Ritenzione idrica cause rimedi.

Ritenzione idrica: come, perché e cosa fare!

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Dr. Alberto Calvieri Medico di medicina generale, Dietologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio, Medico estetico, Diabetologo

Il problema della ritenzione idrica, da molti meglio inquadrato come "trattenimento di liquidi", è molto frequente soprattutto fra le donne giovani e meno giovani. Tralasciando le motivazioni patologiche che possono stare dietro al fenomeno (quali insufficienza cardiaca congestizia e l’insufficienza renale che non vogliono essere oggetto di questa news), tra le cause più frequenti responsabili del fenomeno, possiamo menzionare l’insufficienza venosa periferica e/o linfatica, l’uso di taluni farmaci, la sedentarietà, alcune abitudini igienico-dietetiche e soprattutto il sovrappeso corporeo /obesità. Analizziamoli nel dettaglio.

Le cause della ritenzione idrica

Insufficienza venosa periferica e linfatica

L’insufficienza venosa periferica, insieme a quella del sistema linfatico, rappresenta una causa molto comune soprattutto tra le giovani donne obese o in sovrappeso. Una responsabilità, a onor del vero, è da attribuire anche al pattern ormonale specifico della donna che in taluni casi (a causa prevalentemente della componente estrogenica) gioca un ruolo decisivo.

Farmaci

La responsabilità della pillola anticoncezionale nella genesi del ristagno idrico è ben conosciuta e temuta, ma altri famaci in verità possono avere una colpa:

  • gli anti infiammatori (Fans),
  • i cortisonici,
  • i farmaci sostitutivi nella menopausa.

Non è ben chiaro il meccanismo innescato dai farmaci, anche se si può supporre che l’influenza degli estrogeni sull'integrità della parete linfo/venosa è ampiamente riconosciuta.

Sovrappeso e obesità

Altre cause di ritenzione idrica, forse le più conosciute, sono il sovrappeso e/o l’obesità. Anche se la presenza di questi due elementi non sempre si traduce con il manifestarsi di ritenzione idrica, certamente essi danno un contributo direi quasi “solenne” al fenomeno: è risaputo che mettersi a dieta comporta nelle prime settimane subito una perdita di liquidi imponente (anche svariati chilogrammi) e ciò e determinato dal fatto che il legame tra “grasso”ed “acqua” è nel rapporto di 1 a 3 cioè perdendo una molecola di grasso se ne perdono 3 di acqua: perdendo 1 grammo di grasso se ne perdono 3 di acqua. Questo fa ben capire il motivo di tanta diuresi nelle prime settimane.

C’è da aggiungere che l’obesità e il sovrappeso corporeo sono spesso responsabili dell’instaurarsi di una insufficienza venosa/linfatica che viene ad avvalorare ancor di più la responsabilità che essi hanno nelle genesi del fenomeno.

Per approfondire:Cellulite: cos'è e come si combatte?

Il sale

L’iperalimentazione, inoltre, determina spesso un incremento dell’introito di sale (cloruro di sodio) anch’esso ben tristemente famoso quale agente che “richiama” acqua. Sempre mettendosi a dieta, riducendo l’introito giornaliero di sale, avremo un meccanismo in più per ridurre i liquidi.

Stile di vita

Certamente la sedentarietà (che conduce tra l’altro al sovrappeso o obesità) favorisce l’accumulo di liquidi: lo stare fermi per ore non aiuta affatto il sistema venoso e linfatico degli arti inferiori. Se alla sedentarietà aggiungiamo l’iperalimentazione, il sale in eccesso e magari l’uso della pillola, il rischio aumenta.

Altri fattori legati alle abitudini quotidiane possono essere:

  • l’uso di abiti stretti o tacchi troppo alti, che ostacolano il deflusso linfo/venoso inducendo ritenzione;
  • il fumo di sigaretta, che sembrerebbe avere una responsabilità diretta negativa sull'integrità dell’endotelio venoso/linfatico (rivestimento interno dei vasi) favorendone l’insufficienza.

Rimedi per la ritenzione idrica

Certamente uno stile di vita più salutistico aiuta considerevolmente: tanto sport e una sana alimentazione, soprattutto povera di grassi animali e sale da cucina, costituiscono sicuramente il rimedio in assoluto più importante.

Non fumare, evitare abiti troppi stretti che ostacolino i normale deflusso di sangue e linfa negli arti inferiori, l’uso controllato della pillola concezionale e magari qualche trattamento locale con massaggi, pressoterapia, mesoterapia oltre ovviamente una buona dieta ipocalorica. non possono che aiutare a risolvere definitivamente il problema.

I diuretici, se assunti sotto stretto controllo medico, ma soprattutto se non affidiamo loro il compito di “far dimagrire” come spesso avviene, possono dare un supporto all'eliminazione del problema: tali farmaci sono d’aiuto in una fase iniziale di trattamento dietoterapico e dovrebbero eventualmente lasciare il posto a prodotti drenanti e tisane diuretiche.

Per concludere il problema della ritenzione idrica esiste ed è per lo più determinato da cattive abitudini di vita: modificando queste possiamo dire di avere in mano il modo per risolvere il problema.

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Data pubblicazione: 14 aprile 2012 Ultimo aggiornamento: 01 luglio 2022

Autore

a.calvieri
Dr. Alberto Calvieri Medico di medicina generale, Dietologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio, Medico estetico, Diabetologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1979 presso La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 27394.

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