Dolore al seno tipologie.

Il dolore al seno

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Dr. Stefano Limone Radiologo, Ginecologo, Senologo

Il dolore al seno è sicuramente uno dei sintomi maggiormente lamentati dalle donne.

Tensione mammaria premestruale

Per parlare di dolore del seno bisogna prima di tutto dare qualche cenno sul ciclo mestruale in quanto, la mammella, essendo organo bersaglio dell'ovaio, come l'utero, ne subisce influenze e modificazioni sulla base della sua attività.

Ogni ciclo mestruale, nella norma dovrebbe durare circa 28 giorni; in età fertile, l'attività dell'ovaio porta mensilmente a maturazione un follicolo che a metà ciclo, intorno al 14-18^giorno, dà luogo all'ovulazione: esplusione dal follicolo di una cellula uovo che si avvia nella tuba uterina per essere eventualmente fecondata.

In questa prima fase del ciclo che chiameremo estrogenica, si ha per l'appunto la produzione da parte dell'ovaio di ormoni estrogeni, la cui funzione è quella di stimolare la crescita cellulare dell'endometrio a livello uterino e delle cellule di rivestimento duttale all'iterno dei dotti mammari.

Dopo l'ovulazione la produzione di estrogeni da parte dell'ovaio diminuisce venendo gradualmente sostituita dalla produzione di progesterone da parte di quello che resta dal follicolo scoppiato, che così diventa corpo luteo mestruale.

La presenza del progesterone diversamente da quella estrogenica, non produce cellularità, ma nutrimento per le cellule che sono cresciute in seguito allo stimolo dalla precedente fase estrogenica. Tale nutrizione consiste nella produzione di gocciole di liquidi che si andranno a collocare negli interstizi e nelle cellule producendo un lieve turgore della mammella.

Ecco il primo sintomo della mastodinia che può comparire nella fase premestruale, quando le donne riferiscono questo dolore fastidioso che precede la mestruazione.

Solitamente si tratta di un fastidio, che però molte donne identificano con un vero e proprio dolore. E' chiaro che stiamo parlando di un dolore sicuramente fisiologico determinato come abbiamo detto dallo stiramento delle fibre nervose da parte del turgore delle strutture parenchimo-stromali indotto dal progesterone.

Vi potranno poi essere diversi livelli di dolore sulla base della sensibilità personale e/o anche sulla base dell'attività ovarica più o meno regolare che sia. Per esempio un ciclo lungo di 30-35 giorni ovviamente potrebbe dare un allungamento di questo periodo di tensione mammaria premestruale.

Con l'arrivo poi del flusso mestruale dovuto alla caduta degli ormoni, per la mancata fecondazione della cellula uovo, porterà alla scomparsa del dolore che solitamente avviene con i primi giorni del ciclo mestruale. 

Per approfondire:Dolore al seno in gravidanza

Mastite

La mastite è una patologia del seno in cui il dolore è uno dei sintomi principali. Questa può dipendere da una infezione da parte di batteri che dal dotto galattoforo si diffonde nei tessuti circostanti producendo infiammazione edema e dolore, fino alla formazione di raccolte ascessuali.

La pelle sovrastante la zona interessata dalla mastite può apparire iperemica, eritematosa, edematosa a "buccia d'arancia" dolente anche al semplice sfioramento, o alla palpazione.

Ovviamente prima si interviene con la terapia prima avviene la guarigione evitando così di giungere a quadri patologici più gravi e in cui la terapia medica risulta inadeguata e bisogna ricorrere alla chirurgia. 

Dolore di origine extra-mammario

Il dolore di origine extra mammario molto spesso si proietta a carico della mammella dando non poche preoccupazioni alle pazienti.

Molto spesso capita di venire consultato per dolori della regione laterale della mammella/parete laterale del torace dove le donne localizzano un dolore a volte anche trafittivo ma per lo più urente.

In questi casi dopo aver naturalmente esplorato il seno alla ricerca di eventuali patologie, ci focalizziamo sulla regione retrostante la mammella che corrisponde alla parete toracica ricercando i punti trigger del dolore. Facilmente si trovaranno corrispondenze dolenti sulle coste e sui rispettivi spazi intercostali.

Questo è un dolore di tipo nevritico a coinvolgimento del nervo intercostale molto più spesso collegato a cattive posture fino a franchi fenomeni di patologia articolare del tratto toracico della colonna vertebrale che uno specialista ortopedico saprà risolvere.

Dolore neoplastico

Infine il dolore neoplastico. Lasciato per ultimo in quanto quello più cocente per le donne, in quanto è quello che genera le maggiori preoccupazioni.

Il dolore derivante da un tumore in genere è abbastanza raro in quanto una lesione tumorale specie nelle sue fasi iniziali non si manifesta quasi mai con dolore.

Da qui il noto aforisma: "il tumore non fa rumore.".

La neoplasia è una lesione degenerativa e come tale non si manifesta con dolore. Il dolore è presente quando compare una componente infiammatoria, ma specie nelle fasi iniziali questo non accade. Il dolore neoplastico inizia ad essere presente quando la lesione diventa di dimensioni maggiori ed inizia ad invadere i tessuti circostanti infitrando anche i tratti nervosi che trasmettono gli stimoli algici.

Quindi il tumore non ci avvisa quasi mai con il dolore, e ovviamente l'unica arma che abbiamo er accorgerci della sua presenza è la prevenzione: eseguire annualmente una mammografia da i 40 anni in poi insieme ad un esame clinico ed ecografico ci consentirà di rilevare quanto prima la comparsa delle prime modificazioni neoplastiche che nella maggior parte dei casi ci salvano la vita.

Ho realizzato questa breve esposizione in maniera la più semplificata possibile al fine di affrontare uno dei problemi maggiori che quotidianamente si presentano alla mia attività specialistica, il dolore mammario.

Spero di aver dato una informazione molto generale, certamente non esaustiva, con l'intento di contribuire a risolvere le preoccupazioni delle donne sulla salute del proprio seno.

Data pubblicazione: 25 maggio 2023

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