Vaccinazione per lo pneumococco e riduzione delle polmoniti
Le vaccinazioni rappresentano da sempre un motivo di dibattito aperto tra i Colleghi e tra tutti i genitori; spesso un senso di paura irrazionale o meno permane nella popolazione giustificata o meno sulla necessità di eseguire questa o quella vaccinazione.
LO STUDIO DEL NEW ENGLAND JOURNAL OF MEDICINE
Uno studio appena uscito sulla piu’ importante rivista di medicina internazionale N Engl J Med (Griffin MR, et al. 2013;369:155-63) dimostra una significativa riduzione dei ricoveri per polmonite negli USA nei bambini sotto i due anni e negli anziani ultrasettantenni a distanza di 10 anni dall’introduzione del vaccino antipneumococcico PCV-7.
Di qui la raccomandazione circa l’importanza ad eseguire questa vaccinazione anche nei bambini. Nello stesso tempo bisogna anche rilevare lo straordinario aumento, in tutto il mondo, a seguito della vaccinazione PCV-7 dell’empiema e delle polmoniti complicate da Pneumococco. Cio’ significa che se è vero che la vaccinazione ha nettamente ridotto il numero di polmoniti e ricoveri da polmoniti, nello stesso tempo, ha selezionato una serie di batteri resistenti responsabili di infezioni molto gravi.
Di qui rimane sempre l’opportunità o meno di vaccinare a 3,6,9 mesi di vita tutti i lattanti insieme alla vaccinazione esavalente che viene offerta di routine. La tendenza da parte della maggior parte delle ASL è quella di offrire gratuitamente su larga scala questo tipo di vaccinazione a tutti i bambini. Sull’opportunità e sull’utilità o meno il consiglio comunque ai genitori è quello di confrontarsi sempre con il proprio pediatra e di discuterne, tenendo presente il tipo di bambino, l’età, la frequenza o meno della comunità infantile ecc……
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI