Masturbazione maschile: ci sono metodi giusti e metodi sbagliati? La TMS

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Molti utenti maschi, scrivono a noi clinici, per sincerarsi sulla normalità o disfunzionalità della pratica dell'autoerotismo. Si informano sulla possibile frequenza, convivenza all’interno di una vita sessuale/di coppia e, sulle modalità, sane, disfunzionali, soggettive, giuste o sbagliate.

Dalla caduta di capelli, alla dimensione del peccato di ancestrale memoria, alla censura di stampo cattolico, siamo passati ad una normalizzazione e soprattutto accettazione dell' auotoerotismo, come momento sano e ludico di incontro con la propria sessualità, come fase importante della crescita psico-sessuale e come training per la conoscenza dei soggettivi percorsi che portano al piacere sessuale.

Con questo articolo però, vorrei affrontare un altro aspetto relativo alla masturbazione maschile, che è quello della sua modalità.
Molti giovani, per educazione rigida ricevuta, per un aspetto estremamente moralistico e spesso sessuofobico, praticano l'autoerotismo, con delle modalità non proprio consone alla risposta sessuale.

Alcuni sviluppano forme di “autoerotismo alternativo”, come quello che consiste nell’assumere una posizione “prona”, a pancia in giù sfregando i propri genitali su tessuti o altro con lo scopo di raggiungere l’orgasmo. Questa modalità, nel loro immaginario e soprattutto nella loro coscienza, viene vissuta come sicuramente meno "voluta”, meno attiva e più passiva, tralasciando totalmente l’aspetto della manualità e delle sensazioni di intensità crescente.

Quando poi nel tempo, questi giovani uomini, saranno in procinto di vivere una possibile forma di intimità con una potenziale partner, si troveranno a fare i conti, con un passaggio da una dimensione di esclusivo “piacere solitario” a quello “condiviso”, ancor più complesso e difficoltoso.

La dimensione del piacere, dal punto di vista tattile, dell’intensità crescente, della modulazione manuale dei genitali, è ancor di più sconosciuta e spesso impossibile da raggiungere.

Le variabili che concorrono a questo blocco del piacere sono psichiche, relazionali e da cattivo apprendimento sessuale, infatti oltre alla capacità di lasciarsi andare all’altro\a, dovranno imparare altre forme di piacere genitalico, correlate a modalità del tutto inesplorate.

Cedere lo scettro del comando del piacere sessuale alla partner, alle sue mani, alle sue arti amatorie, alla sua psiche, al suo corpo, con “simbolismi e luoghi del piacere”, diventa difficile ed estremamente complesso.

Tra i pazienti che seguo per eiaculazione ritardata/anorgasmia, frequentemente nella loro storia clinica, la masturbazione avviene con modalità “non manuali” ed adeguarsi ad “altro”, come la partner e l' ambiente vaginale, diventa un percorso ad ostacoli, più le ovvie cause psichiche, intrapsichiche e relazionali, che correlano con l' anorgasmia dell' uomo.

Nella loro storia clinica, esiste un “apprendimento disfunzionale”, che ha strutturato una memoria corporea sia del piacere, che delle sue modalità.

 

Esiste una memoria corporea del piacere?
Sicuramente si.
Una sorta di apprendimento disfunzionale, ormai strutturato, che tende poi a compromettere e danneggiare la capacità di provare piacere in un rapporto sessuale. I genitali maschili infatti, "imparano" ad essere stimolati in modo sbagliato, con una forte pressione alla sua base anziché con lo scorrimento e la pressione del pene sulle pareti della vagina nella forma più naturale.

Questo disturbo, poco trattato nella letteratura andro-sessuologica italiana, viene molto approfondito in quella americana e prende il nome di TMS: “traumatic masturbation syndrome” (letteralmente: sindrome masturbatoria traumatica).

Il Dr. Wardell Pomeroy, famoso psico-sessuologo americano, blasonato sul piano scientifico e coautore di Kinsey, ha molto studiato questa sindrome, ed ha stimato che la masturbazione prona, si aggira intorno al 5-10%, una percentuale non affatto trascurabile.

Il Dr. Michael Perelman (2004), psichiatra ed urologo, della Cornell University, affronta questa problematica maschile, enfatizzando le conseguenze controproducenti sia per il mantenimento dell’eccitazione\erezione, che per la conseguente risposta orgasmica, spesso compromessa e\o assente ed ovvie conseguenze sulla possibilità di concepire naturalmente.

 

Cosa fare in questi casi?
Visita andrologica, per valutare se questa modalità di autoerotismo è compensatoria di qualche anomalia, una fimosi o un’impossibilità praticare la masturbazione ortodossa.
Valutare, in sede di visita andrologica, se avviene un corretto scorrimento del prepuzio sul glande, quindi se trattasi di un’ “abitudine compensatoria” di una problematica organica.

Escluse cause organiche, diventa indispensabile, effettuare una diagnosi clinica delle altre cause: psichiche, relazionali, sessuologiche, religiose, da cattivo apprendimento sessuale, ecc …..che concorrono all’insorgenza ed al mantenimento del disturbo sessuale, al fine di restituire al paziente la capacità di amare ancora, per una sessualità sana, ludica e vissuta con tutte le sue declinazioni e sfumature.

Data pubblicazione: 13 marzo 2013 Ultimo aggiornamento: 07 maggio 2015

37 commenti

#1
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Utente 295XXX

Ma questo articolo non risponde alle domande di tanti gionvani: i gay che hanno probabilmente molto più dubbi degli etero, in quanto vivono la propria sessualità molto più occulta come si sa.
Suggerirei ai protagonisti di andare oltre alle loro tradizionali spiegazioni.

#2
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
L' articolo credo sia estendibile ad etero ed a gay, non vedo la differenza riguardante la sessualita' , se non l' oggetto del desiderio.
Personalemente non credo che un uomo omosessuale non si possa identificare in queste eventuali problematiche, nel caso le avesse.
Non vivra' la sua inimita' con una donna, ma l' autoerotismo o i rapporti tra due uomini, non credo cambino in qualcosa .
La dimensione della segretezza e' altro dal contenuto dell ' articolo.
Cordialmente

#3
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Utente 295XXX

ho superato i 50,E per motivi vari(prima disoccupato,poi vivendo a casa dei miei,educazione rigida e bacchettona,bassa autostima personale,timidezza alle stelle,da sudare fredddo alle mani,l'unica soddisfazione sessuale,è stata la masturbazione,coadiuvata,prima dalla stampa,ora da internet.Il mio lavoro(che da oltre 20 anni è arrivato finalmente,da poco in forma stabile)tecnico informatico_amministrativo nella Sanitò A,S.U.R.;ora mi ritrovo ancora a casa,avendo la possibilità di una cas mia,ma non avendo il coraggio di conoscere,colleghee/o ragazze con cui avere una san storia,finalizzata,ecc,ecc,penso di non avere i requisti minimi,tipo:lunghezza,durezza,tempo,e sicurezza di fare delle figuracce,la prima volta che dovesse succedere.Vorrei tanto formarmi una famiglia per mio conto,e lasciare i famigliari,ma non sò se ne sarò capace.Aiuto.

#4
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
da quanto leggo di Lei,sembra che l'ambito lavorativo, sia stato centrale rispetto all'ambito affettivo\relazionale\sentimentale, forse messo un pò da parte, per timidezza, scarsa autostima, inesperienza ed educazione ricevuta.

Passare dall'autoerotismo, che nel suo caso sembra essere "difensivo" e chiramente sostitutivo di una vita a due,alla dimensione diadica, sicuramente non è semplice, ma possibile.

Nelle strutture pubbliche, che lei conosce, ci sono validi psicologi, che potrebbero essere indicati per una consulenza e\o percorso psicoterapico.

Le insicurezze ed inibizioni sentimentali\sessuali, potrebbero lasciare il posto ad un nuovo e più funzionale equilibrio, tra introversione e coppia.
La vita sessuale,accompagnata e nutrita dal coinvolgimento, va ben oltre i "requisiti minimi" di cui lei parla, non esistono standard universali, ma "coppie", sentimento, coinvolgimento, amore, passione, desiderio, fantasia ...e tantissimo altro.
Cari auguri

#5
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Utente 109XXX

Gentile dottoressa,
devo dire che ho trovato particolarmente interessante il suo articolo per la mia situazione.
In pratica quello che lei chiama "autoerotismo alternativo" è la mia prassi. Non sono mai giunto a risultati con il classico metodo manuale, anche in passato sforzandomi.
Ora, ero stato anche da un andrologo/urologo in passato. Dunque da escludere qualsiasi causa fisica/organica.
Feci presente al dottore questa mia predisposizione nella masturbazione e lui mi disse che era normale, e che ogni individuo ha modi diversi per raggiungere il piacere. Lei parla invece di disfunzione dell'apprendimento..e mi sono venuti dei dubbi.

Mi ritrovo anche in un altro punto dell'articolo dove parla del fatto che chi sviluppa queste forme di erotismo alternative (nel mio caso da piccolo era il letto adesso altre superfici) può avere problemi di eiaculazione tardiva, essendo questa un'altra cosa che mi capita sebbene non tutte le volte, ma comunque tendo a durare molto durante un rapporto sessuale. Aggiungendo pure che la masturbazione della partner attuale che in passato nei miei confronti non ha mai portato ad effetti finora.
Banalizzando un po': disfunzione, problema come dice lei o mere prassi alternative nella norma?
PS: Non ho avuto un'educazione rigida direi, ne riscontro ansia da prestazione, problemi a socializzare si però e una non facile adolescenza, anche se non vedo in che modo questo potrebbe influire su tutto!

Un cordiale saluto

#6
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Utente 109XXX

Non so se sia utile ai fini del discorso, ma ho 24 anni!

#7
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Ragazzo,
da qui e senza conoscere la sua storia di vita e sessuale è difficile comprendere cosa e come gli eventi della sua vita\infanzia\adolescenza, abbiano influenzato la sua sessualità.

L'autoerotismo alternativo però, quando non ha un'etiologia organica, ne ha svariate psichiche e questo apprendimento dei sentieri che portano al piacere , come lei stesso mi conferma, creano alla lunga problematiche sia nel "piacere condiviso", che nella tempistica eiaculatoria, vertendo sempre di più verso un eiaculazione ritardata e\o anorgasmia.

Non è sostituendo le sua modalità, ormai collaudate, alla partner che si risolve il problema, ma affrontando le cause psichiche, spesso poliedriche, che correlano con la sua sessualità.

Cordialmente

#8
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Utente 109XXX

Gentile dottoressa,
lei mi consiglia dunque un sessuologo? Ormai non vivo questa cosa come un problema, anzi a suo tempo le rassicurazione dello specialista sul fatto che non stavo facendo niente di anormale e di strano, nonchè il suo articolo che lascia intendere che sia una pratica affatto rara, fortifica in me questo pensiero.
Il fatto di durare di più nei rapporti mi rende anche soddisfatto da un certo punto di vista, credo sarei rammaricato invece avessi problemi di eiaculazione precoce e/o problemi di erezione.

Semmai la mia curiosità è un'altra, a prescindere da eventuali diagnosi soggettive/storiche. Dovrei abituarmi e sforzarmi di praticare un autoerotismo classico abbandonando queste forme alternative? E che ruolo può avere la partner, passando dal terreno individuale al rapporto a due?

PS: Non sostituisco queste modalità al confronto con la partener, le due cose convivono insieme e ne voglio rinunciarvi!

#9
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Dr.ssa Valeria Randone

Personalmente non Le suggerisco nulla e nessuno.
Soltanto se la problematica dovesse invalidare la sua coppia e qualità di vita sessuale, forse dovrebbe analizzarla con uno specialista.
Ma se come dice lei, le due modalità "coesistono" serenamente e, lei riesce a provare piacere con la sua partner, non mi sembra ci siano problematiche importanti

#10
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Utente 109XXX

Ritiene sempre che questo tipo di autoerotismo sia in sè un'anomalia sempre?
Dal suo articolo sembrerebbe trasparire questo però...

#11
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Dr.ssa Valeria Randone

Ritengo che sia una " modalità alternativa" , poco consona alla successiva modalità ortodossa, quindi a " due" e coitale.
Ritengo inoltre, che dietro ogni forma e manifestazione di sessualità, ci siano sempre delle motivazioni " altre" rispetto all' aspetto concreto, quindi aspetti educativi, di censura, di cattivo apprendimento sessuale, intrapsichici, relazionali, ecc.......si intersecano tra di loro, dando vita al " sintomo" sessuale .
Ma quello che ritengo io, va sempre calibrato ed integrato alla sua " unica e personale" storia di vita, emotiva e sessuale

#12
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Ex utente

Gentile dottoressa,
Ho trovato particolarmente utile, ho praticato queste forme ti autoerotismo fin dalla prima volta, poiché visto che dovevo essere circonciso e per molto tempo non ho avuto il coraggio di confidarmi con i miei genitori non riuscivo a provare piacere con il metodo classico. Anche dopo la circoncisione ho continuato con questo metodo poiché con il metodo normale dopo un po' di tempo non provando piacere,dopo un po' mi si affloscia. Recentemente ho avuto un rapporto di intimità con la mia partner però mi è successa la classica cosa visto che non provavo piacere dopo poco non avevo più l' erezione. Volevo chiedere se questo metodo di autoerotismo da problemi in un rapporto completo e sopratutto se in qualche modo posso ritornare come una normalissima persona a provare piacere con il normale metodo. Vista la mia età 18 anni mi sentirei un po' a disagio a dover andare da un andrologo per questo mi sono rivolto qua.
Grazie Alessio

#13
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Dr.ssa Valeria Randone

Mi fa piacere che lei abbia trovato interessante ed utile il mio articolo, ma rappresenta solo il primo step per prendere coscienza di avere un problema/ difficoltà , poi le diagnosi e cure le devono fare i clinici.
La mancanza di eccitazione, porta un deficit ettivo, quindi tutta una serie di difficoltà per poter portare a termine un rapporto e per vivere serenamente e con modalità ludiche la vita intima/ sessuale .
Sanate le cause organiche , poi andranno analizzate quelle psichiche correlate alla masturbazione " alternativa" , inoltre solo chi avrà il piacere di occuparsi della sua saute sessuale, potrà trovare con e per lei, le soluzioni per ricondurla all' autoertismo tradizionale....
Cari auguri

#14
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La ringrazio per la sua risposta, non mi è molto chiaro come sanare le cause "organiche" , secondo lei in questo caso conviene rivolgersi ad un andrologo ?
Grazie Alessio

#16
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Utente 310XXX

Gentile dottoressa,
ho trovato molto interessante il suo articolo perchè tratta un mio problema:da sempre riesco ad ottenere l'orgasmo masturbandomi a pancia in giù strusciando contro una superficie:letto,pavimento,ecc...con il metodo tradizionale neanche a pagarmi....questo non mi creava problemi fino quando sono arrivato ad avere rapporti sessuali,in questo caso l'erezione c'è senza problemi,riesco ad indossare il preservativo,la libido c'è ma meno rispetto a quando mi masturbo ma questo suppongo sia dovuto a cause psicologiche essendo io molto emotivo e ansioso...il problema è la mancata eiaculazione,nè in vagina,nè con altri metodi,il godimento all'inizio è alto,ma non c'è un crescendo che porta all'orgasmo....sono determinato a risolvere il mio problema,dal momento che esigo una vita sessuale di buona qualità,avendo lo stimolo verso il sesso femminile,la ringrazio della cortese attenzione.....

Giampiero

#17
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Gentile dottoressa,
ho trovato molto interessante il suo articolo perchè tratta un mio problema:da sempre riesco ad ottenere l'orgasmo masturbandomi a pancia in giù strusciando contro una superficie:letto,pavimento,ecc...con il metodo tradizionale neanche a pagarmi....questo non mi creava problemi fino quando sono arrivato ad avere rapporti sessuali,in questo caso l'erezione c'è senza problemi,riesco ad indossare il preservativo,la libido c'è ma meno rispetto a quando mi masturbo ma questo suppongo sia dovuto a cause psicologiche essendo io molto emotivo e ansioso...il problema è la mancata eiaculazione,nè in vagina,nè con altri metodi,il godimento all'inizio è alto,ma non c'è un crescendo che porta all'orgasmo....sono determinato a risolvere il mio problema,dal momento che esigo una vita sessuale di buona qualità,avendo lo stimolo verso il sesso femminile,la ringrazio della cortese attenzione.....

Giampiero

#18
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Dr.ssa Valeria Randone

Giampiero,
La problematica della Tms, è molto frequente tra i giovani, necessita più d' una diagnosi, come avrà letto nel' articolo ed escluse le cause organiche, si procederà con la disamina e risoluzione di quelle psichiche correlate alla poliedrica sfera della sessualità .
Saluti

#19
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Utente 310XXX

Gentile dottoressa,
la ringrazio per la tempestività con cui mi ha risposto,quindi cosa mi consiglia?una visita andrologica,psichica,mi suggerisca quali possono essere i passi per risolvere il problema,in più volevo sapere se ci sono casi analoghi che poi si sono risolti....grazie ancora dell'attenzione.

Giampiero

#20
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Dr.ssa Valeria Randone

Giampiero,
Quando si tratta di salute sessuale e riproduttiva maschile, la valutazione andrologica andrebbe sempre effettuata.
Come psico/ sessuologa mi occupo stabilmente di questa difficoltà sessuale e le confermo, che se adeguatamente e precocemente diagnosticata e curata, è risolvibile .
Saluti

#21
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Utente 310XXX

grazie ancora della risposta,farò a breve una bella visita andrologica per sanare qualsiasi difetto fisico,successivamente qualora non vi siano cause organiche,sarà lo stesso andrologo ad indirizzarmi o cosa?non sono giovanissimo,ho circa 30 anni,ma neanche vecchio per chiudere qua la mia vita sessuale,sono determinato,penso e spero di essere ancora in tempo,non voglio più aspettare,la ringrazio ancora della cortese attenzione.

Giampiero

#22
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Dr.ssa Valeria Randone

Non posso che confermare quanto le ho già detto, non sò cosa le consiglierà l' andrologo, ma in ogni caso può sempre decidere lei da quale professionista andare .
Saluti

#23
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Utente 310XXX

grazie mille della risposta,avrei un'ultima problematica,però questa è una mia fisima:spesso si dice che le dimensioni del pene non sono tutto ma nella sessualità ci sono molti fattori e va bene,però sarei felice di avere un pene di buone dimensioni per la mia sicurezza psicologica,le chiedo con una risposta schietta se un pene in erezione misura a seconda del grado di eccitazione dai 14,5 ai 15,3 cm e queste sono le mie misure,fa la sua misura e soprattutto se è pienamente nella normalità,grazie mille e un saluto caloroso.

Giampiero

#24
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Dr.ssa Valeria Randone

Giampiero,
Questa non è la sede consona per una consulenza.
C ' è una notevole differenza tra l' aspetto estetico e quello funzionale.
Se le fasi della risposta sessuale sono tutte presenti e funzionanti, cioè fase del desiderio, fase dell' eccitazione e fase dell ' orgasmo, il suo disagio potrebbe correlare con un quadro di dismorfobia peniena o sindrome da spogliatoio.
Inoltre la risposta sessuale femminile, non è dimensioni maschili correlato .
Quando andrà in consultazione discuterà anche di questo con chi si occuperà di lei.

Le allego questa lettura per rassicurarla circa la risposta sessuale femminile

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html

#25
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Utente 312XXX

gentile dottoressa
sono un ragazzo di 22 anni ho il frenulo corto e per questo dovrò subire un'intervento... fino a qui tutto ok (2)problema: ho il pene curvo verso il basso l'ho detto all'andrologo, mi ha detto che non importava molto (non mi ha neppure chiesto quanto curvo!!!)anche se a me non sembra anzi direi che è un problema abbastanza grave. (3)problema ho una masturbazione credo unica perché non uso il metodo classico e neanche il metodo di "strusciare " il pene sul letto ;il mio è... con la mano destra prendo il pene sotto il glande e struscio il glande che rimane coperto dal prepuzio sul palmo della sinistra con molta energia .ho provato in tutti i modi ad usare il metodo classico ma il "filetto" tira troppo quindi spero tolto il dente tolto il dolore ... comunque la mia preoccupazione é la masturbazione sbagliata e la curvatura verso il basso cosa devo fare? (ps) ho fatto sicuramente molti errori di ortografia ,non sono mai stato un genio a scuola ...
mattia

#26
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Mattia,
Nessun errore stia sereno....
Ad operazione avvenuta, dovrebbe risolvere il problema meccanico.
Dell' altro aspetto correlato alla curva del pene, è l' andrologo il clinico di riferimento per un' accurata diagnosi.
Per quanto riguarda l' autoerotismo, se dovesse persistere con queste modalità si rivolga ad uno psicologo/ perfezionato in sessuologia, potrà comprendere le cause del mantenimento della problematica.
È possibile però che a problema organico rientrato, lei potrà avere accesso ad una sana e ludica vita sessuale.

#27
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Utente 312XXX

la ringrazio dr.ssa Randone per la sua tempestività
l'intervento al frenulo non so ancora quando lo effettuerò perché ho eseguito la visita un mese fa circa, quindi aspetto con ansia la chiamata dall'ospedale per confermare la data dell'intervento, comunque chiederò consigli anche al medico mentre pratica l'incisione ...avrei ancora una domanda (4) per ora ho avuto un rapporto di tipo orale, il problema e che dopo circa 1 ora e finita l'erezione senza eiaculazione, la causa potrebbe essere il fastidio incessante del frenulo oppure la mia masturbazione sbagliata o semplicemente la partner inesperta? se dovessi avere un rapporto completo potrebbe succedere la stessa cosa prima di subire l'intervento (si e presentata un'occasione imperdibile e non vorrei fare la stessa fine dell'altra volta... quindi colgo l'occasione oppure è meglio aspettare ?

#28
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Dr.ssa Valeria Randone

Solitamente il calo dell' eccitazione correla con l' assenza di un' adeguata stimolazione, che a sua volta può essere indotta dalla poca esperienza, dalla partner, dalle dinamiche psichiche e relazionali e dal' autoerotismo ' alternativo" , che insegna a psiche e soma un piacere " altro" dal' ortodosso.

#29
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Utente 392XXX

Salve, ho letto il suo articolo e mi sono preoccupato, perché io mi sono sempre masturbato in posizione prona. Premetto che ho 18 anni e rapporti sessuali non ne ho mai avuti. Intorno agli 8-9 anni ho iniziato a strusciarmi ripetutamente contro il materasso. Ovviamente la pubertà non era ancora cominciata, per cui non eiaculavo e tutt'al più il mio pene diventava un po' rosso. Poi, qualche anno dopo, è diventata masturbazione vera e propria e da allora ho sempre fatto così. Naturalmente già alla medie, parlando con amici, ho saputo che loro si masturbavano in un altro modo, ma a dire il vero lo trovavo un metodo alquanto stupido: perché sedersi su un water e fare su e giù con la mano, quando i rapporti sessuali avvengono proprio nella posizione in cui io mi masturbavo? Col passare del tempo ho affinato la tecnica. Ho iniziato a mettere un fazzoletto tra il pene e il materasso per evitare di sporcarlo, poi uno piegato, due, due piegati man mano che la quantità di sperma aumentava. A un certo punto mi sono reso conto che mi dava più piacere farlo su un cuscino, poi che il piacere era maggiore tenendo le mani sotto il cuscino e premendo. Fino a un certo punto non tenevo il glande scoperto, poi ho iniziato a tirare indietro il prepuzio scoprendo completamente il glande e questo mi ha dato più soddisfazione. Inoltre all'inizio tenevo il pene sostanzialmente fermo e lo muovevo solo leggermente a destra e a sinistra, in seguito ho iniziato a strusciarlo avanti e indietro come in un rapporto sessuale vero. L'altra tecnica invece l'ho provata solo una volta, ma non sapevo bene come fare e non volevo sporcarmi le mani, per cui ho lasciato perdere quasi subito. Lei pensa che questo in futuro possa avere gravi conseguenze come l'eiaculazione ritardata?

#30
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
Come può notare la lettura è molto seguita, in quanto la problematica è davvero poco conosciuta ma al contempo molto frequente.
Dirle sin da adesso se svilupperà un'eiacualzione ritardata, è impossibile, ma suggerirle di approfondire la sua condizione organica e psico/sessuologica credo che sarebbe indicato.

Un cordiale saluto.

#31
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Utente 300XXX

Carissima dottoressa Randone, sono lieto che finalmente qualche professionista in Italia stia scoprendo la TMS. Sono stato tra quei ragazzi che alle prime esperienze hanno sperimentato l'anorgasmia. Pensai subito che il disturbo potesse essere correlato alla modalità insolita con cui mi masturbavo, e, girovagando qua e là per internet, mi imbattei in qualche pagina in inglese che parlava della TMS (in italiano nessuna traccia) . Mi fa piacere sapere che il dibattito stia arrivando in Italia grazie alla sua voce, sicuramente più autorevole della mia. E sono lieto di aver dato io stesso un piccolo contributo per far conoscere il nome di questa sindrome. Non posso, infatti, non notare come la parte del suo articolo "esiste una memoria corporea del piacere?" sia ispirato in maniera consistente a quello che scrissi nel 2011 sul portale di yahoo answers in risposta alla domanda di un utente https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20110626083308AAFbqOy . Quel "Lorenzo91" sarei proprio io.

#32
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Dr.ssa Valeria Randone

Genrile Utente,
mi occupo di sessuologia veramente da tanto tempo ed adesso anche di questa disfunzione sessuale cosi poco conoscouta in Italia, come giustamente ha fatto notare lei.

Il temine "memoria corporea del piacere" appartiene a me ed ai miei scritti da sempre, appare infatti più volte nei miei scritti, consulti - veramente tanti - ed anche nei miei libri, non credo di essermi ispirato a lei.

Cordialmente.

#33
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Utente 300XXX

Non mi riferivo esattamente a quel termine, che so essere suo, ma alla sorprendente somiglianza (per non dire uguaglianza) tra il mio e il suo scritto in: "i genitali maschili, infatti, " imparano" ad essere stimolati in modo sbagliato, con una forte pressione alla sua base anziché con lo scorrimento e la pressione del pene sulle pareti della vagina". L'unica sostanziale differenza l'utilizzo di "genitali maschili", invece di "pene", che rende peraltro inspiegabile l'utilizzo di "sua base" invece che "loro base" nel suo scritto. Ancora praticamente identica la frase "questo disturbo, poco trattato nella letteratura andro-sessuologica italiana, viene molto approfondito in quella americana e prende il nome di TMS:" traumatic masturbation syndrome" (letteralmente: sindrome masturbatoria traumatica)".
C'è una ciliegina sulla torta. La M in TMS propriamente sta per "masturbatory" e non "masturbation". Decisamente singolare il fatto che la mia "svista" si ritrovi fedelmente anche nel suo scritto.
Cordialmente

#34
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Dr.ssa Valeria Randone

Lei persevera nella sua fantasiosa teoria.

Lei prosegue e persevera con questa teoria davvero fantasiosa, potrebbe anche essere il contrario come spesso accade nei miei scritti.

Se lei fosse un clinico avrei di certo citato la fonte, ma non avrei di certo copiato da un forum non scientifico di pazienti o di utenti, o non si sa bene di chi.

Le ricordo inoltre che l'unico testo è americano ed è possibile, per pensate bene, che entrambi - per motivi diversi - abbiamo tradotto la stessa lettera


Un cordiale saluto

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