La paura come una malattia?

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Dr. Amleto Petrarca Psicologo, Psicoterapeuta

La paura solitamente è definita come un'emozione che ha origine  nell'istinto, nella pulsione indispensabile per la sopravvivenza in una determinata situazione di pericolo.

E' causa di fenomeni che modificano comportamenti permanenti, identificate come sindrome ansiose. Questo accade negli attacchi di panico, quando il pericolo non è più reale, ma si ha solo la percezione.Quindi si ha un timore, una paura che  situazioni apparentemente normalissime , di quotidianità, possano in realtà sfociare in qualcosa di estremamente pericoloso, come uscire di casa, fare un pò di shopping in un centro commerciale, guidare una macchina, ecc... La persona a questo punto preferisce rimanere sola, rinchiudersi in casa, per sopperire questa paura.

A questo punto la domanda sorge spontanea: la paura è un'emozione o una malattia?

La faccia della paura si manifesta in modo caratteristico, occhi sbarrati, bocca aperta, fronte aggrottata, sopracciglie avvicinate. La tensione eccessiva porta l'individuo all'immobilità, l'attenzione è focalizzata su quella porzione di esperienza.

Sul versante fisiologico c'è un'attivazione del sistema nervoso autonomo parasimpatico, abbassamento della pressione del sangue, aumento del battito cardiaco e della tensione muscolare, dilatazione delle pupille.

Per non parlare del contagio della paura, o della paura che uccide, per esempio una persona che è immobilizzato dalla diagnosi di un tumore, e quindi incapace di combatterlo, con la speranza, con l'ottimismo, con la fiducia di potercela fare. Tutto spento dalla paura.

La paura che uccide l'atleta, incapace di vincere.

Diversi medici hanno riscontarto che esami del sangue effettuati su soggetti , delle aree terremotate, eseguiti il 21 maggio 2012, erano completamente sballati!

 

 

Data pubblicazione: 22 ottobre 2012

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