Il cancro diagnosticato da cani segugi

ginoalessandroscalese
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo

L'antigene prostatico specifico è il biomarcatore più utilizzato per la diagnosi di cancro alla prostata. Gli Autori hanno proposto il rilievo di composti organici volatili nelle urine come coadiuvante a tale biomarcatore. Attraverso questo studio si è cercato di determinare se alcuni composti organici volatili nelle urine, possono provocare odori specifici associati al cancro tali da poter essere rilevati dall’odorato di cani addestrati.

Il cane è stato addestrato da un team professionale a riconoscere l’odorato tipico dell’urina di soggetti affetti da cancro sedendosi di fronte ad esso. Durante la fase di test, il cane ha classificato correttamente 60 campioni su 66. I tre pazienti “falsamente positivi” sono stati sottoposti a biopsia prostatica ed in uno di loro è stato diagnosticato un cancro. La sensibilità e la specificità del cane per la rilevazione di composti organici volatili nelle urine di pazienti affetti da cancro della prostata è stata del 91%.

Questo studio dimostra che nelle urine di pazienti affetti da cancro della prostata sono presenti composti organici volatili riconoscibili da animali con l’olfatto molto sviluppato quale quello dei cani. Tali prodotti in varia concentrazione si è visto essere presenti anche in pazienti affetti da carcinoma del polmone, della vescica e della mammella. Essi sono prodotti unicamente da cellule maligne in seguito ad un processo di perossidazione di componenti della membrana delle cellule. Queste molecole volatili non sono al momento note (dubbi sulla correlazione con la sarcosina) e sono necessari ulteriori studi specifici per determinarle utilizzando la gascromatografia o la spettrometria di massa.

Sembra un po’ di ritornare indietro nel tempo in cui i nostri egregi predecessori medici eseguivano diagnosi soprattutto odorando o assaporando le urine di pazienti malati!

 

Fonte:

UROSCAN
Olfactory detection of prostate cancer by dogs sniffing urine: A step forward in early diagnosis
Manoj Kumar, Swarnendu Mandal, Apul Goel
Department of Urology, CSM Medical University (Upgraded King George's Medical College), Lucknow, Uttar Pradesh, India

 

Data pubblicazione: 07 novembre 2011

14 commenti

#1
Dr. Enrico Conti
Dr. Enrico Conti

E' interessante aggiungere come l'attuale frontiera della ricerca sia nel cercare un "naso" artificiale, paragonabile a quello indubitabilmente efficace del cane, il cui ruolo sarebbe difficile da importare nella quotidiana pratica clinica per la diagnosi di cancro di prostata. Vedremo gli sviluppi delle ricerche in divenire, anche in Italia. Cordiali saluti

#4
Dr. Gino Alessandro Scalese
Dr. Gino Alessandro Scalese

E' proprio lo sviluppo della gascromatografia e della spettrofotometria che porbabilmente in futuro potrà darci indicazioni più precise sulle possibilità diagnostiche.
Il problema è che a tutt'oggi si sa che esistono tali sostanze ma purtroppo non essendo state caratterizzate non è possibile determinarne la esatta concetrazione.

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