Ana 1:80 omogeneo
G.li medici; a seguito di svariati disturbi come ansia attacchi di panico sbandamenti vertigini comparsa piccolissima vitiligo sulla guancia (da piccolo ho anche qualche nevo di sutton) occhi con capillari evidenti e lieve bruciore verso sera mentre al mattino riposando quindi migliorano (il mio oculista mi ha solo diagnosticato una iperemia congiuntivale con schirmar test un po' secco) e comunque strani fastidi che sono stati classificati come somatizzazioni ansiose. Ho fatto tutti gli esami del caso (emocromo, urine, creatinina, azotemia, ves, proteidogramma, cortisolo immunoglobuline, vit b 12, elettroliti, magnesio, colesterolo, indici di flogosi vari, ormoni tiroidei e anticorpi tiroidei, gh, igf1, glicemia con curva da carico e insulina c peptide, eco tiroide, rm encefalo tronco encefalico visite cardiologiche ecg e eco fattore reumatoide anticorpi anpca ena anti dna, visite varie otorino neurologo dermatologo endocrinologo tutti negativi ecc.) unico valore che desta qualche sospetto ana 1:80 omogeneo. Il laboratorio lo segna come negativo poichè considera come basso positivo un valore a partire da 1:100.
Cosa significa questo valore?
Cosa significa questo valore?
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Allergologo
Egregio utente,
il "valore" (il termine esatto è "titolo") di 1:80 significa che gli autoanticorpi sono presenti in una certa quantità ed è proprio intorno a questa quantità che genericamente si pone la soglia per definire una positività/negatività. Sebbene di solito la presenza di una malattia autoimmune si accompagni alla chiara positività di certi autoanticorpi, nella pratica clinica può accadere di trovare risultati "dubbi" o perfino "positivi" anche in soggetti sani; viceversa, risultati "dubbi" o "negativi" in soggetti che soffrono di malattie autoimmuni.
Per questo motivo il dato deve essere inquadrato dallo specialista immunologo clinico (o dal reumatologo, purché esperto di malattie autoimmuni) insieme a tutti gli elementi che possono derivare da un confronto diretto (storia clinica, esame fisico, visione degli altri accertamenti). Sarà quindi lo specialista a dirLe se quel risultato ha un vero significato oppure no.
Saluti,
il "valore" (il termine esatto è "titolo") di 1:80 significa che gli autoanticorpi sono presenti in una certa quantità ed è proprio intorno a questa quantità che genericamente si pone la soglia per definire una positività/negatività. Sebbene di solito la presenza di una malattia autoimmune si accompagni alla chiara positività di certi autoanticorpi, nella pratica clinica può accadere di trovare risultati "dubbi" o perfino "positivi" anche in soggetti sani; viceversa, risultati "dubbi" o "negativi" in soggetti che soffrono di malattie autoimmuni.
Per questo motivo il dato deve essere inquadrato dallo specialista immunologo clinico (o dal reumatologo, purché esperto di malattie autoimmuni) insieme a tutti gli elementi che possono derivare da un confronto diretto (storia clinica, esame fisico, visione degli altri accertamenti). Sarà quindi lo specialista a dirLe se quel risultato ha un vero significato oppure no.
Saluti,
[#2]
Ex utente
<egregio Dottore, i sintomi sono quelli che le ho elencato e dato che ho già speso un mare di soldi in visite di tutti i tipi volevo sapere se tale valore poteva destare una preoccupazione cosultnado qualche medico direttamente qui su medicitalia. I medici che ho consultato mi hanno tutti detto che non ho nulla. Oravolevo semplicemente chiederle un parere a lei se approfondire tale dato o no.
Grazie
Grazie
[#3]
Allergologo
Come Le ho già detto, in teoria potrebbe anche trattarsi di un rilievo senza importanza, ma questo potrà dirlo solo un immunologo o un reumatologo dopo averLa visitata (e Lei non ha riferito di essere stato visitato da una di queste figure professionali: con tutto il rispetto per gli specialisti delle altre branche, qui siamo in area immunologica). Nessun medico, neanche il più competente ed esperto del mondo, potrà rispondere al Suo quesito senza conoscerLa realmente.
Saluti,
Saluti,
[#4]
Ex utente
Egregio dott. un internista a cui ho mostrato i miei esami dopo una visita e tutto mi ha detto che nelle malattie autoimmuni c'è una clinica ben precisa che io non mostro se non che per una vitiligo che comunque non per forza si associa ad altre malattie. Questo esame, mi ha detto, in assenza di dolori agli arti febbricola e negatività di linfopenia o indici infiammatori o altri fattori di flogosi ed esame urine normale non ha significato clinico
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 68.8k visite dal 14/01/2013.
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