Il seno per la donna: simbolismi, sessualità e fragilità
Da Afrodite a moltissimi miti greci, l'immagine del seno è profondamente legata a un atavico ed inconscio "principio di fecondazione e nutrimento".
Il seno in tutte le popolazioni e latitudini, è un organo ricco di significati simbolici, rassicurante per la funzione del nutrimento della prole, quindi dell'allattamento, oltre che simbolo di coniugalità, erotismo e sensualità.
La ragazzina cresce giocando a fare la mamma ed emulando giochi di ruolo, che la facciano sentire donna.
Gioca a fare la donnina, indossando i tacchi alti della mamma e barcollando per casa, mette inoltre i mandarini nella canotta, immaginando di avere i seni come quelli di una donna adulta.
La crescita psico/sessuale della bambina attraversa svariate tappe di imitazione e di identificazione della figura materna.
Da adolescente, la ragazzina, si guarda frequentemente allo specchio, attendendo che lo specchio le rimandi un' immagine di sé più morbida, formosa e femminile.
Il seno, organo altamente simbolico, è il primo segnale di una "femminilità conquistata".
Oggi i media hanno sdoganato immagini di donne con seni grandi, come se abbondanza fosse obbligatoriamente sinonimo di bellezza; molte ragazzine oggi, chiedono spesso ai genitori un "seno più grande", come regalo per la promozione o per la loro maggiore età.
Il seno, soprattutto per le donne del sud, burrose ed abbondanti, rappresenta uno strumento di seduzione e di nutrimento e contribuisce enormemente a rinforzare immagine corporea ed autostima.
L' immagine corporea è un elemento centrale dell’ “identità sessuale" alla cui strutturazione
concorrono fattori biologici, psicosessuali e soprattutto relazionali.
Mantenendo uno sguardo attento alla sessualità femminile, possiamo notare quale ruolo svolge- soprattutto nella donna adulta - il seno, intimamente congiunto al suo più intimo significato erotico.
L’aspetto e la bellezza del seno, sono infatti di profonda importanza per il senso di femminilità, l’autostima, la fiducia in se stessa e la sensibilità erotica della donna.
Vediamo cosa accade nella psiche e nel corpo della donna quando il seno si ammala e deve andare incontro a controverse ed inevitabili mutilazioni.
Il seno, nell' immaginario femminile, è il vero perno attorno al quale ruota l' immagine corporea di una donna.
Una donna si identifica con il proprio seno, grande o piccolo che sia; questo è un aspetto fondamentale che non dovrebbe essere mai sottovalutato quando si affrontano problematiche come il cancro al seno o alte patologie che obbligano ad una "risoluzione chirurgica".
Solitamente dopo un' intervento chirurgico, la donna attraversa svariate fasi di dolore, di confusione e di ricostruzione della sua immagine allo specchio.
Il legame con il partner cambia per contenuti e per significati: la fisicità, unità al bisogno di sensualità, di attenzione e di tenerezza da parte del partner, diventano decisamente più impellenti ed assolutamente indispensabili.
Dopo l' intervento solitamente rimangono delle cicatrici sugli organi sessuali, queste sono in realtà "cicatrici dell'anima", che solo l' amore ed il tempo, potranno curare e rendere invisibili.
Una donna che dopo un vissuto nefasto di "amputazione e di ricostruzione", vivrà nuovamente la propria intimità/sessualità con il suo partner, dovrà fare sempre i conti con quei segni sul seno che, anche se sbiaditi o cicatrizzati, rimarranno sempre presenti a tinte forti sul suo cuore.
La ricostruzione chirurgica che avviene a posteriori, in realtà è una "ricostruzione psichica", una vera medicazione dell' immagine corporea.
Un discorso a parte va fatto per le donne che hanno vissuto un' isterectomia, altro intervento mutilante e dal profondo significato simbolico.
Affinché questo "cerotto dell' anima" possa peró medicare realmente la donna e la sua psiche, diventano indispensabili il tempo, la pazienza, l' infinito amore del partner e le sue successive conferme narcisistiche, al fine di ottenere una "riconquistata capacità di seduzione".
Bibliografia:
- Bellani M.L., Morasso G., Amadori D., Orrù W., Grassi L., Casali P.G., Bruzzi P., "Psiconcologia", Masson, Milano, 2000
- Orladelli E., Palazzoni G., Terribile D., Ferrarese D., "Seno buono seno cattivo", Alpes, Roma, 2009