Il web facilita gli incontri amorosi, ma i “siti di incontri” funzionano davvero?

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Le relazioni tra gli esseri umani, oggi hanno cambiato veste.
Dal datato corteggiamento, dal tempo dell’attesa, dal numero di telefono, timidamente lasciato a destinazione, siamo passati alla bacheca di Facebook, alla spasmodica ricerca online della persona che magari fa ancora battere il cuore e, se l’altro\a accetta, viene prontamente ammesso come “amico”, il quale avrà immediatamente accesso a tutta una serie di dati personali, di immagini, di pensieri, di intime confessioni, di dati più che sensibili, che l’etere rende pubblici e condivisibili.

I “rapporti virtuali” e le coppie che si “tecno-concedono” prima di conoscersi realmente, sono sempre più in aumento ed i single( che io preferirei definire “soli”, più che single), sembrano preferire i siti di incontri, più che la ricerca dell’anima gemella con modalità tradizionali.
I siti di incontri oggi, spopolano il web, prevedono una semplice iscrizione, non sempre corredata da una verifica dei dati personali e la caccia all’altro/a è aperta.


- Per quale motivo, oggi, i giovani e non, preferiscono il web ai rapporti tradizionali?
- Cosa si cela dietro questo importante cambiamento di modalità di corteggiamento?
- Cosa spinge i giovani, i quali dovrebbero fare rima con spensieratezza, allegria, spregiudicatezza, fervore dell’età, a preferire il monitor di un pc e, scegliere la potenziale fidanzata, come se sfogliassero l’album delle figurine?

Ogni pretendente ed ogni potenziale partner single, inserisce nella migliore delle ipotesi la propria foto, il proprio curriculum erotico, i propri desideri, il proprio stile di vita ed il gioco è fatto.

La ricerca del partner perfetto ha inizio.

- E se questa sorta di pedigree con pregi e difetti, note personali, emozionali e sessuali, non corrispondesse a verità?
- Se fosse improntato su quello che noi clinici, chiamiamo “falso sé”( una rappresentazione di sé falsa, alterata, non aderente alla realtà psichica)?


Le modifiche epocali a cui siamo lentamente andati incontro, hanno sicuramente influenzato anche la sfera della sessualità e delle relazioni a due.
La lapidarietà dei tempi dell’etere, la frenetica corsa del quotidiano, lascia poco spazio al tempo dell’attesa, al tempo dell’altro, facendo transitare anche la scelta del partner, in una programmazione quasi di matematica memoria, senza sbavature e perdite di tempo alcuno.


- Ma quanti amori virtuali transitano poi al reale?
- Quanti partners, magari scelti sulla base della foto, delle peculiarità psico-fisiche, di quante “emozioni virtuali” ha fatto ancora provare, transitano poi, ma soprattutto sopravvive nel mondo reale?
- Inoltre quante volte il partner “virtualmente scelto ed amato”, corrisponde poi a quanto provato?

L’etere ha sicuramente facilitato la comunicazione, ha favorito lo studio, la ricerca, gli incontri e, contiene in sé tantissime sfaccettature positive e propositive, ma a mio avviso per quanto riguarda la sfera affettiva-emotiva e relazionale, forse oggi in alcuni casi, rappresenta una “scelta difensiva” e non sempre voluta.

La modalità di corteggiamento via etere e la scelta del partner perfetto tramite i siti di incontri, credo possa celare grandi quote di insicurezza e disagi relazionali, facendo transitare la fase ,forse più emozionante della scelta dell’altro, in una sorta di asettica e ragionata ricerca, scevra dalla fisicità, dagli odori, dalla sensorialità, dalle smorfie e tipiche espressioni, che il web obbligatoriamente azzera.

Bibliografia:
“I nuovi comportamenti amorosi” Prof.Pasini Oscar Mondadori editore



Data pubblicazione: 14 ottobre 2012 Ultimo aggiornamento: 05 novembre 2012

3 commenti

#1
Foto profilo Utente 404XXX
Utente 404XXX

Al netto dell'innumerevole quantità di profili fake che ci spopolano in rete, i siti per incontri funzionano soltanto per chi viene accettato dal punto di vista esteriore rispetto ai canoni estetici.
Chi si ritrova "solo", come dice lei, nella vita reale,lo è proprio perché non riesce a trovare una partner.
Questo meccanismo di selezione naturale vale sia per gli uomini che perle donne.
Quindi chi riesce a superare i canoni estetici minimi richiesti, può eventualmente conoscere delle persone dell'altro sesso, altrimenti non si riesce a concludere assolutamente nulla.
Inoltre, la presenza di un elevato numero di potenziali "candidati" di entrambi i sessi fa sì che si inneschi un processo di aumento esponenziale e innaturale delle pretese richieste: gli uomini cercano le donne più giovani e attraenti, le donne soltanto gli uomini più virili e aitanti.
Quindi, per correggere la sua affermazione, la risposta è: sì, questi siti funzionano. Ma soltanto per poche persone, ovvero quelle che non hanno alcun tipo di lacuna o difetto esteriore.

#2
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

"Quindi, per correggere la sua affermazione, la risposta è: sì, questi siti funzionano. Ma soltanto per poche persone, ovvero quelle che non hanno alcun tipo di lacuna o difetto esteriore."

Gentile utente,
La ringrazio per essere intervenuto, ma mi consenta di dissentire dalle sue affermazioni così perentorie.
Il web non facilita gli incontri solo per i belli, ma anche per i soli, i fragili, gli insicuri... mascherati da un "falso se" e tutelati dall'anonimato.
Poi, come per tante altre cose che riguarda la psiche e le relazioni, ogni situazione va analizzata individualmente

#3
Foto profilo Utente 404XXX
Utente 404XXX

Gentile Dottoressa, rispetto naturalmente la sua opinione e mi fa piacere poter discuterne con lei, ma le faccio notare che il numero di "soli, fragili e insicuri" che ottengono risultati sul web è talmente esiguo da rappresentare un'eccezione che non può avere rilevanza statistica né sociale.
Giustamente sarebbe sbagliato generalizzare a prescindere: ogni situazione dipende dalle situazioni personali. Ma ad accomunare le persone che non ottengono risultati sono praticamente sempre le medesime ragioni: inadeguatezza fisica e metodologia di approccio errata. La combinazione di entrambi gli elementi sfavorisce ancor di più la possibilità reale o concreta di ottenere dei risultati.
Le garantisco che ci sono dei casi in cui non sarebbero sufficienti migliaia se non decine di migliaia di tentativi, perché alcuni individui non posseggono proprio il talento o il dono di "piacere al sesso opposto". Si tratta di affinità chimiche che del resto avvengono anche nel regno animale, è così che la natura determina la sua naturale selezione della specie.
L'anonimato consente a chiunque di mettersi alla prova, ma inevitabilmente si arriva a pagare il conto di fronte ai risultati che si ottengono.
In sostanza, ritengo che il web sia uno strumento utile soltanto per chi non ha comunque alcun tipo di problema nella vita reale, anzi: diventa una scorciatoia per poter aumentare le proprie conoscenze.
Ma per chi ha situazioni di disagio, fisico o caratteriale o comportamentale, il web non risolve loro alcun tipo di problema, anzi: rende semmai più evidente la loro problematica.

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