Sessualità a rischio: contagio e denuncia penale!

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Oggi purtroppo in Italia l’educazione emozionale e sessuale è la grande assente e molti, giovani e non, si approcciano alla sessualità senza le dovute precauzioni, sia in termini di evitamento di gravidanze non volute che in termini di possibilità di  contagio di malattie sessualmente trasmissibili (MST).

Per i giovani la pillola del giorno dopo, detta contraccezione d’emergenza, rappresenta la nuova terapia anticoncezionale, ricorrono infatti a questa strategia dell’ultimo momento perché scarsamente informati e formati sull’argomento prevenzione-sessualità-contraccezione, non avendo assolutamente la percezione chiara del rischio.

Quando un giovane o adulto riceve la diagnosi di malattia sessualemnte contratta (come Hiv, clamidia, sifilide, epatite, gonorrea o, altre infezioni da altri germi.....), è sempre “obbligato” a comunicare la diagnosi alla sua o al suo partner, che sia questo occasionale o quello di sempre.

In caso contrario ed a contagio avvenuto, può andare incontro anche ad implicazioni penali, per lesioni personali gravissime (articolo 40 del codice penale) se le infezioni, come spesso accade, causano infertilità o gravi malattie, come l’aids.

L’educazione sessuale ed emozionale, così come la formazione ed informazione psico-sessuologica, sono argomentazioni a me molto care che con il mio sito e con i miei articoli cerco costantemente di attuare, giorno dopo giorno, al fine di tutelare giovani e coppie da possibili disavventure orizzontali e tutelare l'aspetto sano e ludico della sessualità.

Data pubblicazione: 11 aprile 2011

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