso di revisione" di tale prodotto.

L'azienda ha cioè notato che, a distanza di un certo periodo di tempo dal lancio del prodotto, il numero di complicanze che si presentavano era superiore rispetto a quanto atteso.

Tali complicanze si riferiscono alla sensibilizzazione agli ioni metallici da parte del paziente, possibilità già nota da tempo in chirurgia protesica (come menzionato anche nei miei articoli sull'argomento presenti in medicitalia).

Già in passato, altre case avevano ritirato dal commercio analoghi prodotti, a tribologia metallo-metallo, che avevano dato cattivi risultati.

A questo link è possibile leggere la nota ufficiale della Depuy in merito http://www.swissmedic.ch/recalllists_dl/03633/Vk_20100826_06-i1.pdf

 

Con questa nota tengo a specificare che nella nostra equipe le protesi di questa ditta NON SONO MAI STATE IMPIANTATE.

Voglio inoltre ricordare che, visto quanto emerso in passato, tutte le aziende oggi effettuano test specifici e ricerche sulla qualità dei materiali molto rigorosi per evitare questo problema.

E' anche noto che il rischio di incidenza di questa complicanza può anche essere ridotto, in sala operatoria, grazie all'attento posizionamento spaziale reciproco delle componenti, in maniera da ottimizzare la distribuzione dei carichi e ridurre il rischio di produzione di ioni.

Una tecnica che abbiamo messo a punto e che routinariamente utilizziamo per raggiungere questo obiettivo, prevede di eseguire l'impianto femorale PRIMA dell'impianto acetabolare.

Classicamente si esegue prima l'impianto acetabolare, in quanto la tecnica è più semplice.

Ma, mentre la posizione dell'acetabolo può essere facilmente gestita dal chirurgo, la posizione dello stelo femorale è spesso condizionata dalla morfologia del femore.

Impiantando quindi il femore PER PRIMO, è possibile posizionare successivamente l'acetabolo sulla base della posizione "obbligata" dello stelo, migliorando in questo modo la congruenza reciproca delle componenti.

Data pubblicazione: 25 gennaio 2011

Autore

emanuele.caldarella
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2003 presso Università degli Studi di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 3723.

Specialista in chirurgia ortopedica mini invasiva con oltre 15 anni di esperienza e più di 700 interventi eseguiti come primo operatore. Formazione avanzata in chirurgia protesica del ginocchio e dell'anca, con stage presso centri di eccellenza come l’Istituto Clinico Humanitas. Responsabile di unità operativa dedicata, esegue circa 200 interventi all’anno tra Milano, Pavia e Roma, garantendo competenza e innovazione nelle tecniche chirurgiche.

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